On line le carte dei processi sulle stragi del 1993 e 1994

Al Tribunale di Firenze, inaugurato il Centro di digitalizzazione degli atti processuali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 maggio 2021 23:40
Tribunale di Firenze - Centro di digitalizzazione degli atti processuali delle stragi del ‘93

Le carte delle stragi del 1993 e 1994 – tra questa anche quella dei Georgofili a Firenze, protagonista di ben tre processi con sentenze oramai definitive – saranno digitalizzate. Nel Palazzo di Giustizia giovedì è stata inaugurata la stanza che diventerà il Centro permanente di digitalizzazione degli atti processuali di interesse storico. Un contributo per una memoria da conservare (e studiare), ma anche un aiuto per chi, in quelle atti, abbia necessità di muoversi per future indagini o processi.

Sono oltre novecento faldoni e 630 mila carte. Messe una dietro l’altra occupano 125 metri lineari, come cinque campi da tennis in fila E saranno i detenuti, diciotto, a riordinare e digitalizzare tutti quegli atti, coordinati da tre archivisti professionisti, permettendo loro, con un corso di formazione, una più facile reinclusione nel tessuto sociale una volta scontata la pena.

Le carte saranno anche messe on line sul portale della “Rete degli archivi per non dimenticare”, in questo caso sotto la guida del Centro di documentazione “Cultura della legalità democratica”: un’altra casa della memoria che ha sede all'interno dei palazzi della Regione, frequentato da studiosi e scolaresche. Un archivio sui misteri e i poteri occulti, le stragi, l'eversione, la mafia e la criminalità organizzata, inaugurato proprio l’anno dopo l’attentato dei Georgofili.

Approfondimenti

L’idea di digitalizzare le carte delle stragi del 1993 e 1994 arriva da lontano. Il progetto, a più mani, era stato promosso nel 2018 dalla Regione e dalla Procura di Firenze e la proposta poi accolta dal Ministero della giustizia, che l’ha sostenuto con il contributo del Consiglio superiore della magistratura e della Cassa delle Ammende: 110 mila euro li ha messi infatti quest’ultima, 41.500 la Regione. L’accordo di collaborazione siglato l’anno scorso prevede la partecipazione anche del Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria, della Conferenza permanente dei servizi presso la Corte di appello e l’Archivio di Stato di Firenze.

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