Meningite C, Saccardi: "Garantite tutte le dosi di vaccino necessarie"

Scaramelli (Pd): "Gratuito fino a 45 anni in tutta la Toscana". Mugnai (FI): «A quando le consegne?». Prestazioni sanitarie di base gratuite per i fuorisede

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 febbraio 2016 19:17
Meningite C, Saccardi:

FIRENZE- Con i due nuovi casi di oggi (la studentessa americana ricoverata a Santa Maria Nuova a Firenze e l'anziano ricoverato a Prato) sono 10 i casi di meningite che si sono verificati in Toscana nel 2016: 8 da meningococco C, 1 da meningococco B, 1 W. Nel 2015 si sono registrati 38 casi: 31 ceppo C, 5 ceppo B, 1 ceppo W, 1 non tipizzato. Le morti dall'inizio del 2015 sono 9: 8 riconducibili al gruppo C, 1 al gruppo B. Al 31 dicembre 2015 (i dati delle vaccinazioni sono mensili e quelli di gennaio non sono ancora disponibili), dall'inizio della campagna straordinaria risultano vaccinate in Toscana 229.373 persone: 120.272 nella fascia di età 11-20, 109.101 nella fascia 20-45. I pediatri che hanno aderito alla campagna sono il 72,8%, i medici di famiglia il 65,6%.

"I vaccini contro il meningococco C saranno disponibili per tutti i cittadini che ne faranno richiesta. Siamo in costante contatto con l'Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco, per reperire quante più dosi di vaccino possibile. Al momento le dosi distribuite alle Asl sono sufficienti, e continueranno ad esserlo anche nei prossimi mesi". Dopo i due nuovi casi verificatisi nelle ultime ore a Firenze e Prato, l'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi fa il punto sulla situazione vaccini. "Lo sforzo della Regione - sottolinea l'assessore - è stato ammirevole, perché nel 2015 sono state reperite e distribuite circa 400.000 dosi di vaccino, corrispondenti a un fabbisogno che in condizioni ordinarie sarebbe stato di 10 anni.

E circa 50.000 dosi solo nel gennaio 2016. Per far fronte alla situazione attuale, la Regione ha battuto tutte le strade, tanto che in stretta collaborazione con l'Agenzia italiana del farmaco ha importato anche confezioni estere di vaccino, con un grosso impegno finanziario". L'assessore ha annunciato di essersi rivolta anche al ministro Lorenzin, per avere un aiuto finanziario per far fronte a questa situazione straordinaria. "Ministero e Aifa ci hanno garantito la più ampia collaborazione - riferisce - E ho avuto dal ministro l'assicurazione che arriverà presto anche un aiuto finanziario.

Sulla campagna straordinaria di vaccinazione la Regione ha già investito 10 milioni di risorse proprie".

Ad Arezzo i sanitari sono così saturi di richieste che non ci si può neppure prenotare: bisogna procedere per tentativi telefonici successivi di settimana in settimana incrociando le dita. A parte le scaramanzie, è stato questo il timing comunicato questa mattina dall’incolpevole operatrice di call center a Francesco Conti, coordinatore comunale di Forza Italia a Arezzo, il quale ha subito rivolto la sua segnalazione con tanto di orari e codici identificativi al Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (capogruppo Forza Italia).

E ci è scappata l’interrogazione subito, anche perché la situazione è più che simile in tutta la Toscana. Cronaca locale che vai, odissea vaccinale che trovi. Nel suo documento dunque Mugnai parte dal caso aretino per estendere il suo raggio di indagine: «Da altre segnalazioni ricevute – scrive infatti nel suo atto – le liste di attesa nelle Asl sarebbero molto lunghe e molti medici di medicina generale avrebbero finito le scorte di vaccini». Il Vicepresidente della Commissione sanità richiama «anche il recente comunicato dell’assessore alla salute con il quale si dice che “a metà febbraio partiranno le indagini epidemiologiche che quella per la ricerca dei portatori”» per arrivare a domandare chiarezza su tempi e modalità con cui la Regione intende ripristinare l’accesso tempestivo ai vaccini. Perché, domanda Mugnai, «i ritardi della consegna dei vaccini, vista la situazione di comprensibile allarme dovuto al diffondersi della meningite tra la popolazione toscana»? E quali «i motivi dei ritardi nell’indagare e isolare i portatori della sepsi»? Ancora, l’esponente di Forza Italia chiede di sapere «quando dovrebbero essere consegnati i vaccini mancanti ai medici di medicina generale di Arezzo e quando si riapriranno le agende per la programmazione delle vaccinazioni», nonché «quale sia la situazione della consegna dei vaccini nelle altre aziende sanitarie (suddivise per le ex dodici Usl ante riforma)».

"Si tratta di allarmismi ingiustificati - chiarisce l'assessore Saccardi - Se correttamente conservato, un vaccino può essere somministrato fino all'ultimo giorno del mese di scadenza indicato sulla confezione. Estar - spiega Saccardi - ha consegnato sempre alle Asl, e le Asl ai medici di medicina generale, vaccini in corso di validità, anche con data di scadenza ravvicinata, perché erano quelle le confezioni reperibili sul mercato". La produzione dei vaccini, che sono prodotti biologici - fanno sapere dagli uffici dell'assessorato - segue determinate regole, e la capacità produttiva nazionale è commisurata al fabbisogno. Estar ha acquistato il vaccino nelle quantità che il produttore ha messo a dispos izione in funzione della propria capacità produttiva.

“L’estensione della vaccinazione gratuita contro la meningite fino a 45 anni in tutta la Toscana è una promessa mantenuta. Ed è soprattutto una risposta importante, anche a fronte degli ultimi casi, che con i due di oggi a Prato a Firenze salgono a 10 dall'inizio dell'anno. Questo purtroppo ci dimostra come nonostante l'impegno straordinario della Regione Toscana, che dall'inizio della campagna nell'aprile scorso ha già investito oltre 10 milioni di euro, ci sia ancora molto da combattere contro questa epidemia.

E l'unico modo per farlo è la vaccinazione" - dichiara Stefano Scaramelli (Pd), presidente della commissione Sanità in Consiglio regionale, commentando la delibera con cui la Regione Toscana, con un impegno di 500.000 euro, ha esteso anche alle province di Livorno e Siena gli interventi di profilassi straordinaria. “L’offerta gratuita della vaccinazione antimeningococco C, alle persone tra 20 e 45 anni, viene estesa anche a Siena a Livorno. Nonostante finora non si siano verificati casi di meningite, la profilassi vaccinale, infatti, è la misura più efficace per ridurre il rischio di diffusione dell'infezione batterica.

Tutelare la salute pubblica significa assicurare la più ampia protezione possibile in tutto il territorio e, in tal senso, gli spostamenti frequenti dei cittadini rendono indispensabile l’estensione della vaccinazione in tutta la regione" - prosegue Scaramelli (Pd). "A Siena il vaccino è disponibile presso il presidio del Ruffolo, e nelle farmacie di Nottola e di Campostaggia. Basta prenotarsi tramite il Cup per potersi vaccinare nei distretti o nei plessi ospedalieri.

Da ieri, inoltre, è possibile vaccinarsi gratuitamente anche presso i medici di famiglia che hanno aderito alla campagna di vaccinazione della Regione. Anch'io nei prossimi giorni effettuerò il vaccino direttamente dal mio medico, e invito tutti a farlo, anche gli over 45, che possono vaccinarsi pagando un ticket di partecipazione alla spesa di 58 euro. E' davvero importante farlo, perché la vaccinazione è un atto di protezione verso sè stessi, ma anche verso la collettività, dato che va a ridurre la circolazione del batterio" - conclude Stefano Scaramelli (Pd).

Questa mattina una delegazione dei Giovani Democratici di Firenze (composta da Cosimo Guccione, Consigliere comunale di Firenze delegato alle Politiche Giovanili, Giuseppe Albora, Responsabile Salute e Diritti dei GD Firenze e Alessio Franchino, Responsabile Economia e Lavoro) ha incontrato l’Assessore al Diritto alla Salute, al Welfare e all'Integrazione Socio-Sanitaria della Regione Toscana Stefania Saccardi per chiedere dei miglioramenti per quanto riguarda la condizione sanitaria degli studenti fuorisede della Toscana. “Abbiamo chiesto l’estensione agli studenti fuorisede della Regione della vaccinazione gratuita anti-meningococco tipo C – dichiara Giuseppe Albora, responsabile Sanità dei GD Firenze – che nei giorni scorsi è stata allargata all’intera popolazione regionale compresa fra 20 e 45 anni”. Ma la principale richiesta è stata quella di rendere fruibili a questi studenti le prestazioni mediche di base senza la necessità di spostare il domicilio sanitario come avviene oggi, rimuovendo gli impedimenti presenti che non permettono un pieno godimento del diritto alla salute che dovrebbe essere garantito nella maniera più agevole possibile alla totalità della popolazione.

 "In Toscana gli studenti universitari fuorisede sono circa 34.000, di cui circa 8.000 a Firenze – conclude Raffaele Marras, Segretario Metropolitano dei GD Firenze – e costituiscono il 25% della popolazione universitaria complessiva. Queste misure contribuirebbero a semplificare l’accesso alle cure mediche di base eliminando le trafile burocratiche, ed è per questo che abbiamo chiesto all’Assessore Saccardi di trovare delle soluzioni che tanti ragazzi aspettano da anni”. L’Assessore Regionale si è dimostrata molto interessata ad entrambe le proposte.

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