Emergenza cannabis: Firenze la produce ma importa farmaco olandese

Esaurite le scorte a Careggi, la produzione locale non soddisferebbe la domanda

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 giugno 2017 17:12
Emergenza cannabis: Firenze la produce ma importa farmaco olandese

L'Associazione Luca Coscioni e Firenze radicale per gli Stati Unti d'Europa avevano segnalato l'emergenza cannabis il 20 maggio scorso in occasione del primo congresso della Società Italiana Ricerca sulla Cannabis tenutosi presso l'Istituto Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, auspicando, tra le altre cose, un incremento della produzione nazionale di cannabis medica anche per andare incontro alle giuste lamentele relative all'alto prezzo delle infiorescenze per i preparati galenici. "Abbiamo appreso da una nostra iscritta fiorentina che il Bedrocan - il farmaco olandese a base di cannabis che il Sistema Sanitario Nazionale importa dall'Olanda a caro prezzo come terapia supplementare per varie condizioni - è mancante alla farmacia ospedaliera di Careggi da diverse settimane - e non è la prima volta” commentano Marco Perduca e Valentina Piattelli dell'Associazione Luca Coscioni

"Il Bedrocan è, anzi era visto che ad oggi non è disponibile, per i pazienti seguiti dall'Azienda ospedaliero-universitaria Careggi fondamentale e insostituibile. Infatti altri preparati come il Bediol (un olio prodotto dalla stessa azienda Olandese) e l' FM2 - la cui produzione è avviata in via sperimentale dall' Istituto Chimico Farmaceutico Militare fiorentino - sono da tempo irreperibili, il primo per un problema di raccolto nei Paesi bassi il secondo perché la quantità prodotta a Firenze non soddisfa minimamente la domanda".

"Com'è possibile?" chiedono Perduca e Piattelli che l'FM2, "un'infiorescenza prodotta a neanche un chilometro dalla farmacia ospedaliera di Careggi a Firenze, non sia disponibile? C'è bisogno di Bedrocan, Bediol, e di tutti i prodotti disponibili sul mercato nazionale ed europeo per consentire il pieno godimento del diritto alla salute dei cittadini italiani. Perché ciò accada occorre dare ampia informazione a tutti gli interessati, snellire la burocrazia esistente e investire per aumentare la produzione nazionale di FM2 migliorandone la qualità là dove necessario.

Occorre che la Ministra Lorenzin se ne occupi” concludono.

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