Firenze, 10 giu.- Impruneta è conosciuta in Italia, in Europa e in tutto il Mondo per l'eccellenza delle sue Maestranze artigiane del cotto. Una storia lunga secoli, una professionalità perfezionata negli anni fino a raggiungere livelli inimmaginabili, fatta di dedizione e immenso sacrificio. Tramandata, preziosamente, di generazione in generazione e invidiata da tutti. Adesso scoppia la polemica sulla recente esposizione in piazza Buondelmonti di manufatti in terracotta non appartenenti alla tradizione locale.
Sette Fornaci Storiche di Impruneta –detentrici del marchio Ceramica Artistica e Tradizionale – esprimono pubblicamente profondo disappunto e comune indignazione. Le sette fornaci Marchio Cat di Impruneta sono: Poggi Ugo, Mariani, Masini, Carbone, Artenova Terrecotte, Pesci Giorgio & figli e Sergio Ricceri.
"Con grande sorpresa e amarezza abbiamo constatato la presenza, davanti al Comune di Impruneta, di manufatti in terracotta realizzati da altri produttori provenienti da comuni diversi dal nostro. Riteniamo questa scelta un atto di grave mancanza di rispetto verso la storia, la tradizione e il valore culturale ed economico che le nostre fornaci rappresentano per Impruneta, riconosciuta a livello nazionale e internazionale come patria della terracotta.
Siamo imprese artigiane che ogni giorno, con impegno e sacrificio, preservano e tramandano un sapere antico. Il nostro lavoro ha ricevuto un riconoscimento formale con l’ottenimento del marchio CAT, dopo oltre vent’anni di confronto con le istituzioni. Questo marchio non è un semplice simbolo: è uno strumento di tutela fondamentale, creato per proteggere la nostra produzione, il nostro metodo di lavorazione, la nostra materia prima e il nome stesso di Impruneta, spesso abusato da realtà esterne che nulla hanno a che vedere con la nostra tradizione.
Il marchio CAT è inoltre riconosciuto e vigilato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, a conferma del suo valore istituzionale e nazionale. Il presidente del Comitato del Marchio CAT è, ad oggi, il sindaco di Impruneta, Riccardo Lazzerini. Questo ruolo istituzionale comporta la responsabilità di promuovere, difendere e vigilare sulla corretta applicazione del marchio e sui suoi principi fondanti. Per questo motivo, quanto accaduto ci colpisce ancor più duramente: ci sentiamo offesi tre volte – come fornaci del territorio, come cittadini imprunetini e come membri del marchio CAT – da chi, più di ogni altro, avrebbe dovuto tutelarci".
"Sappiamo che la produzione del cotto non si limita alla sola zona di Impruneta, ma quando si parla di cotto le imprese imprunetine devono essere in prima fila, altamente valorizzate e riconosciute. Tutte queste imprese vivono e hanno vissuto anni complessi, per i rincari e adesso per il clima di incertezza determinato dai dazi e dal nazionalismo economico. Siamo convinti che quello spazio, la storica e iconica Piazza Buondelmonti, spettasse di diritto alle imprese locali, senza nulla togliere alle altre ugualmente di valore, ma non di Impruneta. Resta sullo sfondo la necessità di far capire meglio il valore del "marchio Impruneta", soprattutto all'esterno, garanzia di qualità, pregio, rispetto per la tradizione. Auspichiamo maggior impegno in tal senso da parte di tutti" Anche Confartigianato Imprese Firenze, con il segretario generale Jacopo Ferretti, si fa sentire sul caso sollevato dalle sette fornaci storiche sotto il marchio CAT.
"Apprendiamo, estrerrefatti e increduli, che la Giunta Lazzerini ha deciso di esporre in piazza Buondelmonti manufatti di cotto non imprunetini. È uno schiaffo al lavoro, al sacrificio, alla storia delle eccellenze del nostro territorio, e all'Impruneta tutta. Desideriamo esprimere la nostra più totale, assoluta e incondizionata solidarietà alle Fornaci Storiche di Impruneta riunite nel marchio Cat: siamo al vostro fianco.
La Giunta ha creato una piazza vetrina da cui sono sparite le persone ed è stata cancellata la socialità, e nel fare ciò non ha neppure avuto la decenza di assicurarsi che in questa vetrina ci fossero almeno i prodotti locali. Bene hanno fatto le fornaci a ritirare ì propri manufatti da Piazza Buondelmonti: chi lavora e si impegna da sempre per il proprio Paese non è disposto a farsi umiliare da personaggi arroganti, vendicativi e nemici del bene della collettività" scrivono, in una nota, Matteo Zoppini e Gabriele Franchi, Consiglieri comunali ad Impruneta per la lista civica Voltiamo Pagina.