Turismo, il Comune di Pisa aumenta di 1 euro la tassa di soggiorno

Il sindaco Conti: «Oltre 1 milione di euro in più a disposizione delle politiche per il turismo»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 novembre 2023 17:54
 Turismo, il Comune di Pisa aumenta di 1 euro la tassa di soggiorno

Pisa, 08 novembre 2023. Il Comune di Pisa aumenta di 1 euro la tassa di soggiorno per ogni categoria per il 2024. Lo annuncia il Sindaco Michele Conti, che ha anche la delega al bilancio, dopo aver svolto una serie di incontri con le associazioni di categoria del settore alberghiero. Si tratta del primo aumento previsto a Pisa dall’applicazione della legge che ha istituito l’imposta di soggiorno nel 2012. «Pisa ha dimostrato negli anni di essere una città fortemente attrattiva per il turismo nazionale e internazionale – ha spiegato il Sindaco Michele Conti, con il rapido ritorno dei turisti italiani e stranieri negli anni post pandemia.

In quel periodo di crisi e incertezza non siamo stati fermi, anzi abbiamo sfruttato il tempo sospeso del Covid per investire in promozione e strutturare meglio l’offerta turistica, cogliendone i risultati. Voglio ricordare il Piano strategico di sviluppo turistico approvato nel 2021, così come il Piano Unesco, primi a farlo dopo tanti anni. Ma anche le campagne di promozione e le presenze di Pisa sulle grandi reti televisive nazionali e internazionali. Adesso è il momento di cambiare passo con un adeguamento, seppur minimo, della tassa di soggiorno che, a parità di arrivi, porterà nelle casse comunali 3 milioni di euro a fronte dei quasi 1,9 milioni incassati nel 2023 come gettito annuale ordinario previsto».

«Come ho ribadito alle associazioni di categoria nelle riunioni svolte in questi giorni – continua il Sindaco Conti – saranno tutte risorse destinate a finanziare interventi in materia di turismo, interventi di fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali comunque funzionali o collegati al turismo, incluso il finanziamento delle maggiori spese connesse ai flussi turistici. Con oltre 1 milione di euro in più a disposizione per le politiche del turismo, potremo meglio programmare le stagioni future e organizzare eventi di richiamo nazionale e internazionale, in modo da destagionalizzare, concorrere all’aumento della permanenza media delle presenze turistiche in città e sul Litorale, anche attraverso la produzione di eventi e di iniziative di grande richiamo».

Le nuove misure di imposta saranno approvate dalla Giunta Comunale nei prossimi giorni, per essere inserite nel bilancio di previsione 2024. La proposta di tariffe prevede il passaggio da 1,00 a 2,00 euro per una notte in albergo a 1 stella, da 1,50 a 2,50 euro per una notte in alberghi a 2 o 3 stelle, da 2,00 a 3,00 euro per una notte in alberghi a 4 o 5 stelle. Lo stesso aumento di 1 euro è previsto per residenze turistico alberghiere, campeggi, strutture extralberghiere (case per ferie, ostelli, affittacamere, bed&breakfast).

«L’azione dell’Amministrazione Comunale sulla tassa di soggiorno – dichiara il consigliere comunale Giorgio Benedetti - è sintomatica di grande equilibrio: la si innalza di un solo euro in maniera da rimanere competitivi sul mercato turistico, da non incidere in maniera eccessiva soprattutto sulla movimentazione delle famiglie e contestualmente di garantire al Comune ulteriori risorse per giungere a realizzare una vera promozione turistica dell' area pisana. Mantenere lo stesso impianto della tassa originaria, ossia una tassa equa per tutti indistintamente e senza esenzioni, e la stagionalità della medesima distinguendo fra alta e bassa stagione, rende molto competitiva la scelta della nostra città rispetto alle altre mete turistiche.

Un ottimo risultato ottenuto con grande spirito di collaborazione e con grande professionalità, caratteristiche necessarie per raggiungere i nuovi ed importanti traguardi turistici. Lavoreremo sempre di più per avere una adeguata promozione turistica che permetta a Pisa di aumentare la permanenza media e la destagionalizzazione».

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