78° anniversario dell'omicidio di Giovanni Gentile

Cellai (FdI): "Si restituisca dignità alla sua figura di grande intellettuale italiano"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 aprile 2022 18:34
78° anniversario dell'omicidio di Giovanni Gentile

Questa mattina, una delegazione di CasaPound Firenze si è recata presso Villa Montalto, al Salviatino, per deporre un mazzo di rose nel punto in cui, 78 anni fa, il filosofo Giovanni Gentile fu ucciso in un agguato.

"La commemorazione non è soltanto un modo per ricordare un grande italiano", spiega in una nota il Direttivo di CP Firenze, "ma anche per richiamare l'attenzione dei nostri connazionali sul suo pensiero che, in un momento di gravi incertezze e di assoluta mancanza di valori e principi, può costituire un vero faro nella lunga notte che la nostra Nazione sta vivendo da fin troppo tempo"."Giovanni Gentile", prosegue la nota, "fu filosofo, storico, politico e pedagogo.

Le sue opere furono apprezzate in tutto il mondo e lo sono tuttora, ma in Italia la 'damnatio memoriae' che ha colpito la sua figura impedisce di apprezzare pienamente i suoi insegnamenti e di farne tesoro"."Proprio per questo motivo", conclude CasaPound Firenze, "era doveroso rendere omaggio ad uno dei massimi esponenti della cultura moderna italiana, oltre che necessario opporsi ad una cultura della cancellazione che in Italia è stata largamente praticata non soltanto negli ultimi anni, bensì dall'ormai lontano 1945".

Approfondimenti

"Ricorre oggi il settantottesimo anniversario dell’omicidio di Giovanni Gentile e mi sono recato al Salviatino per rendergli omaggio. Gentile è stato uno dei più importanti filosofi italiani del '900, padre della più importante, utile e longeva riforma della Scuola Italiana, ancora oggi studiato in tutta Europa. La sua adesione in via ideale alla Repubblica Sociale non può essere un motivo valido per continuare ad ignorarne vita ed opera a quasi 80 anni di distanza dalla sua morte. Senza considerare, tra l'altro, che pochi giorni prima di morire, in piena Guerra Civile, con il suo 'Discorso agli Italiani' egli si era speso proprio per ricercare una pacificazione nazionale ed evitare lo spargimento di sangue che stava inondando le strade del nostro paese. E probabilmente proprio quella presa di posizione gli costò l’esecuzione sommaria di cui restò vittima al Salviatino.

Rinnoviamo, ancora una volta, l’appello al Sindaco di Firenze affinché nel luogo della sua morte si collochi quella targa approvata dalla commissione toponomastica tanti anni fa e mai realizzata. Si restituisca a Gentile la dignità che merita, come filosofo ed intellettuale: il silenzio delle istituzioni sulla sua morte a quasi ottant’anni dall’accaduto sa più di ignoranza che di scelta politica" Queste le dichiarazioni del consigliere di Fratelli d'Italia Jacopo Cellai.

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