Nella seduta del 7 aprile scorso il Consiglio Comunale di Greve in Chianti ha adottato il Piano strutturale ai sensi della L.R. 5/95. Questo nuovo strumento urbanistico, che nel nuovo quadro normativo disegnato dalla legge regionale rappresenta uno degli elementi, insieme al regolamento urbanistico e al programma integrato di intervento, del complesso di atti di pianificazione territoriale a disposizione dei Comuni, costituisce una novità sia sul piano dell’autonomia dei comuni in materia urbanistica che sul piano di una trasparente e organica politica di utilizzazione e trasformazione territoriale. Infatti il piano strutturale non è più soggetto all’approvazione della Regione, come succedeva con il vecchio piano regolatore; inoltre non sono più ammesse le varianti al piano, che finivano per stravolgere l’originario assetto organico dato dagli strumenti urbanistici, ma qualsiasi modifica deve passare da un nuovo quadro conoscitivo e di conseguenza dall’adozione di un nuovo piano strutturale.
Il Comune di Greve ha proceduto ad una delimitazione netta di una zona urbana e di una agricola, nell’intento di superare quelle sovrapposizioni che nel passato avevano provocato un uso distorto delle zone agricole in termini di edificabilità. Il nuovo strumento punta molto sulla riqualificazione e sul riuso dell’esistente, anche se vengono previste delle zone a disposizione del Comune per una eventuale edificazione se le tendenze demografiche in aumento dovessero subire un’accelerazione nei prossimi anni.
Il piano strutturale verrà ora depositato presso il Comune per trenta giorni affinchè i cittadini e le associazioni ne possano prendere visioni, decorsi i quali ci sarà tempo altri trenta giorni per presentare osservazioni.
