Vertenza Aamps Livorno: la Regione convocherà il nuovo Cda e il Comune

L’Assemblea dei Soci si è svolta oggi: nominato il nuovo CdA

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 gennaio 2016 21:51
Vertenza Aamps Livorno: la Regione convocherà il nuovo Cda e il Comune

FIRENZE- L’Assemblea dei Soci di Aamps, riunitasi a Palazzo Comunale alle ore 9 di oggi, venerdì 22 gennaio, ha preso atto della nomina del nuovo Consiglio d’Amministrazione di Aamps. Sono stati nominati (con atto del Sindaco n. 7949 del 22 gennaio 2016) Federico Castelnuovo, presidente; Paola Petrone, consigliera; Massimiliano Tolone, consigliere. L’Assemblea è stata presieduta dal delegato del Sindaco, avvocato Luca Lanzalone. Successivamente, alle ore 11, in Sala delle Cerimonie si è svolta una conferenza stampa tenuta dal sindaco Nogarin, dall’assessore Lemmetti e dai tre membri del nuovo CdA di Aamps. Il Sindaco ha sottolineato i motivi della scelta dei tre nuovi amministratori: "Abbiamo deciso di conferire l'incarico a questi tre professionisti dal curriculum di evidente spessore perché la nostra volontà è ed è sempre stata quella di garantire la continuità aziendale di Aamps.

Il presidente e i consiglieri sono certo sapranno dare prospettive e futuro a questa azienda. La loro scelta è dovuta anche al fatto che apporteranno tre differenti esperienze e capacità professionali. Massimiliano Tolone è esperto di management aziendale, Paola Petrone è una manager esperta nel settore rifiuti e in particolare della raccolta differenziata e il presidente Castelnuovo è un esperto di procedure concordatarie. Tutti e tre insieme possono quindi davvero riportare l’Azienda in bonis lavorando in sinergia".

La Regione convocherà i nuovi vertici aziendali di Aamps e il Comune di Livorno per favorire la riapertura di un confronto con i sindacati e conoscere gli impegni a salvaguardia dell'occupazione. È' quanto emerso dalla riunione convocata oggi alla presidenza della Regione sulla vertenza della Aamps, la municipalizzata dei rifiuti del comune di Livorno. L'incontro era stato richiesto dai sindacati regionali per rappresentare alla Regione le loro preoccupazioni sul futuro dell'azienda e i rischi occupazionali, soprattutto per l'indotto, e richiedere un intervento diretto. Il consigliere del presidente Rossi per il lavoro, Gianfranco Simoncini, che ha coordinato la riunione, ha garantito la disponibilità della Regione in relazione ai rischi sui livelli occupazionali che con l'ipotizzata presentazione del concordato potrebbero aprirsi in particolare per l'indotto, e a svolgere, come in tutte le altre vertenze aziendali, un ruolo di mediazione sollecitando l'adozione, da parte dell'azienda e della proprietà, di tutte le misure a salvaguardia dell'occupazione. Pur in una questione di competenza diretta dell'amministrazione comunale, la Regione non ha potuto non notare come in questi mesi si siano susseguiti interventi e posizioni diverse con successivi cambi anche nella governance aziendale di Aamps.

La Regione ha anche registrato l'isolamento che potrebbe determinarsi con la decisione di tenere fuori Aamps da Rete Ambiente, secondo scelte che non si muovono nell'ambito delle linee indicate dalle leggi regionali e nazionali. Decisione quest'ultima che oltre a creare innegabili problemi agli equilibri aziendali può produrre anche un rallentamento del processo di qualificazione e di riorganizzazione di tutto il sistema del trattamento dei rifiuti sulla costa. Nel pieno rispetto dell'autonomia del Comune sulla realtà aziendale, la Regione cercherà in ogni caso di svolgere un ruolo per la riapertura di un dialogo positivo tra le parti nell'interesse dei cittadini e dei lavoratori, con l'obiettivo anche di acquisire certezze per il futuro, visto anche che al centro della questione c'è un tema delicato come quello del trattamento dei rifiuti.

Dopo l'incontro con i vertici aziendali e i rappresentanti dell'Amministrazione Comunale si terrà un nuovo incontro con le organizzazioni sindacali.

"Il nuovo presidente di Aamps arriva da Milano e la riunione per la sua nomina è stata presieduta da un avvocato di Genova. Se qualcuno aveva ancora il minimo dubbio sul “commissariamento” del sindaco Filippo Nogarin da parte di Grillo e Casaleggio questi due dati lo certificano senza ulteriori dubbi. E’ dunque evidente che Livorno non è più governata da un sindaco ma, col suo benestare, è ormai ridotta solo e soltanto a una “proprietà privata” dei vertici del M5S in cui l’amministrazione si riconduce a un concetto assai semplice: o si è d’accordo con le decisioni dei capi o si è cacciati ed espulsi. Non è questo che si merita la città.

Non è questo che si meritano i cittadini. Non è questo che si meritano i lavoratori di Aamps. Nogarin si deve dimettere". Così il vicesegretario del PD Toscana Antonio Mazzeo commenta la nomina, avvenuta stamani a Livorno, del nuovo cda di Aamps. "Al nuovo Cda di Aamps chiedo una cosa semplice: abbia la serietà, basandosi sulle competenze professionali dei suoi componenti, di riconoscere che la strada migliore per salvaguardare l'azienda e, soprattutto, i suoi lavoratori è procedere alla ricapitalizzazione già deliberata dal Comune e, conseguentemente, al conferimento all'interno di Reti Ambiente.

La strada del concordato, quella che sostiene Nogarin e che vorrebbero Grillo e Casaleggio, avrebbe di contro come unica vera conseguenza il rischio concreto di svalutare tutti i crediti detenuti verso Aamps da moltissimi fornitori, mettendo in serio pericolo altre imprese e altri lavoratori. Questo, in sintesi, vorrebbe dire far morire Livorno e allontanarla da tutti i progetti di rilancio della costa".

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