Maltempo: codice giallo fino al 5 dicembre per vento e mareggiate

Possibili nevicate in montagna. Confagricoltura Toscana al Ministero: “Servono azioni per tutelare le aziende colpite”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 dicembre 2021 17:20
Maltempo: codice giallo fino al 5 dicembre per vento e mareggiate

Firenze, 4 dicembre 2021- Prosegue fino a domani domenica 5 dicembre il codice giallo per mareggiate e vento. Il bollettino emesso dalla sala operativa della protezione civile fa scattare la vigilanza per entrambi i fenomeni dalle 15 di sabato 4 dicembre fino alle 15 di domani domenica 5 dicembre.

Da oggi fino al primo pomeriggio di domani è previsto rinforzo dei venti da ovest sud-ovest con forti raffiche, in particolare sull'Arcipelago settentrionale, a nord di Capraia e litorale settentrionale, specificamente su quello livornese, i crinali appenninici e la Valtiberina.

Mare agitato fino a domenica pomeriggio su tutto l’Arcipelago e lungo la costa dalla Versilia a Piombino. Domani sono possibili nevicate sull’Appennino e le Apuane. In serata neve prevista anche sul Monte Amiata oltre gli 800 metri di quota.

“Da parte di Confagricoltura Toscana in questo momento c'è una doppia richiesta. La prima al Ministero delle politiche agricole: per il 2021 la Regione ha avviato il riconoscimento dello stato di calamità, ma la partita ora è a Roma. E spero che si prevedano azioni per tutelare le aziende colpite. La seconda è alla Regione: visti gli avvenimenti recenti è necessario che la Regione attui le misure previste nel Psr di difesa attiva per consentire alle aziende di affrontare gli investimenti previsti”. A dirlo il presidente sezione economica frutta per Confagricoltura Toscana Antonio Tonioni in riferimento ai problemi legati al freddo e a come si deve intervenire nelle prossime settimane.

“In questo momento – ha aggiunto – non ci sono criticità per il clima: a livello frutticolo è già stato tutto raccolto, mentre a livello orticolo alcune colture come bietola, spinaci e cavolfiore sono invernali e quindi 'abituate' a certe temperature. La speranza però è che non si ripetano le situazioni dell'anno scorso, per noi il 2021 è stato una tragedia. Nel momento del risveglio della campagna, tra febbraio e marzo, le temperature molto rigide possono creare problemi. Io spero che ciò che è accaduto negli ultimi anni – tra le grandinate del 2019, la gelata del 2020 e la mega gelata del 2021 – sia stata solo sfortuna però vediamo che il clima sta cambiando e dunque è necessario impostare un piano con la Regione”.

A livello di coltura, come spiegato da Tonioni, i mesi più a rischio “sono febbraio e marzo. Adesso i -4 o -5 gradi non creano particolari problemi: le stesse temperature in quei mesi, con il risveglio della campagna, possono invece portare criticità al settore. Per questo è necessario prevenire: se ad oggi non ci sono problemi, non è detto che si possa fare lo stesso discorso tra qualche mese”.

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