"Chi sfrutta i bambini è uno schiavista", e chi sta a guardare?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 dicembre 1999 13:58

La giunta deve intervenire presso governo e parlamento perché vengano previste sanzioni rigide e di immediata applicazione che consentano di eliminare lo sfruttamento dei minori nell’accattonaggio. E’ la richiesta che i consiglieri di Forza Italia Massimo Pieri, Graziano Grazzini e Francesco Leoni hanno avanzato in un’apposita mozione. Secondo i tre consiglieri azzurri "i bambini non si dedicano all’accattonaggio di propria iniziativa bensì vengono sfruttati da adulti privi di scrupoli che, dediti a conseguire guadagni illeciti, li privano del diritto all’istruzione ed una infanzia serena".

"Gli adulti che sfruttano i bambini - ha spiegato Massimo Pieri - compiono, a nostro avviso, reati gravi come l’abbandono di persone minori o incapaci a fini di accattonaggio o, addirittura, quello di riduzione in schiavitù". Nella mozione si chiede che governo e parlamento "invitino i prefetti ed i sindaci di tutto il territorio nazionale al coordinamento delle forze dell’ordine e del corpo di polizia municipale, che ha funzioni ausiliarie di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria per l’accertamento dei reati e per l’identificazione degli adulti responsabili".

Ma se si tratta di reati così gravi (abbandono di persone minori o incapaci a fini di accattonaggio riduzione in schiavitù), ma aggiungiamo sfruttamento di minore, avasione dell'obbligo scolastico, perché noi, cittadini della civile Firenze, tolleriamo che reati così odiosi vengano perpetrati impunemente davanti alla nostra indifferenza?
Massimo Pieri, Graziano Grazzini e Francesco Leoni fanno bene a sollevare la questione nella sede consiliare, ma, domandiamo loro (e contemporaneamente anche a noi stessi), cosa fanno come privati cittadini quando ogni mattima si imbattono ad un semaforo in una bambina che, anziché essere in un'aula scolastica come sarebbe suo diritto, chiede l'elemosina mostrando un cartello in cui afferma di essere profuga di guerra e di avere fame? E come reagiscono quando ogni sera seduti in un'elegante ristorante vengono importunati da un bambino che offre loro delle rose, all'ora in cui tutti i bambini di Firenze dormono?

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