Il ritorno di Sawallisch per "La Creazione"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 giugno 1999 13:34
Il ritorno di Sawallisch per

"La Creazione", il grandioso oratorio che Franz Joseph Haydn compose a Vienna già all'apice della notorietà fra il 1796 e il '98, viene proposto dal Maggio Musicale Fiorentino per tre serate -venerdì 11, 12 e 14 giugno, al Teatro della Pergola- con uno dei massimi interpreti del classicismo e della letteratura musicale tedesca quale Wolfgang Sawallisch, il Maestro bavarese, la cui sua ultima apparizione sul podio dei complessi del Maggio è segnata dal "Franco cacciatore", e che é stato anche per oltre vent'anni Generalmusikdirektor della Bayerische Staatsoper di Monaco, lo stesso incarico ora assunto da Zubin Mehta al quale si deve l'ultima esecuzione a Firenze del capolavoro haydniano, nel 1987.
Si tratta di un lavoro imponente , basato sui testi della Genesi e dei Salmi, ma anche sul "Paradiso perduto" di Milton, entrato a far parte del patrimonio musicale fiorentino fin dal lontano 1932, quando fu realizzato da quella che allora si chiamava ancora Orchestra Stabile insieme al Coro del Conservatorio Cherubini, in occasione del bicentenario della nascita di Haydn, e che raccoglie ogni volta il successo decretatogli già alle prime esecuzioni avvenute alla presenza dell'autore come quella diretta nel 1808 da Salieri, e con Beethoven fra gli spettatori, davanti al patriarca della musica europea "assiso su una specie di trono come uno dei Vegliardi dell'Apocalisse".
Voci di rango per i ruoli solistici della "Creazione" saranno Andrea Rost, il soprano ungherese che é stata a Firenze la più recente ed applaudita "Lucia di Lammermoor" ed é fra le più quotate "Traviate" internazionali, prediletta da Muti; Herbert Lippert (tenore) e Kurt Moll (basso), per due ore di musica "divina" con una delle bacchette più attese del Festival, che RAI RadioTre manderà in onda in diretta l'ultima sera, il 14 giugno.

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