Musica: la settimana leggera

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 agosto 1999 17:40
Musica: la settimana leggera

A Strada in Casentino questa sera per "Rock-ambiente" arriva la Bandabardò in concerto (ore 22:00). Prossimo appuntamento, domani, con i Lou Dalfin.
Rock di marca italiana stasera all'Anfiteatro delle Cascine: sul palco sono di scena infatti i Tombstone, una delle più interessanti formazioni del panorama hard rock toscano. I Tombstone nascono nel 1988 da una idea di Rick Forsenna (voce) e Isma La Strega (chitarra), a cui si aggiungono successivamente Rik Tormento (basso) e l'ex batterista dei Mente Locale, Dany.

Il gruppo comincia a suonare un po' ovunque, partecipando a rassegne e concorsi come Rock Contest, Sesto Rock, Decibel… L'esordio discografico arriva nell'estate del 1990 con l'Ep Rotten Power, dal quale viene realizzato anche il video-clip Master of Death. I Tombstone hanno occasione di mettersi in mostra anche a Valdelsa Rock 91 e Chianciano Rock 91, due concorsi dove la band ottiene ottimi piazzamenti. Nel 1993 la band entra di nuovo in sala di incisione, per la registrazione del demo-tape Nagual, un album che ottiene buone recensioni su riviste specializzate come "Metal Shock" e "Metal Hammer".

La band realizza quindi il secondo video-clip The Crevasse. Dopo aver partecipato alla compilation Fabroni e Dintorni con la cover Come Farei, la line up della band registra alcune importanti variazioni: accanto al vocalist Rick Forsenna ci sono adesso il batterista Rony Wild ed il chitarrista Mark Raid (ex Immortal Brain), dai Sufferage arriva il chitarrista John Vendetta, dai Black Seed il bassista Francis Squid. Nel 96 i Tombstone riprendono l'attività live, con concerti in tutta Italia. Nel '99 arriva il terzo album The Manitou Hill, alla cui realizzazione partecipa anche il tastierista Docktor Occultis, un musicista di grande esperienza che, in poco tempo, entra in pianta stabile nella nuova formazione.
Grande appuntamento per i fans dei Queen giovedì.

Sul palco del locale estivo delle Nozze di Figaro saranno di scena i Killerqueen, ovvero la più famosa cover-band italiana dei Queen. Un gruppo devoto al sound della storica formazione d'Oltremanica ed abile nel riproporre successi come We will rock you, I want to break free, Show must go on…
Venerdì alle ore 22 - Ingresso gratuito- ritorno sul palco delle Nozze di Figaro per i Trimad, la storica formazione toscana in bilico tra rock e punk. Un sound dichiaratamente d'oltreconfine, che i Trimad sono però riusciti a conciliare con testi in lingua italiana o, come più spesso accade, in "fiorentino" puro.

Tra i loro cavalli di battaglia impossibili non ricordare quindi l'adrenalinica Amiragano, l'ironia di Mamma Punk, Mai dire si, Non é stato collegato e Brutta Tr….
Sabato West Coast toscana uno dei più interessanti gruppi della nuova scena italiana: Virginiana Miller, la band livornese che dopo l'ottimo esordio di Gelaterie Sconsacrate, ha recentemente confermato l'ottima vena creativa con Italiamobile, un album accolto da ottime critiche. I Virginiana Miller rappresentano frammenti di quotidiano e schegge di ricordi attraverso un linguaggio semplice ma evocativo.

Il loro disco d'esordio, "Gelaterie Sconsacrate", uscito per Baracca e Burattini e prodotto da Marc Simon (Corman & Tuscadu) con la collaborazione di Giorgio Canali (C.S.I.) colpisce per la capacità di fondere liriche cantautorali con un guitar rock di matrice anglosassone, cercando al tempo stesso soluzioni strumentali non scontate e spesso impreviste. Attivi sin dagli inizi degli anni '90 i Virginiana Miller sono stati i protagonisti di rassegne come il Premio Ciampi e "Indipendenti '95". Nel segno della collaborazione tra artisti, al disco della band toscana partecipano gli Yo Yo Mundi al completo e Massimo Fantoni, chitarrista di Andrea Chimenti.

"Italiamobile" è invece il brano che apre il nuovo disco dei Virginiana Miller, e lo fa con un paio di versi che immediatamente ci riportano alla mente uno di valori più grandi dell'esordio della band, il potere della parola, del verso che in due righe stigmatizza, stilizza, incide uno stato d'animo, un'attitudine, un quadro dalle tinte più che fotografiche: "ecco la pattuglia nello spiazzo l'appuntato al sole non si muove gli operai fosforescenti lungo il bordo della strada sono stanchi". Il viaggio di Italiamobile è il viaggio-labirinto di un finto ragionevole (Simone Lenzi) tra luoghi, nevrosi, relazioni stanche, paranoie, simboli contemporanei e regressioni prenatali, accompagnato dal massimalismo strumentale dei Virginiana Miller in quanto a colori, arrangiamenti eclettici, esplosioni che non risparmiano energie e grandeur di tastiere e chitarre.

I brani, come al solito, si allargano senza fretta (4 minuti la media di ogni canzone) tra alterazioni dinamiche frequenti, stratificazioni strumentali, giochi chiaroscurali di pieno e vuoto, atmosfere liquide e rapide improvvise, memorie "molto marine", livornesi ricordi, elementi, immagini, sensazioni che i Virginiana Miller buttano dentro ad ogni brano, rischiando generosamente di confonderne, la funzione semantica. "Italiamobile" è la conferma di una grande originalità espressiva, di una strada personale, forse non immediata, ma senza dubbio ricca di articolate elasticità compositive, ed i Virginiana Miller una delle band più originali degli ultimi anni.

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