Sicurezza: la provincia di Firenze 4^ in Italia per il numero di denunce

Ieri il convegno dell'associazione Percorso. Presente anche il segretario Siulp Ficozzi. Toccafondi: “Servono più agenti e certezza della pena, non slogan”. Stella (FI): "Dov'è il vigile di quartiere?". Al via sabato 2 febbraio il corso di antiaggressione femminile e difesa personale presso il Wellness Firenze Marathon nel viale Malta

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 gennaio 2019 20:57
Sicurezza: la provincia di Firenze 4^ in Italia per il numero di denunce

“Il problema sicurezza esiste eccome e quindi i nostri concittadini di Firenze vedono troppe volte negato un loro diritto; quello di poter vivere, lavorare, studiare e divertirsi senza subire minacce o peggio aggressioni. Ma per garantire questo diritto alla sicurezza non servono né il negazionismo di certa sinistra né gli slogan. Pieni di promesse e vuoti di fatti, dei ministri dell'Interno e della Giustizia” così il deputato fiorentino Toccafondi ieri al convegno alle Librerie Universitarie di Novoli a Firenze organizzato dallo stesso assieme all'associazione politico-culturale Percorso, e al consigliere della città metropolitana Marco Semplici. “Il problema sicurezza – aggiunge Toccafondi - non si risolve negandolo come ha fatto quella sinistra che ha detto sempre no ai centri di controllo, alla presenza de militari in strada, agli agenti davanti alle scuole contro gli spacciatori.

Ma non si affronta neppure con gli slogan, vestendo una divisa o dando più armi a tutti. Serve buonsenso e servono più uomini in divisa e servono risorse per mezzi, alloggi, strumenti”.

Non a caso al convegno è intervenuto anche Riccardo Ficozzi segretario generale del Siulp di Firenze. Le lacune negli organici e negli strumenti infatti sono da sempre denunciate anche a Firenze dai rappresentanti dei lavoratori di polizia e certificate dallo stesso ministero dell'Interno che ha messo nero su bianco (in risposta a una specifica interrogazione dello stesso Toccafondi) che mancano almeno 250 agenti fra Carabinieri e Guardia di Finanza. “A Firenze – ha spiegato Ficozzi - in termini di sicurezza abbiamo purtroppo un dato in aumento, quello relativo ai reati predatori che sono la causa maggiore della percezione di insicurezza.

Un trend in costante crescita da anni. Per contrastarlo abbiamo bisogno di risorse sul territorio che ad oggi sono insufficienti. Servono provvedimenti seri sul ripianamento dell'organico in base alle esigenze che la polizia deve affrontare quotidianamente per garantire la giusta sicurezza ai cittadini.”

E i numeri a Firenze purtroppo parlano chiaro e non dipingono un'isola sicura” spiega Toccafondi citando i dati del dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell'Interno 2018 (consultabili sulla pagina del Sole 24ore). “Firenze è 4° in Italia come provincia per il numero di denunce: 57.762 denunce. +1,2% rispetto al 2017- elenca il deputato fiorentino -.

Diminuiscono il numero di omicidi o tentati omicidi ma sono altissimi i numeri di denunce per furti: 33.190 e siamo 4° nella classifica delle province italiane. All'interno della voce "furti" (33.190), poi vediamo che ci sono stati 4.927 furti in abitazione (13° in Italia), 391 furti con strappo (11°), 6.963 furti con destrezza (5°), 3.196 furti in esercizi commerciali (2°). Le rapine sono state 579 (13°). Le denunce per riciclaggio e impiego denaro: 241 (2°). Le denunce per stupefacenti: 921 (7°) e +11,4% rispetto all'anno precedente.

Le denunce per violenze sessuali: 110 11° posto nazionale e +22% rispetto all'anno precedente”. “Anche per questi motivi serve poi una giustizia che funzioni - continua il deputato fiorentino - Altro che “fine processo mai” con la quasi abolizione della prescrizione. Servono risorse perché la giustizia faccia il proprio lavoro. Serve infine punire chi sbaglia e non cercare un “nemico”. Serve certezza della pena: a prescindere dal colore della pelle o della provenienza. Se sbagli devi pagare.

Ed è una cosa che deve valere anche per chi commette reati che adesso sembrano “minori”. Se entri in casa di qualcuno, se scippi, se spacci, se rubi una bicicletta devi scontare la tua pena fino in fondo e non stare fuori dopo poche ore”.

 "Furti nelle abitazioni a ripetizione, abusivismo commerciale, criminalità in aumento, spaccio a cielo aperto anche nei giardini dove giocano i bambini. A Firenze la situazione sul fronte degrado e sicurezza è ormai fuori controllo, e non da ora. Il territorio va presidiato in maniera capillare giorno e notte: che fine ha fatto il vigile di quartiere annunciato dal sindaco Nardella anni fa?". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, coordinatore fiorentino di Forza Italia. "Noi - ricorda Stella - abbiamo predisposto un vademecum con i punti ineludibili per affrontare seriamente il problema.

Le forze dell'ordine stanno svolgendo un lavoro eccellente e fanno quello che possono, ma è chiaro che servono aumenti di organico e incentivi economici, riconoscendo al comparto le necessarie dotazioni finanziarie utili a garantire livelli di sicurezza adeguati alle esigenze dei cittadini e alle crescenti situazioni di criminalità che si verificano quotidianamente. Urge un aumento degli stanziamenti di bilancio regionale da destinare alla lotta contro l'insicurezza". "Vanno prese misure effettive anti degrado - chiede Stella -.

Il Comune deve organizzare corsi di autodifesa gratuiti per le donne e vanno aumentati i fondi per l'illuminazione delle strade e per gli impianti di videosorveglianza. Chiediamo la creazione di una speciale task force antiabusivismo. Non bastano più le promesse e gli spot: la città ha bisogno di soluzioni concrete ed efficaci per contrastare criminali, abusivi e degrado".

Di fronte all'aumento dell'allarme sociale per le violenze domestiche e sessuali, l'interrogativo più importante per le donne è: Cosa posso fare per prevenire una violenza?”. La risposta è: Reagire. Con “Donne in Sicurezza” si vuole dare risalto ad alcune nozioni importante in merito alla difesa femminile relativi al comportamento da tenere per prevenire principalmente una violenza, sia sessuale o di aggressione. Il corso è gratuito ad eccezione della quota associativa di 15 euro. E' obbligatorio il certificato medico per attività sportiva non agonistica. Informazioni al numero di telefono 055 679693 oppure 328 9275410.

“Crediamo molto in questo progetto ed abbiamo deciso, col sindaco e con l'assessore Vannucci – ha detto l'assessora al welfare Sara Funaro – di mettere in campo qualsiasi strumento per tutelare le donne nel nostro territorio. Mi colpisce, positivamente, di questo corso la volontà di mettere insieme la difesa ma anche di accoglienza e di preparazione psicologica. Le donne, di fronte ad un'aggressione devono essere reattive perché il pericolo è che la donna finisca sotto choc e questo può creare immobilismo. La speranza è che sempre più donne possano partecipare a questi corsi”.

“Durante questo corso – ha aggiunto l'assessore allo sport Andrea Vannucci – viene insegnato come prendersi cura del proprio corpo mantenendosi in forma ed efficienti. Vengono insegnate alcune semplici nozioni che possono essere utili per affrontare più serenamente eventuali situazioni di disagio. E' un percorso importante, che è stato creato dal quartiere 2, con delle partnership qualificate”.

“Un progetto voluto dal quartiere 2 che ci è stato proposto dal vice presidente della World Self Defence Academy Paolo Pinzauti, specializzata in arti marziali, fornisce alcune tecniche di difesa personale a donne che possono trovarsi in situazione di pericolo – ha spiegato il presidente della Commissione sport del quartiere 2 Lorenzo Bonciani – e, in questi quattro anni è cresciuto tanto. Il primo anno 25 partecipanti, lo scorso anno con 70 donne. Il nostro impegno si rinnova perché non fare niente sarebbe peggio. Quest'anno abbiamo previsto 9 lezioni: sia teoriche che pratiche ed abbiamo coinvolto anche le forze dell'ordine e medici psicoterapeuti. Un progetto nel quale crediamo molto”.

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