Porto di Livorno: pronti i fondi per lo scavalco ferroviario

L'annuncio del sottosegretario alle Infrastrutture Dell'Orco in risposta a una interpellanza di Romano (Pd) che commenta: "Finalmente, c'era un ritardo scandaloso"

Redazione Nove da Firenze
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30 luglio 2019 19:12
Porto di Livorno: pronti i fondi per lo scavalco ferroviario

(DIRE) Firenze, 30 lug. - Sono in arrivo i fondi per lo scavalco ferroviario del porto di Livorno. Lo annuncia il sottosegretario alle Infrastrutture, Michele Dell'Orco, rispondendo a una interpellanza del deputato del Partito democratico Andrea Romano. L'azione del ministero fa seguito a un accordo siglato nel maggio scorso che prevede una compartecipazione di 2,5 milioni alla realizzazione dell'opera. Risorse che si aggiungono ai 4,3 milioni a carico del contratto di programma 2017-2027 e ai 20,2 milioni impegnati dalla Regione Toscana. "Al Mit è stato predisposto il provvedimento di impegno contabile, cui farà seguito- afferma il sottosegretario Dell'Orco- la relativa erogazione a favore dell'autorità di sistema portuale. L'azione coordinata e condivisa delle parti consentirà, quindi, di realizzare gli interventi previsti nel più breve tempo possibile". 

La quota parte era già stata programmata dal precedente governo con un decreto del 28 febbraio 2018. Nella sua interpellanza Romano aveva sollecitato il sottosegretario a fare chiarezza sulle reali intenzioni dell'esecutivo in merito alla realizzazione dell'intera Darsena Europea, snodo fondamentale per lo sviluppo del porto di Livorno. La risposta stringata di Dell'Orco lo lascia insoddisfatto: "Il sottosegretario si è limitato a ripetere quanto io avevo detto nell'illustrazione dell'interpellanza, ovvero che sono arrivate finalmente le risorse che dovevano essere stanziate molti mesi fa, con un decreto che era pronto da molti mesi", sostiene.

I fondi sono in dirittura d'arrivo, insiste, "soltanto perché altri soggetti pubblici, in particolare la Toscana, si erano mossi di fronte al conclamato e scandaloso ritardo del governo per dire: quei soldi ce li metto io". A fronte di questo passo, conclude, "il ministro Toninelli si è finalmente svegliato e ha deciso di fare quello che avrebbe dovuto fare molti mesi fa". (Cap/ Dire)

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