Empoli: restaurata porzione della biblioteca Fucini

E' stato inaugurato l'edificio che affaccia su via Cavour, dopo gli interventi di restauro e consolidamento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 febbraio 2023 21:58
Empoli: restaurata porzione della biblioteca Fucini
Fotografie di Alessandro Zani

EMPOLI - Ha riaperto le porte nella mattinata di oggi, sabato 25 febbraio 2023, la porzione della biblioteca comunale Renato Fucini che affaccia su via Cavour e via Leonardo da Vinci. La struttura è stata oggetto di opere di consolidamento e restauro. Il cantiere ha richiesto complessivamente un investimento da circa 3 milioni di euro fra opere e servizi con un finanziamento di 720 mila dalla Regione Toscana per quanto concerne i lavori di consolidamento e restauro.

Al taglio del nastro, al quale sono seguiti la benedizione da parte del proposto di Empoli, don Guido Engels, i saluti istituzionali e la Lectio Magistralis del professor Mauro Guerrini (Università degli studi di Firenze) su "Il valore della biblioteca in una società democratica", sono intervenuti oltre alla sindaca di Empoli, Brenda Barnini, al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, a rappresentanti della giunta e del Consiglio comunale, al direttore Carlo Ghilli, ad autorità civili, religiose e militari, tanti cittadini di ogni età desiderosi di festeggiare una tappa importante della vita di comunità.

"Ci tengo a partire dai ringraziamenti, ne ho tantissimi, e vanno a tutti coloro che hanno in maniera differente e complementare hanno lavorato a questo cantiere e a questo progetto - ha sottolineato la sindaca Barnini - Osservare i volti di chi oggi è entrato nella Sala maggiore e nella Sala Tassinari mi ha permesso di leggere emozioni autentiche, profonde. Ho l'onore di poter parlare in rappresentanza della nostra città ma sono un piccolissimo tassello dell'infinito numero di persone che sono state impegnate per arrivare a questa inaugurazione.

Questo luogo ospita biblioteca fino dal 1833. Dopo la chiusura del 2012, ci siamo messi al lavoro per progettare il futuro della biblioteca e finalmente nel 2018, messe insieme risorse provenienti anche dalla Regione, abbiamo avviato i lavori. Per anni è sembrato un cantiere infinito, ci sono stati imprevisti come il ritrovamento di parti delle mura storiche della città. Novità anche belle che però hanno fatto allungare i tempi di chiusura. Oggi restituiamo questi spazi alla socialità della nostra città: questo è un luogo dove tutte le generazioni di empolesi si sono susseguite nel viverlo, dove tutti noi abbiamo trovato un punto di incontro e di ritrovo.

E' un luogo speciale, dove tutti possono accedere gratuitamente a una mole immensa di cultura, che ha visto cambiare la nostra comunità e il significato stesso del libro. Eppure il libro è ancora qui e rappresenta uno dei supporti più importanti per trasmettere e consolidare una cultura. Fare a meno di questi spazi per dieci anni è stato faticoso. Eppure nonostante tutto la biblioteca è cresciuta come punto di riferimento per i cittadini e qui sta la cosa straordinaria che i bibliotecari sono riusciti a fare.

E attorno a questo è cresciuta la nostra città ed è cambiata la visione di città che abbiamo, con la cultura al centro. E lì rientra anche il raddoppio della biblioteca: l'ex convitto infermieri in piazza del Popolo, terminato il recupero, sarà Palazzo Leggenda, una biblioteca per bambini e ragazzi da 0 a 14 anni, tre piani dove leggere, sperimentare, incontrarsi. Se raccontiamo alle nuove generazioni l'importanza di accedere alla cultura e di farlo insieme stiamo facendo qualcosa di grande.

E noi vogliamo investirci. Investire in questa direzione significa anche guardare alla realizzazione del teatro Il Ferruccio e alla riqualificazione di piazza Guerra. Tutto rientra nella visione di città che ci appartiene. La bellezza della giornata di oggi sta anche nell'iscrivere questa giornata in una strategia più grande per la città e la comunità".

Fotografie di Alessandro Zani

La biblioteca comunale è di fatto un luogo di cultura, ma ancor prima un luogo di socialità e incontro, come sottolineato dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, il quale ha evidenziato come "questa biblioteca ha il cuore di una Empoli della cultura, ha il cuore della comunità e con i suoi 210 mila libri è una realtà importante per tutta la Toscana. Grazie all'amministrazione e a chi ha lavorato a questo progetto di restauro, anche perché la biblioteca comunale di Empoli è anche omaggio a Fucini, straordinario scrittore che ha fatto la storia della nostra regione: lo riporta nella sua città a dare significato a una biblioteca dove è possibile trovare libri di grande pregio, come i volumi trecenteschi e quattrocenteschi, ancora scritti a mano".

"Per chi come me e i miei colleghi ha avuto la fortuna di essere il custode del “granaio" di Empoli, come Margherita Yourcenar descrive le biblioteca in memorie di Adriano, per oltre 20 anni oggi è un giorno emozionante, sicuramente commovente - spiega il direttore della biblioteca Fucini, Carlo Ghilli - Nel 2012 la parte della biblioteca che oggi si riapre fu chiusa per problemi strutturali e con Eleonora Caponi, allora assessore alla cultura, con Carlo Pasquinucci vice-sindaco e con Riccardo Gambini, dirigente del settore, lavorammo assiduamente per recuperare un finanziamento regionale che consentisse di dare il via ai lavori.

Ricordo ancora che provai una certa emozione quando vidi e fotografai dalla finestra del mio ufficio la prima 'ruspetta' che entrava nell’edificio. Questo di oggi, per un 'custode del granaio' è un punto di arrivo anni fa impensabile. Voglio ringraziare Giulia Terreni e l’amministrazione, la dirigente del settore Sandra Bertini e i colleghi dell’ufficio Tecnico, a partire dalla dirigente Roberta Scardigli, ma soprattutto Brenda Barnini per avermi concesso di vedere la biblioteca ricostruita e riaperta al pubblico.

E voglio ringraziare tutti i cittadini che ogni giorno affollano le sale della biblioteca e tutte le associazioni che collaborano con noi in vari momenti, i miei colleghi e tutti i bibliotecari, gli stagisti, i tirocinanti che lavorano e hanno lavorato per questa biblioteca e che ne costituiscono l’anima. E il mio grazie va a tutti coloro che hanno permesso di arrivare a questa giornata e a questo traguardo".

Spazio quindi alla Lectio Magistralis del professor Guerrini che in apertura ha sottolineato di sentirsi "onorato di questo invito da parte della sindaca e della giunta. Sono emozionato: ho inaugurato tante biblioteche ma parlare della propria città è sempre commovente. Raramente ho visto una partecipazione così sentita e intesa e un'amministrazione così convinta del ruolo strategico di presidio della democrazia che hanno le biblioteche pubbliche".

INTERVENTO

Complessivamente ha interessato 1200 metri quadrati posti al piano terra e al primo piano dell’attuale stabile di via Cavour. E ha restituito alla struttura il suo ingresso originale, quello principale, da via Cavour 36, al termine di un percorso di opere che ha dovuto fare i conti anche con una pausa forzata imposta dalla pandemia Covid. Fra gli 'imprevisti' capitati nel corso del cantiere avviato a metà ottobre 2018, a cura della Cooperativa Archeologia di Firenze, il ritrovamento di una bomba inesplosa che a suo tempo ha richiesto l’intervento degli artificieri, l’immediata sospensione dei lavori e, per consentirne la ripresa, la successiva bonifica bellica sia nei locali interni che in alcune aree esterne.

Durante gli scavi, è inoltre emerso un tratto delle vecchie mura di cinta della città, sotto il pavimento del piano terra mentre nella Sala Maggiore sono stati eseguiti saggi sul solaio sotto pavimento che hanno fatto emergere un sistema di voltine di alleggerimento in pianelle appoggiate sulle volte principali, corrispondenti ai soffitti delle stanze al piano terra. Secondo le condizioni contenute nel parere della Soprintendenza è stato deciso di preservare ciò che è stato rinvenuto: per questo sono state lasciate a vista due porzioni di mura urbane nella zona di ingresso alla biblioteca ed è stato mantenuto in opera il sistema di voltine al piano primo.

Si tratta di vicende che inevitabilmente hanno fatto aumentare i costi dei lavori e i tempi di esecuzione per il recupero dell'edificio chiuso al pubblico nel 2012.

Il progetto ha permesso consolidamento e restauro del vecchio edificio su via Cavour, oggetto prima del consolidamento sismico, poi del restauro architettonico. Fra le opere principali eseguite, ci sono quelle impiantistiche, il recupero completo di tutti gli infissi esterni, il consolidamento dei solai a volta del primo piano, la demolizione dei solai del mezzanino e la sostituzione del solaio di calpestio della sala Tassinari. Al piano terra, sono stati ridistribuiti gli spazi della zona utilizzata come deposito libri, con la realizzazione anche di nuovi servizi igienici.

Gli altri uffici, la sala maggiore e la sala Tassinari sono stati consolidati e restaurati. In Sala Tassinari è stato eseguito inoltre uno specifico restauro delle scaffalature in legno, risalenti alla fine dell’800 e coperte dal vincolo della Soprintendenza, con un investimento di circa 230 mila euro. Si è fra l'altro provveduto al recupero delle facciate: in particolare, quella che affaccia su via Da Vinci ha riacquistato l'immagine che la contraddistingueva dal 1925, tale fino alla fine degli anni Sessanta.

Un'azione quindi che ha restituito pregio estetico all'edificio ma che lo ha reso anche più efficiente dal punto di vista energetico.

SPAZI ESTERNI

Il giardino di fronte alla ‘Fucini’ è stato riqualificato e riorganizzato, anche dal punto di vista impiantistico, per dare vita a uno spazio aperto fruibile dagli utenti della biblioteca e dai cittadini, che potrà accogliere attività didattica e di studio, eventi culturali in relazione con quelli all'interno dell'edificio. Lo spazio è caratterizzato da un'alternanza di parti a verde e parti pavimentate in pietra e calcestruzzo architettonico, in sostituzione di quelle degradate. Sono stati sostituiti anche i muretti di contenimento in mattoni e abbattute le principali barriere architettoniche, rendendo l'area e l'ingresso alla biblioteca accessibile e inclusivo.

Sul lato via da Vinci è previsto inoltre il recupero della corte della 'Fucini', opera che si inserisce e chiude il grande intervento di rigenerazione urbana che, dal 2016, ha cambiato volto al centro storico della città: la corte entrerà a far parte degli spazi aperti che attraversano e collegano i tre complessi architettonici ex SerT in piazza 24 Luglio, ex Ospedale San Giuseppe ed ex convento degli Agostiniani che, recuperati e messi in comunicazione fra loro, rappresentano un forte catalizzatore per la rigenerazione di questa porzione di centro storico.

L'obiettivo è recuperare questo spazio di accesso secondario alla biblioteca, renderlo accessibile tramite l’abbattimento delle barriere architettoniche e vivibile con inserimento di spazi a verde ed elementi di arredo. Per questo sarà demolito il muro esistente su via Da Vinci, saranno rimossi cancello e ringhiera e saranno realizzate fra l'altro una nuova pavimentazione e aree a verde, con un nuovo impianto per la raccolta e lo smaltimento delle acque meteoriche, impianti di illuminazione e di irrigazione.

SERVIZI

Con la riapertura dell’ala restaurata della biblioteca, l’impianto logistico dell’intero servizio avrà un nuovo assetto che interesserà progressivamente la distribuzione di spazi e attività. Un processo che si concluderà con il trasferimento di tutti i servizi per bambini e ragazzi nella futura sede della Sezione Ragazzi in corso di realizzazione nell’ex convitto infermieri di piazza del Popolo, anch'esso oggetto di un importantissimo intervento di recupero. Dopo l'inaugurazione, la dislocazione della collezione libraria seguirà un nuovo ordine di collocazione: la sala Maggiore sarà il nucleo della collezione di italianistica, ospiterà tutte le opere principali di letteratura italiana, dalle origini ai giorni nostri.

La biblioteca empolese, grazie all'acquisizione di nuove opere avvenuta nel corso del 2021, è punto di riferimento per l’Empolese Valdelsa per questa tipologia di opere. La restante collezione si snoderà secondo itinerari sintetici, con la sezione “Tutti i giorni”, dedicata ai libri di uso quotidiano, dalle ricette di cucina ai manuali del fai da te.

ACCESSIBILITA'

Restando in tema di novità, una riguarderà l’impiego della saletta adiacente alla mediateca come sala riunione e come spazio insonorizzato per persone non udenti. La mediateca sarà utilizzata esclusivamente per corsi di formazione e come spazio attrezzato per persone con disabilità e svantaggi: sarà dotata di stampante braille e tastiera braille, di ingranditori per ipovedenti, di anelli magnetoelettrici per non udenti e di schermi con informazioni in Lingua italiana dei segni. Non solo. La 'Fucini' sarà dotata di segnaletica accessibile in Comunicazione aumentativa e alternativa, per agevolare l’accesso ai servizi per le persone con svantaggi cognitivi e di lettura.

ESPOSIZIONI PERMANENTI

La sala Maggiore, dotata di due grandi schermi a led ad alta definizione, sarà sede permanente di mostre fotografiche e di grafica: saranno 'proiettate' immagini di fotografi, gruppi fotografici, singole associazioni che, di mese in mese, saranno selezionate. Un'azione che renderà la biblioteca comunale un luogo di cultura a trecentosessanta gradi, uno spazio di incontro con gli altri e con l'arte.

ACCESSO SALA MAGGIORE

Per accedere alla nuova Sala Maggiore è necessario prenotare sull’app Affluences. Gli orari di prenotazione prevedono la possibilità di prenotare la propria postazione in fascia mattutina e/o pomeridiana: per quanto riguarda la nuova Sala Maggiore, dal lunedì al venerdì si può prenotare il posto a partire dalle 9 e/o a partire dalle 14, il sabato dalle 9 e/o dalle 16. È necessario comunicare l’eventuale impossibilità di usufruire della prenotazione prima dell'inizio della sessione alla quale non sia possibile essere presente, altrimenti ci sarà per l'utente l’esclusione dal servizio per quindici giorni lavorativi.

È raccomandata la massima puntualità. Ogni utente può prenotare fino a 24 ore settimanali, è consentito un ritardo massimo di 30 minuti prima che la prenotazione si cancelli. In Sala Maggiore, gli utenti che prenoteranno in orario 9-13 potranno rimanere fino alle 14, mentre coloro che sceglieranno l’orario 14-19 potranno trattenersi fino alle 19.50.

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