Un corso per guardie ambientali subacquee nel Parco nazionale dell'Arcipelago toscano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 gennaio 2000 19:21
Un corso per guardie ambientali subacquee nel Parco nazionale dell'Arcipelago toscano

E' questa la proposta avanzata dall'assessore all'ambiente, Claudio Del Lungo, in occasione di un convegno che, in questi giorni, a Portoferraio, ha esaminato prospettive e opportunita' occupazionali in relazione al consolidamento del parco nazionale.
"E' una proposta - ha spiegato Del Lungo - che abbiamo maturato nell'ambito della legge regionale 7/1998, con cui abbiamo istituito le guardie ambientali volontarie, ma anche tenendo conto dei suggerimenti dell'Istituto subacqueo italiano e del fatto che all'isola dell'Elba esistono circa 40 gruppi che fanno attivita' subacquea.

E' anche pensando alla collaborazione con questi gruppi che abbiamo gia' messo a disposizione risorse che, a questo fine, potranno essere utilizzate dall'ente parco". Per le guardie volontarie subacquee che usciranno da questo corso si potra' pensare anche a consentire l'accesso ai cosiddetti "sentieri blu", sui fondali delle isole finora "proibite", ovvero Gorgonia, Montecristo e Pianosa. Inoltre, non e' da escludere qualche ritorno occupazionale legato ad attivita' quali ad esempio la creazione di un archivio fotografico sulle realta' del parco marino.

Proprio il parco inteso non come vincolo, ma come volano di sviluppo ed occupazione, e' stato al centro della discussione al convegno di Portoferraio, particolarmente attento alle possibilita' di prolungamento della stagione turistica, finora troppo concentrata in pochi mesi dell'anno.
"Mi fa piacere - ricorda a questo proposito l'assessore all'ambiente - che il presidente degli albergatori elbani, Giancarlo Pacini, si faccia promotore di una nuova politica in questo senso, che pure in passato mi era stata criticata da diversi operatori turistici.

Questo e' un segno positivo dell'evoluzione degli ultimi tempi. Va detto, comunque, che per concretizzare questa opportunita' molti operatori dovranno acquisire dotazioni tecniche finora mancanti, come il riscaldamento per i mesi invernali. Non e' vero che gli albergatori non siano stati invitati, anche se forse si e' verificato qualche ritardo legato alle festivita'. In ogni caso spero che ci sia presto un'altra occasione di confronto, in grado, come in questi giorni, di produrre un'utile riflessione sul terreno della diversificazione dell'offerta turistica e dello sviluppo dell'occupazione sia stagionale che permanente".

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