Migranti: scontro tra Salvini e Rossi sui nuovi Centri di permanenza in Toscana

Rossi: "Tra i sindaci disponibili segnalo ad esempio quello di Cascina, nel Pisano"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 settembre 2018 15:02
Migranti: scontro tra Salvini e Rossi sui nuovi Centri di permanenza in Toscana

Il Ministro Matteo Salvini ha affrontato l'argomento dei Centri di permanenza per i rimpatri puntando sul loro ampliamento in Italia ed ha indicato nella Toscana una zona d'ombra. Immediata la replica del governatore Enrico Rossi. "L’obiettivo nel nuovo decreto immigrazione, è quello di attivare un Cpr in ogni regione perché senza Cpr le espulsioni non si fanno" ha sottolineato Salvini durante un incontro con la stampa al Viminale.Ha spiegato Salvini "Stiamo lavorando con le regioni e stiamo individuando le località migliori dove far sorgere i nuovi Centri, l’unico buco, evidentemente per un pregiudizio politico, è in Toscana: sarà il governatore Rossi a spiegare ai suoi perché preferiscono tenere in regione tutti gli irregolari". Il presidente della Toscana, Enrico Rossi, replica così alle dichiarazioni del titolare del Viminale "Il ministro Salvini è forse in stato confusionale, scambia la propaganda per la comunicazione istituzionale.

Fino a questo momento non è arrivata alla Regione Toscana alcuna richiesta ufficiale da parte del Ministero degli interni sulla dislocazione di un Cpr in Toscana". 

Aggiunge poi "L'unico 'buco' - prosegue - riguarda quindi le comunicazioni ufficiali del Viminale. Invito il ministro Salvini ad attenersi all'articolo 19, comma 3, del Decreto-Legge 17 febbraio 2017, n. 13 (convertito in Legge 13 aprile 2017, n. 46). Darò il mio parere solo quando arriverà la proposta ufficiale del ministro e se il sindaco del Comune interessato si sarà dichiarato disponibile ad accogliere l'istituzione di un nuovo Cpr sul proprio territorio. Tra i sindaci disponibili segnalo ad esempio quello di Cascina, nel Pisano. Qualsiasi richiesta effettuata attraverso social, interviste o dirette Facebook non ha per noi alcun valore. E questo - conclude Rossi - un uomo delle istituzioni lo dovrebbe sapere".

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