La condanna di Mimmo Lucano divide Firenze

Bundu e Palagi (SPC): "Al suo fianco". Torselli e Draghi (FdI): "Nardella gli revochi il premio"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 settembre 2021 16:53
La condanna di Mimmo Lucano divide Firenze

"In questo momento sentiamo il dovere di schierarci al fianco di Mimmo Lucano, perché la condanna di oltre tredici anni che lo ha raggiunto giunge pesante quanto inattesa. Nel 2018 il Sindaco dichiarò che le porte della città per lui sarebbero state sempre aperte, consegnando il premio "Una vita per la pace": è il momento di dimostrarlo". Queste le dichiarazioni di Antonella Bundu e Dmitrij Palagi - Sinistra Progetto Comune, che proseguono:  "I commenti della Lega confermano quanto sia stata politicamente forte ed efficace l'esperienza di Riace, capace di parlare con pacatezza e tranquillità a un sistema basato sulle urla e sull'odio. Si può eccedere per cercare di aiutare persone in condizione di bisogno?

Ci sarà modo di leggere con attenzione le ragioni di questa brutta notizia, così come siamo certi ci sarà modo di attivare risposte solidali, che non mancheremo di portare all'interno di Palazzo Vecchio. Intanto chiediamo al sistema politico e istituzionale se davvero si può rimanere in silenzio, di fronte a una persona che si trova penalizzata dalla sua generosità, sotto il fuoco nemico di una destra che deve speculare su chi sceglie di spendersi per l'accoglienza.Che fine hanno fatto le promesse di superamento dei cosiddetti Decreti Salvini? Dove sono gli sforzi per avere politiche comunitarie coerenti con i principi su cui dichiarano di fondarsi le democrazie europee? Lucano non deve e non può essere lasciato solo".

Dichiarano invece Francesco Torselli e Alessandro Draghi, rispettivamente capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano e a Palazzo Vecchio: “Adesso non ci sono più scuse. In Italia l’immigrazione clandestina è un business opaco. Oggi è stato condanno a oltre 13 anni colui che è stato osannato quale strenuo difensore dei diritti dei migranti ed il cui modello d’accoglienza, per i buonisti della sinistra, avrebbe dovuto essere esportato in tutte le città del nostro Paese.

Per i giudici, Mimmo Lucano non è un paladino dell’accoglienza, bensì il perno di un sistema clientelare dove ci ha rimesso solo la povera gente. Nel 2018 il sindaco Nardella assegnò a Lucano il premio Una vita per la pace per l’encomiabile modello di accoglienza messo in atto nel suo paese. Di fronte a questa dura condanna del tribunale di Locri, il primo cittadino abbia almeno il coraggio di ammettere di essersi sbagliato e revochi immediatamente l’onorificenza. Il business dell’immigrazione clandestina va fermato subito imponendo il blocco navale”.

"Nel 2018, l'allora sindaco di Riace, Domenico Lucano vinse la tredicesima edizione del Premio 'Firenze per le Culture di Pace', organizzato dalla Associazione Un tempio per la pace. Ora è stato condannato a 7 anni e 11 mesi di reclusione con accuse che vanno dall'associazione a delinquere, alla truffa, concussione, falsità ideologica e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. I premi vanno dati quando sono condivisi da tutti, non per ragioni ideologiche o sulla spinta emotiva". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella. "Lucano è diventato un'icona della sinistra per le sue politiche immigrazioniste - ricorda Stella -. Quel premio di tre anni fa non gli andava dato, si sarebbe dovuto aspettare almeno la fine del processo. Mi auguro che questa vicenda serva di lezione a chi usa il nome di Firenze per dare premi imperniati sulla consonanza ideologica".

“Condannato a 13 anni di carcere per aver guadagnato illecitamente sulla gestione degli immigrati il sindaco di sinistra Mimmo Lucano, paladino dei radical chic” commenta il Capogruppo della Lega Salvini Firenze Federico Bussolin, che annuncia una interrogazione sul tema. “Nel 2018 - continua - Nardella annunciava “porte aperte” per Lucano, elogiando il modello di Riace che, per la Legge oltre che per noi, è sostanzialmente illegale. Chiederemo conto per sapere cosa ne pensa oggi”. “Ci auguriamo - conclude Bussolin - che Nardella riesca a scegliere meglio i suoi compagni di viaggio: Firenze deve restare dalla parte della legalità, sempre”.

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