Impressionisti in Normandia

Al Museo degli Innocenti 70 opere della Collezione Peindre en Normandie. Fino al 5 maggio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 novembre 2024 01:12
Impressionisti in Normandia
fotoservizio Monica Caleffi

Sono passati 150 anni da quel famoso aprile del 1874 quando 31 artisti rifiutati dal mondo dell’arte accademico e ufficiale - tra cui Monet, Renoir, Degas, Pissarro, Cézanne - decisero di organizzare una mostra“rivoluzionaria” per l’epoca, nella galleria del fotografo Nadar a Parigi. Nasceva in quel momento un nuovo e grandioso movimento artistico:

l’/Impressionismo/, chiamato così dal commento dispregiativo del giornalista Louis Leroy che pubblicò su «Le Charivari» un articolo ferocemente critico, il cui titolo “Mostra degli impressionisti” fu poi adottato dal nascente movimento artistico, Impressionismo, traendo ispirazione proprio dal titolo di un quadro di Monet, /Impressione, levar del sole/ del 1872.

Impressionisti in Normandia” è la mostra con la quale dal 21 novembre il Museo degli Innocenti celebra questo anniversario, attraverso una narrazione unica che si apre con un prestito eccezionale proveniente dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma: le

NINFEE ROSA/ di CLAUDE MONET, opera iconica e facente parte della “prima serie” di 8 ninfee che l’artista dipinse. Un’opera fondamentale della produzione artistica di Monet che, tra il 1897 e il 1899 circa, si dedicò agli studi preliminari per le Décorations de Nymphéas/, progetto decorativo per l’Orangèrie di Parigi, per poi essere dimenticata in un ripostiglio dallo stesso artista fino al 1914, quando torna a far parte della sua quadreria nel suo primo atelier di Giverny.

L’opera, acquistata dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea nel 1962, è senza dubbio una delle immagini più emblematiche dell’Impressionismo e raccoglie in sè quella ricerca che Monet ha esperito nel suo giardino di Giverny, dove la sua pittura /en plein air/ evolve fino a divenire quasi liquida e priva di dettagli, in cui la verità di un paesaggio è l’impressione che resta nella mente.

Accanto alle Ninfee, oltre 70 opere raccontano la corrente impressionista fin dai suoi esordi così strettamente legati alla Normandia, terra che - per i suoi paesaggi, per la luce e i suoi colori - divenne un punto di riferimento per numerosi artisti, un vero laboratorio in cui sperimentare le suggestioni e le forme di una nuova pittura.

fotoservizio Monica Caleffi

Pittori come Monet, Renoir, Delacroix e Courbet - in mostra insieme a molti altri - colsero l’immediatezza e la vitalità del paesaggio normanno, imprimendo sulla tela gli umori del cielo, lo scintillio dell’acqua e le valli verdeggianti di quel palcoscenico di rara bellezza che divenne, non a caso, la culla dell’Impressionismo.

Il percorso della mostra è accompagnato da pannelli esplicativi e didattici che portano il visitatore di ogni età a comprendere i caratteri, le impressioni, le forme e la tecnica, che gli artisti impressionisti posero su tela. Grandi pennellate, contorni indefiniti, colori sfumati, luci vibranti, orizzonti infiniti, spiagge immense e il mare, quel mare nordico che con l’incresparsi mutevole di onde e maree, dove lo sguardo perde e l’orizzonte si confonde e diviene infinito, sono gli elementi che vengono descritti e portano ad ognuno di noi l’emozione e la stessa impressione che aveva catturato quei grandi pittori.

La mostra è incentrata soprattutto sul patrimonio della Collezione Peindre En Normandie – tra le collezioni più rappresentative del periodo impressionista – affiancata da prestiti provenienti dal Musée d'art moderne di Le Havre e da collezioni private e ripercorre le tappe salienti della corrente artistica.

La mostra sarà visitaile dal 21 novembre al  5 maggio 2025.

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