Turismo: la Marcucci risponde alle critiche della Repubblica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 novembre 1999 19:28
Turismo: la Marcucci risponde alle critiche della Repubblica

"L'abusivismo si combatte con la professionalita', regole certe e trasparenti e snellezza burocratica, non con la difesa delle rendite di posizione". Si apre cosi' la dichiarazione della vicepresidente della giunta regionale e assessore al turismo Marialina Marcucci in relazione all'articolo "Troppe guide abusive" pubblicato su "La Repubblica" di sabato scorso, e anche a successivi interventi apparsi sulla stampa, sulla nuova legge sul turismo. Le precisazioni della vicepresidente si riferiscono in particolare alle valutazioni attribuite nell'articolo al "Sindacato delle guide turistiche di Firenze" e alla presidente Carla Lucatti; la Marcucci ritiene doveroso chiarire che non esiste alcun nesso tra l'abusivismo e la proposta di testo unico delle leggi in materia di turismo che e' all'esame del Consiglio regionale e sul quale si registra la contrarieta', per gli aspetti legati alla figura di guida turistica, della presidente Lucatti.


"La giunta regionale - spiega la Marcucci - ha voluto dare risposta all'esigenza di armonizzare in un'unica legge regionale tutte le norme che regolano le attivita' turistiche. Siamo la prima Regione a cimentarsi con questo ambizioso obbiettivo. Del resto la proposta di legge è il risultato di un lungo e complesso lavoro che ha visto, anche nella conferenza regionale sul turismo di un anno fa, un momento fondamentale di concertazione con le componenti pubbliche e private del settore".


"E' anche grazie a strumenti normativi chiari e completi - ribadisce la Marcucci - che si puo' offrire un piu' facile accesso alle professioni turistiche e che quindi si può combattere l'abusivismo. La nuova legge infatti punta a potenziare e qualificare i servizi turistici offrendo nel contempo maggiori opportunità di lavoro ai nostri giovani". "Rispetto alla richiesta dell'associazione delle guide di Firenze, di prevedere la laurea per poter essere ammessi a partecipare ai corsi di qualificazione necessari per esercitare la professione di guida turistica non siamo d'accordo.

Non vogliamo affatto rinunciare alla qualità: riteniamo semplicemente che chi ha conseguito il diploma di scuola media superiore abbia le basi necessarie per frequentare uno specifico corso per guida turistica e per poi sottoporsi ad un esame di accertamento del livello delle conoscenze acquisite".
"Temo, avendo seguito il lavoro preparatorio della legge ed essendoci confrontati con l'associazione - continua la vicepresidente - che non si sia compresa l'importanza di semplificare l'accesso dei giovani alle professioni turistiche rispetto all'esigenza di garantire una sempre maggiore competitivita', concorrenza e qualità dei servizi.

Del resto questo e' un tema che interessa tutti i settori dell'economia. Siamo convinti che molti dei ritardi che ha accumulato anche l'offerta turistica italiana siano imputabili proprio ad un deficit di dinamismo legato a norme protezionistiche che vanno rapidamente adeguate se vogliamo raccogliere la sfida della competitivita'".

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