Le proposte del sindaco di Firenze per una nuova città

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 agosto 1999 18:24
Le proposte del sindaco di Firenze per una nuova città

Leonardo Domenici sui quotidiani di oggi parla dell'ipotesi di un fondo ad hoc per interventi di manutenzione e mantenimento della città finanziato con i soldi provenienti da una tassa per l'uso della città.
Il Sindaco e l'Assessore al Traffico poi hanno proposto che l'accesso alle zone a traffico limitato della città sia impedito a chi abbia accumulato un certo numero di multe per infrazione al codice della strada; e lo stesso per quelle periferie dove i parcheggi sul suolo pubblico sono oggi limitati ai soli residenti.


"L'intenzione -interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito- non e' solo balzana, ma anche pericolosa, travalicando i confini della citta' e con la buona possibilita' di diventare punto di riferimento per tanti amministratori che non hanno capacita' di governo e vedono soluzioni solo nella creazione di caste residenziali e proibizionismi. Ma leggendo i giornali di ieri, abbiamo notato questa notizia, che riassumiamo.
Un uomo di 38 anni, in California e' stato condannato a 25 anni di prigione per aver rubato in un supermercato cosmetici per il valore di 50 USD.

Questa condanna e' stata possibile grazie ad una legge del 1994, che indurisce le pene previste per reati minori come il furto, quando la violazione avviene per tre volte. Nello specifico, Albert Tolliver era stato condannato la prima volta nel 1975 quando, minorenne, aveva 14 anni; la seconda volta nel 1979, quando ne aveva appena 18 e fu condannato ad un anno di prigione.
La notizia e' agghiacciante, e il paragone con quello che vogliono fare gli amministratori di Firenze, e' immediato. Praticamente come in California hanno ridotto la giustizia ad una somma algebrica senza considerare che i giudicati sono esseri umani con storie diversissime tra di loro, altrettanto si vorrebbe fare nel nostro caso per una concessione/diritto.

Quella della legge californiana e' la stessa logica fiorentina portata alle estreme conseguenze. Praticamente con certe logiche discriminanti e proibizioniste, si sa da dove si parte, ma non ci si rende conto dove si potrebbe arrivare.
In un momento in cui, nei dibattiti sui meccanismi della giustizia, e' aperto il confronto sull'uso indiscriminato degli effetti del pre-giudizio sul giudizio e sulla eventuale pena, non ci si fa alcuno scrupolo nel partorire un mostro giuridico e normativo, che cancella in un sol colpo il principio che il reato o l'infrazione siano estinti con l'espiazione della pena o il pagamento dell'ammenda.


Ci viene la battuta facile su come i neo-liberali che amministrano le nostre citta' intendano guardare ad un Paese (gli Usa, e la California poi …) che specialmente nell'amministrazione e' considerato modello di liberalita': c'e' qualcosa che forse non hanno capito o che a noi sfugge: il modello californiano ha anche delle degenerazioni, e non dovrebbero essere quelli i riferimenti".

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