Valorizzare al meglio il servizio civile alternativo al militare

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 febbraio 2000 19:27
Valorizzare al meglio il servizio civile alternativo al militare

E' questo l'obiettivo del protocollo d'intesa siglato questo pomeriggio a Roma, dalla Regione Toscana, rappresentata dal presidente Vannino Chiti, e dalla presidenza del consiglio dei ministri, rappresentata dal sottosegretario Marco Minniti. "Un'intesa - spiega Chiti - che segna un ulteriore salto di qualita' nel nostro impegno per la promozione del servizio civile, con l'obiettivo di mettere tutti i giovani in condizione di poter usufruire di questa opportunita', ma anche di utilizzarla nel modo migliore.

Il servizio civile, infatti, e' una risorsa preziosa, da cui devono trarre vantaggio sia la societa' che i giovani stessi, magari sfruttando questo periodo della loro vita anche per attivita' di formazione professionale. E' con questa prospettiva che da anni stiamo lavorando sulle problematiche connesse all'obiezione di coscienza, con esperienze all'avanguardia a livello nazionale".
La Toscana, infatti, e' stata la prima regione ad approvare una propria normativa in materia - in vigore ormai da quattro anni - e a costituire un'Agenzia regionale per il servizio civile, avviando anche l'esperienza di uno sportello informativo.

L'intesa siglata oggi definisce un'ulteriore serie di obiettivi e responsabilita', nel contesto della recente riforma, che, tra le altre cose, ha prodotto anche un nuovo interlocutore con l'istituzione dell'Ufficio nazionale per il servizio civile. Quest'ultimo, cosi' prevede il protocollo, si impegna ad assegnare gli obiettori di coscienza in tempi e quantita' "congrui" con i progetti di impiego che interessano il territorio toscano; a promuovere la sperimentazione di nuove forme di protezione civile; a valutare l'opportunita' di dislocare la propria sede regionale presso gli uffici regionali.

La Regione si impegna a promuovere attivita' di formazione degli obiettori di coscienza e di aggiornamento dei responsabili degli enti convenzionati; ad attivare un sistema di monitoraggio che, sulla base anche della propria banca dati, consenta di censire gli enti, le capacita' di impiego degli obiettori, i progetti e le attivita' di formazione; ad avviare campagne annuali di informazione e a definire i procedimenti di accertamento medico e di certificazione nei confronti del giovani in servizio civile.

Regione Toscana e Ufficio nazionale si impegnano infine ad effettuare incontri trimestrali per verificare lo stato di attuazione del protocollo. Secondo gli ultimi dati disponibili, gli obiettori in servizio in Toscana sono 5.334, distribuiti in 763 enti, di cui 534 privati.

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