Pistoia Blues Festival: in Piazza del Duomo dal 1° luglio

All''edizione 2015 tante star internazionali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 marzo 2015 20:48
Pistoia Blues Festival: in Piazza del Duomo dal 1° luglio

Un cast ricchissimo nel programma della 36esima edizione del Pistoia Blues Festival 2015, articolato sul mese di luglio. Il Festival partirà il 3 luglio con l’anteprima dei Counting Crows. La band tornerà nel nostro paese per presentare, con un trascinante live di rock americano classico contaminato di blues e folk, non solo i brani dell’ultimo disco “Somewhere Under Wonderland”(Universal Music) ma anche i loro più grandi successi. Il cantautore irlandese Hozier, in vetta alle classifiche di mezzo mondo con il brano “Take me to the Church”, sarà l’ospite d’eccezione, in prima nazionale, il prossimo 7 luglio 2015.

L’artista ha appena pubblicato il suo album d’esordio omonimo con la Island Record. Il 15 luglio arriverà in Italia Mike Rosenberg aka Passenger, il cantautore inglese busker nell’anima che ha incantato il mondo con la hit “Let Her Go” inclusa nell’esordio da 1.500.000 copie vendute “All the Little Lights" del 2012.

L’artista, dopo i sold out dell’ottobre scorso a Milano, tornerà in Italia per una data al Pistoia Blues Festival per presentare il suo ultimo lavoro “Whispers” (Sony, 2014). Il 18 luglio 2015 si aggiunge una speciale esclusiva italiana grazie al ritorno nel nostro Paese dei The Darkness, storica band dell’hard-rock britannico degli anni 2000, co-headliner a fianco dei Black Label Society, la band statunitense fondadata da Zakk Wylde, ex chitarrista di Ozzy Osbourne, punto di riferimento del metal americano. Il 19 luglio sul palco di Piazza Duomo si esibirà una delle band più influenti del prog-rock mondiale degli ultimi trent’anni, i Dream Theater, da tempo consacrati come icone indiscusse della tecnica e della grande musica per un genere che hanno contributo ad inventare.

Arricchiscono la serata i set dei Queensrhyche e dei Vision Divine. Grande attesa per il concerto di Santana che arriverà a Pistoia in Italia il 21 luglio 2015 per promuovere l’album “Corazon” (2014), il ventiduesimo disco dell’artista, che vede il grande chitarrista di origine messicana duettare con big della musica internazionale. Il 24 luglio salirà sul palco, per la prima volta nella storia del Festival, Sting.

Il celebre artista britannico, cantautore e storico cantante-bassista dei Police, sarà in tour estivo con la sua rock band per portare sui palchi europei i più grandi classici del suo repertorio. I biglietti per per i vari concerti sono già in vendita a prezzi variabili serata per serata sui circuiti ticketone.it e boxol.ita partire da 25€.

Dopo due anni di assenza, grande ritorno in Italia dei Mumford & Sons, una della band inglesi di maggior successo nel mondo, previsti in concerto il il prossimo 1° Luglio 2015. Si tratta della prima partecipazione al Festival pistoiese per la band rock/folk nata a Londra: da domani si apriranno le prevendite sui circuiti tradizionali. La band, oltre ai brani degli album precedenti che li hanno resi famosi come “I Will Wait” o “Babel”, presenteranno dal vivo anche il loro terzo album “Wilder Mind” in uscita il 4 maggio 2015 (Gentlemen of the Road / Island Records), preceduto dal singolo “Believe”.

Per l’occasione del concerto pistoiese la band ha realizzato un manifesto originale rappresentando in disegno il campanile del Duomo di Pistoia per quello che rimarrà un particolare ricordo di questo indimenticabile appuntamento. La band, che è stata sotto i riflettori dei Grammy, dei Brit, si è esibita in concerto alla Casa Bianca e che, nel 2012/13, si è esibita ai Gentlemen of the Road Stopover festivals in tutto il mondo, sostenendo musicisti e imprese locali, torna in concerto dopo una pausa usata per realizzare il nuovo materiale discografico.

Si tratta del seguito dei loro precedenti dischi: “Sigh No More” del 2009, e “Babel” del 2012. La formazione attuale è composta da Marcus Mumford (voce, chitarra acustica ed elettrica, batteria, percussioni, mandolino), Ted Dwane (voce, contrabbasso, basso elettrico, chitarra acustica ed elettrica, batteria, percussioni), Ben Lovett (voce, pianoforte, tastiere, organo, fisarmonica, batteria, percussioni), Winston Marshall (voce, banjo, mandolino, chitarra resofonica, basso, chitarra elettrica).Il cantautore irlandese Hozier, in vetta alle classifiche di mezzo mondo con il brano “Take me to the Church”, sarà l’ospite d’eccezione, in prima nazionale, il prossimo 7 luglio 2015.

L’artista ha appena pubblicato il suo album d’esordio omonimo con la Island Record lanciato dalle straordinarie performance del Saturday Night Live, al Late Show with David Letterman, fino al nostro Che Tempo Che Fa con Fabio Fazio. Reduce da un tour americano che tra ottobre e novembre 2014 ha registrato ovunque il sold out (da Los Angeles a New York passando per San Francisco, Seattle ecc.), arriverà quest’estate sul palco di Piazza Duomo con il suo spettacolo venato da soul, blues, folk e la componente "indie gospel".

L’artista afferma che «…il gospel è alla radice del blues e del rock 'n' roll, i generi che mi stimolano di più. 'Indie' ci sta perché tutto è stato fatto in maniera casalinga». La sua “Take me to Church” è uno dei pezzi più belli di tutto il 2014 e ha scalato le classifiche di mezzo mondo trainato da un toccante videoclip sulla sessualità e libertà dell’uomo. Il singolo, che è stato la colonna sonora di un noto spot pubblicitario con protagonista il cestista LeBronJames, ha ottenuto una candidatura agli MTV Europe Music Award 2014 nella categoria "Best Song With a Message" e ha ottenuto una candidatura alla 57° edizione dei Grammy Awardsnella categoria “Canzone dell’anno”. Andrew Hozier-Byrne, conosciuto come Hozier, nasce a Bray in Irlanda 25 anni fa.

Cresciuto in una famiglia di musicisti, e studente di musica al Trinity College Dublin (fino a che la sua pulsione a scrivere canzoni e condividerle con il mondo vincesse sugli studi), Hozier ha sempre coltivato una grande passione per la musica: gli ascolti dell’infanzia e dell’adolescenza erano dominati, dice, dalla collezione dei dischi del padre ed in modo particolare dal Chicago blues, dal Texas blues, e dalle etichette Chess Records e Motown, scoprendo poi il jazz, ma ancora più importante il Delta Blues – con quel suono straordinariamente ossessionante – grazie ad artisti come Skip James, Blind Willie Johnson.

Successivamente ci sono stati Pink Floyd, NinaSimone, Billie Holiday, e la grande influenza di Tom Waits.

Non è una sorpresa perciò se i testi sono molto importanti per Hozier. «Per me, i testi sono uno degli aspetti più importanti, se non il più importante, di una canzone. Raccontano una storia, e chi è l’autore, o almeno dovrebbe. I testi sono ancora la cosa a cui dedico più tempo nelle mie canzoni, per i quali lavoro più duro – e per i quali faccio più attenzione. Sono anche la cosa per cui mi sento più responsabile».Il 15 luglio arriverà in Italia Mike Rosenberg aka Passenger, il cantautore inglese busker nell’anima che ha incantato il mondo con la hit “Let Her Go” inclusa nell’esordio da 1.500.000 copie vendute “All the Little Lights" del 2012.

L’artista, dopo i sold out dell’ottobre scorso a Milano, tornerà in Italia per una data al Pistoia Blues Festival per presentare il suo ultimo lavoro “Whispers” (Sony, 2014). Il successo incredibile registrato dalla sua hit di debutto, “Let Her Go”, ha sconvolto tutti, anche lo stesso Mike Rosenberg che fino tre anni fa non avrebbe mai neppure immaginato che la sua vita sarebbe cambiata tanto velocemente. Il suo singolo si è aggiudicato un Independent Music Award, è apparso in uno spot pubblicitario durante il Superbowl, ha ricevuto una nomination ai Brit Awards come singolo dell’anno, ed è arrivato in testa alle classifiche di oltre 20 paesi diventando una hit in tutta Europa. La fama non ha cambiato Rosenberg: il suo secondo lavoro, “Whispers”, è stato registrato nel piccolo studio di Sydney dove aveva registrato il precedente disco di platino,” All The Little Lights", con lo stesso co - produttore (Chris Vallejo) e molti degli stessi musicisti.

A proposito del nuovo disco il cantautore dice: «“Whispers è senza dubbio l’album più ottimistico che io abbia mai fatto. E’ piuttosto cinematografico. Ci sono un sacco di grandi storie e grandi idee. Ci sono anche alcuni momenti cupi che trattano di solitudine e di morte, ma, ehi, non sarebbe un album di Passenger, senza quelli. Per lo più, però, è un album molto positivo». Con “Whispers”, Passenger ci racconta molte storie - alcune vere, altre immaginarie - di amore, morte, sul crescere e l’invecchiare. 

Il 18 luglio 2015 i The Darkness, storica band dell’hard-rock britannico degli anni 2000, co-headliner a fianco dei Black Label Society, la band statunitense fondadata da Zakk Wylde, ex chitarrista di Ozzy Osbourne, punto di riferimento del metal americano. The Darkness sono un’affermata band inglese capitanata da Justin Hawkins giunta al successo negli anni 2000, grazie a singoli da classifica come “I Believe in a Thing Called Love” incluso nell’album d’esordio “Permission To Land” (2003).

L’album ha ottenuto un enorme successo e tanti riconoscimenti come miglior gruppo rock, miglior album, miglior band live. La loro forza sta nell’aver ridato vigore alla scena hard rock britannica, riproponendo sonorità ereditate da gruppi storici come Ac/Dc, Led Zeppelin, Van Halen senza rinunciare alla freschezza delle ballate pop, accontentando così nostalgici e non.

Il secondo album, il disco di platino del 2005 “One Way Ticket To Hell…And Back”, porta il gruppo in giro per il mondo con show memorabili e carichi di adrenalina. Tra il 2006 ed il 2011, la band si ferma sia per problemi di alcol e droga di Justin sia per diversi progetti solisti salvo poi tornare insieme e pubblicare il terzo lavoro della band “Hot Cakes”. Anche i Black Label Society capitanati dal carimastico Zakk Wylde tornano in Italia per un'unico appuntamento speciale per presentare il loro ultimo lavoro “Catacombs of the Black Vatican” (Mascot Rec, 2014).

L’ex chitarrista di Ozzy Osbourne fondò la band nel lontano 1998: i BLS nel corso di tutti questi anni si sono affermati come uno dei nomi più importanti del panorama metal mondiale. Il loro sound potente e pieno di groove contornato da uno stile puramente "southern american", ha fatto si che la band nel giro di poco tempo dalla nascita diventasse subito uno dei punti di riferimento della scena metal americana insieme a bands come Metallica, Pantera & Slayer.

10 album in studio, 2 album live e decine di singoli presenti nelle charts mondiali: questi sono i numeri dei Black Label Society in poco meno di 20 anni di carriera.

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