L'approvazione delle perimetrazioni delle aree a rischio e pericolosita' elevata su tutto il bacino dell'Arno

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 novembre 1999 11:48
L'approvazione delle perimetrazioni delle aree a rischio e pericolosita' elevata su tutto il bacino dell'Arno

E' questo il risultato del comitato istituzionale dell'Autorita' di bacino dell'Arno che si e' riunito ieri mattina a Roma per adempiere agli obblighi previsti dal Decreto Sarno, presenti il ministro all'ambiente, Edo Ronchi, i sottosegretari ai lavori pubblici, Gianni Mattioli, alla protezione civile, Franco Barberi e ai beni culturali, Giampaolo D'Andrea, il segretario dell'Autorita', Raffaello Nardi, e, per la Regione Toscana, l'assessore all'ambiente, Claudio Del Lungo. Rispetto ai 609 chilometri quadrati proposti complessivamente dal segretario dell'Autorita', e sulla base delle valutazioni del comitato tecnico, sono state ridotte a 405 chilometri quadrati le aree classificate in R4, ovvero a rischio idrogeologico elevato.

Su altri 174 chilometri quadrati saranno applicate, di intesa con la Regione, le misure di salvaguardia previste dalla deliberazione del consiglio regionale 230/1994 (edificazione condizionata alla dimostrazione dell'assenza o del superamento del rischio e necessita' di studi idrogeologici e idraulici per ogni previsione urbanistica). Infine 39 chilometri quadrati sono stati esclusi dalla perimetrazione definitiva, in quanto aree di semplice ristagno, ovvero non interessate agli eventi alluvionali che sono oggetto del Decreto Sarno: per esse saranno adottate idonee e specifiche misure di salvaguardia.

In particolare, il comitato istituzionale ha lungamente discusso la questione relativa alle aree interessate alla costruzione della stazione dell'Alta Velocita' e della scuola dei Carabinieri, raggiungendo l'accordo sul loro inserimento nelle aree a pericolosita' P4 (la distinzione rispetto alle R4 riguarda sostanzialmente la presenza o meno di insediamenti umani), subordinando comunque il tutto ad un supplemento di indagine del comitato tecnico (che originariamente aveva escluso queste aree), a cui viene richiesta una relazione specifica.

Il reinserimento di queste due aree non pregiudica in ogni caso i due progetti. Il Decreto Sarno, infatti, prevede che anche nelle aree a rischio e pericolosita' possano essere realizzate opere pubbliche, a condizione che sia garantita una messa in sicurezza preventiva o contestuale. E questo e' quanto e' previsto per entrambe le opere, negli accordi di programma gia' sottoscritti. "Una proposta convincente e rassicurante - e' il commento di Claudio Del Lungo - che ho ritenuto di dover sostenere, anche perche', mentre riconferma la nostra massima attenzione alle questioni del rischio idraulico e della messa in sicurezza dell'Arno, non compromette la prosecuzione di opere da tempo oggetto di accordi".
Soddisfatti gli assessori all’urbanistica del Comune Gianni Biagi e della Regione Tito Barbini.

“Siamo d’accordo – ha detto Biagi – con le conclusioni del comitato. Ma all’attenzione particolare dimostrata a questi progetti deve corrispondere da parte del Ministero dei Lavori Pubblici un medesimo impegno per la loro realizzazione. Le soluzioni per la messa in sicurezza della Stazione AV e della scuola Carabinieri sono già contenute nei progetti approvati anche dallo stesso Ministero. Quindi ben vengano gli approfondimenti, visto che soluzioni sono già state individuate, ma anche i finanziamenti necessari a partire con i lavori”.

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