Inchiesta KEU: terremoto annunciato

Silvia Noferi e Riccardo Ricciardi (M5S). “Urgente provvedere ad un piano regionale per lo smaltimento dei rifiuti”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 aprile 2021 23:50
Inchiesta KEU: terremoto annunciato

Firenze, 19 aprile 2021– La notizia che ha portato alla ribalta nazionale il territorio toscano. Ma già il pentito Schiavone nel 1997 aveva parlato di questo tipo di reati nella sua audizione in commissione bicamerale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti ed attività illecite ad esse collegate in Campania e divenuto noto dopo la desecratazione degli atti nel 2013 per richiesta del Movimento 5 stelle alla Camera. Schiavone aveva rilasciato anche una intervista su sky24 in cui lui dichiarava di aver trasportato dei rifiuti, anche provenienti da Santa Croce sull’Arno, che finivano nelle campagne e nelle cave della Terra dei Fuochi..

Dello stesso periodo l’inchiesta “Acque Sporche” riguardante la conduzione del depuratore di Ponte a Cappiano con la manomissione dell’impianto di depurazione per arrivare ad un abbattimento dei costi della depurazione cui è seguito il sequestro, arresti e processo.

Lo scorso anno ci sono stati i sequestri e gli arresti legati all’inchiesta Vello d’oro sul riciclaggio di denaro con protagonisti imprenditori della zona.

Approfondimenti

Poco tempo fa, la notizia degli arresti legati all’inchiesta Blu Mais della DDA di Firenze, riguardante lo spargimento quali concimi, di 24 mila tonnellate di rifiuti del distretto contenenti alte concentrazioni di sostanze come cromo esavalente e idrocarburi, (che non permettono di farli rientrare nella categoria dei fertilizzanti), in 150 ettari di campi agricoli dell’Alta Valdera, della zona del Cuoio e della provincia di Firenze.

"La nostra più grossa paura è che il sistema descritto sia la normalità e non l’eccezione -intervengono i Gruppi Movimento 5 stelle di Santa Croce sull’Arno, di Castelfranco di Sotto, di San Miniato, di Montopoli Valdarno e di Fucecchio- Pensiamo che sia arrivato il momento di reagire perchè il forte scossone di questi giorni porti ad una reazione da parte di tutto il territorio. Vorremmo pertanto che la parte sana del nostro mondo conciario diventi protagonista di una nuova fase in cui le problematiche non siano più taciute ma affrontate con coraggio e trasparenza, in modo da trovare soluzioni e ristabilire fiducia in un comparto e in un territorio che si è visto dipingere come nessuno vorrebbe.

Sul fronte delle indagini in corso, chiediamo poi, a tutti, soprattutto alla Politica e al Mondo imprenditoriale, di cercare da subito la verità senza aspettare che sia poi fra anni la magistratura a stabile una verità processuale".

"Basta tentennamenti su Cava Fornace di Montignoso" così il Deputato 5 Stelle Riccardo Ricciardi, vice Capogruppo alla Camera. "Chiariamo una volta per tutte chi ha responsabilità su questa vicenda incresciosa: la Regione Toscana deve chiudere la discarica.Esiste una Costituzione che disciplina la separazione delle competenze, e nonostante in passato il Ministero dell'Ambiente si sia attivato sulla questione, per relativa competenza, la materia è totalmente in capo alla Regione Toscana. Il Movimento 5 Stelle è stato in prima linea, negli anni, con i gruppi locali e i comitati: i nostri portavoce regionali, hanno perseguito questa battaglia a tutela dell’ambiente e della salute.

L'attenzione della Commissione Europea sulla petizione firmata da migliaia di cittadini dimostra che il tema della chiusura del sito è all'attenzione internazionale. Si dia seguito in Regione all’atto votato all’unanimità dal precedente Consiglio regionale che chiedeva di non procedere con nessun ampliamento, in attesa della chiusura della discarica" conclude Ricciardi.

“Visto quello che sta emergendo in queste ore su quanto accade nella Direzione Ambiente e i sospetti su alcuni esponenti politici che hanno operato per limitare i controlli ad aziende specializzate nello smaltimento di rifiuti speciali" continua la consigliera regionale 5 Stelle Silvia Noferi "chiediamo che vengano messe al più presto all’ordine del giorno della Commissione Ambiente, dove di solito vengono insabbiate, le mozioni con cui chiediamo maggiori controlli ambientali sui siti in cui vengono trattati i rifiuti, prima fra tutti la discarica di Cava Fornace a Montignoso.

Non è più possibile tollerare che l'Assessore all’ambiente, di fronte alla richiesta di revisione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale del Comune di Pietrasanta, risponda seccamente che non ritiene di dover procedere senza entrare nel merito degli argomenti" continua Noferi.

"La Giunta Regionale, deve effettuare tutti i dovuti controlli per tutelare al massimo grado possibile la salute della popolazione e l’ambiente e attivarsi urgentemente per redigere un piano regionale di trattamento dei rifiuti, compreso quello dell’amianto, che segua le direttive europee. Quanto crede di poter tirare la corda autorizzando l’ampliamento di discariche che dovrebbero essere chiuse?” conclude la consigliera toscana.

"L'inchiesta emersa negli ultimi giorni deve imporre alla politica di operare per rafforzare le democrazie locali ed innalzare il livello di guardia perché l'azione delle amministrazioni locali sia sempre specchiata e, in caso avverso, vi siano gli strumenti per bloccare ogni atto contrario. Ecco al riguardo tre proposte", dichiara Paolo Gandola, consigliere metropolitano Forza Italia nel Centrodestra per il cambiamento.

"Se vogliamo davvero arginare lo 'strapotere' dei primi cittadini e consentire all'opposizione di svolgere davvero il proprio ruolo di garante della legalità dell'azione amministrativa", occorre correggere tre diverse storture. In primo luogo - spiega il consigliere metropolitano - non è più "sostenibile che il segretario generale dell'ente comunale sia nominato con atto fiduciario del sindaco pro tempore. Quale garante della legalità dell'ente, occorre tornare a prevedere una nomina prefettizia dei segretari generali senza che i sindaci, nell'atto di assunzione in carica, possano scegliere di propria sponte il professionista da nominare, magari più vicino anche dal punto di vista politico.

La nomina fiduciaria, infatti, non consente al segretario generale di avere piena libertà di movimento ben sapendo che qualora evidenziasse difformità o irregolarità correrebbe sempre il rischio, nulla affatto peregrino, di perdere il posto e vedersi sostituito da qualche segretario meno zelante".

In secondo luogo - aggiunge Gandola - occorre "modificare il testo unico degli enti locali prevedendo l'istituzione obbligatoria (e non facoltativa, rimessa alla maggioranza dei consiglieri) della commissione 'Garanzia e controllo' in tutte le amministrazioni comunali. Oggi in moltissimi comuni dell'area metropolitana, anche se più volte richiesta da Forza Italia e dagli altri partiti di opposizione, la commissione 'Garanzia e controllo' non è mai stata istituita perché la sinistra ed il Pd hanno sempre votato contro di fatto impedendo alle opposizioni di svolgere pienamente il proprio lavoro di controllo".

In terzo luogo - prosegue l'esponente azzurro - è "necessario ridare alle Prefetture italiane compiti sovra-ordinati sul controllo della legalità all'interno degli Enti. Oggi, infatti, quando le Prefetture sono chiamate in causa dalle opposizioni non riescono quasi mai ad intervenire con efficacia non avendo più specifiche competenze in merito".

Insomma, da decenni, - commentata ancora il consigliere - con "la scusa puerile di garantire la governabilità ai sindaci dei territori sono stati oltremodo ridotti il ruolo delle opposizioni, la funzione del segretario generale e le competenze della Prefetture, di fatto assicurando uno 'strapotere' amministrativo ai primi cittadini che può essere interrotto o limitato solo dall'azione giudiziaria e dall'intervento della Procura. Tutto questo non è più sostenibile - attacca Gandola - occorre reintrodurre senza ritardo nuovi pesi e contrappesi sul piano della politica affinché si possano rafforzare le democrazie locali e dare alle opposizioni (e agli altri soggetti) gli strumenti per vigilare sul mantenimento della legalità all'interno delle amministrazioni comunali. Al riguardo è sufficiente cambiare qualche legge: se si vuole si può. Non c'è più tempo da perdere".

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