Saldi invernali 2016: nei prossimi giorni in Toscana

Confesercenti guarda con ottimismo alla data del 5 gennaio. Secondo Confcommercio la spesa media nella nostra regione sarà di 385 euro a famiglia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 gennaio 2016 19:22
Saldi invernali 2016: nei prossimi giorni in Toscana

Come noto partiranno martedì 5 gennaio i Saldi invernali che interesseranno le oltre 2000 Pmi dettaglio abbigliamento plurimarca e monomarca del nostro territorio. Anche questo settore che, più di altri, ha sofferto gli anni della crisi, con una perdita di fatturato, negli ultimi 7 anni di oltre il 20% sembra essersi rialzato con le vendite natalizie 2015 (+2%).

“Si è tornati, infatti, proprio quest’anno, a preferire capi e soprattutto accessori abbigliamento per il tradizionale regalo di Natale a parenti ed amici, con conseguenze importanti per la tenuta di questa tipologia di imprese”, commenta Franco Frandi Presidente Fismo Confesercenti Area Metropolitana. “Sono rimaste invece al palo, purtroppo, causa il caldo anomalo di questo dicembre, le vendite dei capi pesanti, soprattutto piumini, giacconi lana (e non) e giacche.” “E’ proprio su tale tipologia di prodotto, soprattutto il piumino che ha avuto, negli ultimi anni, un vero e proprio boom sul mercato, che si concentreranno, presumibilmente, le “attenzioni” del consumatore con l’avvio dei saldi”. “Ciò soprattutto se verranno confermate le previsioni meteo che parlano, proprio in concomitanza dell’Epifania, di un brusco calo delle temperature”, conclude Frandi. Ecco comunque alcuni numeri e curiosità dei Saldi 2015: TOP FIVE capi più gettonati:

1) Piumino Griffe e Giaccone Lana

2) Calzature Griffe

3) Cappelli, Sciarpe e Foulard

4) Maglieria pesante

5) Giacche Uomo

30% la percentuale media dello sconto praticato nei primi giorni, poi fino al 50%. 20% il valore dei Saldi invernali nel fatturato medio delle aziende del settore 60 giorni la durata dei Saldi 220 la previsione di spesa per nucleo familiare.

“Il settore abbigliamento – dichiara Federica Grassini, presidente regionale Federmoda - ha già visto una lieve ripresa durante l’autunno. Siamo ancora molto, molto lontani dai livelli pre crisi, sia perché le famiglie ancora non percepiscono significativi miglioramenti economici, sia perché la stagione eccezionalmente mite non ha invogliato all'acquisto di cappotti, sciarpe, guanti e attrezzatura da sci. Le temperature stanno tornando ad abbassarsi e i saldi faranno quindi registrare unaspesa media più alta di circa 15 euro a famiglia, e saranno un buon banco di prova per capire se anche l’abbigliamento sia fuori dalla lunga crisi che ci ha fortemente penalizzati”. Il direttore generale di Confcommercio Toscana Franco Marinoni afferma “Il basso prezzo del petrolio, insieme a un pur minimo taglio alle imposte da parte del governo metteranno qualche soldo in più in tasca ai consumatori, e la fiducia sta certamente risalendo la china.

I saldi del 2016 saranno diversi da quelli degli anni bui in cui i ribassi rappresentavano l’unica opportunità di acquisto per tante famiglie e l’unica occasione a cui i commercianti si aggrappavano per la mera sopravvivenza. La data di inizio, collocata – come lo scorso anno - subito prima dell’Epifania e quindi ancora in clima festivo, attireranno i tanti ritardatari che vorranno mettere nella calza qualcosa in più dei dolcetti. Gli acquisti più frequenti saranno come sempre cappotti e giacconi, scarpe, vestiti per bambini”. “Gli esercenti sono molto ottimisti – conclude Marinoni - ma aspettiamo ad esultare: la vera ripresa la avremo se i provvedimenti del governo faranno breccia nel sistema soffocante di tassazione privata e di imposizione fiscale alle imprese, che finalmente potranno tornare ad assumere, innescando un circolo virtuoso permanente per tutto l’arco del 2016”.

Il decalogo che segue, redatto dall'Associazione per i diritti degli utenti e consumatori, elenca una serie di accorgimenti -prima, durante e dopo l 'acquisto- che possono aiutare, vista la frenesia che spesso attanaglia il consumatore desideroso di "fare l'affare", a non prendere la tradizionale fregatura:

PRIMA DI SCEGLIERE L'ACQUISTO1) Non fare acquisti, se non indispensabili, prima dell'avvio dei saldi. Nei giorni pre-saldi sarebbe opportuno fare un giro per i negozi e individuare i prodotti che potrebbero interessare, segnando i prezzi a cui vengono venduti, per poi verificare che nel periodo dei saldi il prezzo sia realmente calato;DURANTE L'ACQUISTO - PREZZI2) Non fermarsi al primo negozio che pratica sconti, ma visitarne diversi e confrontare i prezzi esposti e la qualita' della merce di riferimento (dopo non si potra' rivendicare il cambio di un prodotto perche' il negozio a cento metri piu' in la' vende lo stesso ad un prezzo dimezzato);3) non lasciarsi ingannare da sconti che superano il 50% del costo iniziale.

Nessuno regala niente. Difficilmente un commerciante ha ricarichi superiori al 50% a meno che non si tratti di un artigiano che produca da se' e che nella determinazione del prezzo ha margini e logiche piu' ampie;4) ricordarsi che prezzi tipo "49,90" euro vuole dire "50,00" e non "49,00".DURANTE L'ACQUISTO - PAGAMENTI5) Le forme di pagamento non differiscono da quelle abituali, perche' siamo in presenza di transazioni commerciali e il prezzo di acquisto non modifica le regole. Quindi diffidare da chi impone il pagamento in contanti pur avendo esposta la segnalazione della convenzione con un istituto di carte di credito o bancomat.

Si puo' chiedere di usufruire di questa forma di pagamento, e in caso di diniego segnalarlo all'istituto di credito, che potrebbe anche annullare la convenzione con quel commerciante.DURANTE L'ACQUISTO - QUALITA'6) Guardare le etichette che riportano la composizione dei tessuti: i prodotti naturali costano di piu', quelli sintetici meno. La percentuale di composizione puo' variare notevolmente e incidere sul costo finale;7) I capi d'abbigliamento riportano l'etichetta con le modalita' di lavaggio e conviene sempre chiedere conferma al commerciante di cio' che e' indicato: la sua esperienza puo' servire a prevenire spiacevoli sorprese dopo che si e' portato il capo d'abbigliamento in lavanderia;8) Essere pignoli.

Di un capo verificare se e' di pura lana vergine o di lana. La seconda lana puo' essere riciclata, la prima no. Di un capo di cotone chiedere la provenienza: i prodotti provenienti dai Paesi asiatici possono essere trattati con pesticidi o antimuffe che al contatto con la pelle possono provocare allergie;9) diffidare dei capi d'abbigliamento disponibili in tutte le taglie e/o colori: e' molto probabile che non sia merce a saldo, ma immessa sul mercato solo per l'occasione e quindi con un finto prezzo scontato;DURANTE E DOPO L 'ACQUISTO10) Diffidare dei negozi che espongono cartelli tipo "la merce venduta non si cambia": esistono regole precise del commercio che impongono il cambio della merce non corrispondente a quanto propagandato o perche' difettosa.

Il fatto di essere in saldo, non significa che queste regole non siano valide. Ricordarsi che non esiste il diritto di recesso negli acquisti fatti in un esercizio commerciale: per cui se si e' sbagliata la taglia o si e' semplicemente cambiato idea, e' solo la disponibilita' del commerciante che puo' ovviare al problema, ma non c'e' un diritto del consumatore.

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