Covid-19: oggi impennata di casi in Toscana

Coronavirus, 1.374 nuovi casi, età media 44 anni. 14 decessi. assessore Bezzini ha fatto aggiornato la situazione in commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 febbraio 2021 14:38
Covid-19: oggi impennata di casi in Toscana

FirenzeSono 1.374 i positivi in più rispetto a ieri (1.338 confermati con tampone molecolare e 36 da test rapido antigenico). Dall’inizio dell’epidemia in Toscana sono 152.787 i casi di positività al Coronavirus. I nuovi casi sono lo 0,9% in più rispetto al totale del giorno precedente. L'età media dei 1.374 nuovi positivi odierni è di 44 anni circa (il 19% ha meno di 20 anni, il 23% tra 20 e 39 anni, il 33% tra 40 e 59 anni, il 19% tra 60 e 79 anni, il 6% ha 80 anni o più).

I guariti crescono dello 0,5% e raggiungono quota 132.044 (86,4% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 14.472 tamponi molecolari e 8.263 tamponi antigenici rapidi, di questi il 6% è risultato positivo. Sono invece 12.584 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 10,9% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 16.130, +4,7% rispetto a ieri.

Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono complessivamente 1.012 (7 in più rispetto a ieri, più 0,7%), 159 in terapia intensiva (4 in meno rispetto a ieri, meno 2,5%). Per quanto riguarda i ricoveri per “Covid-19”, negli ospedali dell’Azienda USL Toscana nord ovest sono in totale 248 (ieri erano 239), di cui 29 (ieri erano 30) in Terapia intensiva. All’ospedale di Livorno 48 i ricoverati, di cui 6 in Terapia intensiva. All’ospedale di Lucca 51 i ricoverati, di cui 13 in Terapia intensiva. All’ospedale Apuane 58 ricoverati, di cui 3 in Terapia intensiva. All’ospedale Versilia 55 ricoverati, di cui 4 in Terapia intensiva. All’ospedale di Pontedera 19 ricoverati, di cui 2 in Terapia intensiva. All’ospedale di Cecina 17 i ricoverati, di cui 1 in Terapia intensiva.

Oggi si registrano 14 nuovi decessi: 8 uomini e 6 donne con un'età media di 84,9 anni. Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 2 a Firenze, 1 a Prato, 1 a Pistoia, 2 a Massa Carrara, 2 a Lucca, 2 a Pisa, 3 a Livorno, 1 a Arezzo.

Alcuni dei decessi comunicati agli uffici della Regione nelle ultime 24 ore si riferiscono a morti avvenute nei giorni precedenti. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.

Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri (1.338 confermati con tampone molecolare e 36 da test rapido antigenico). Sono 42.008 i casi complessivi ad oggi a Firenze (368 in più rispetto a ieri), 12.841 a Prato (108 in più), 13.732 a Pistoia (174 in più), 9.566 a Massa (68 in più), 15.629 a Lucca (145 in più), 19.900 a Pisa (134 in più), 11.814 a Livorno (91 in più), 13.793 ad Arezzo (129 in più), 7.867 a Siena (122 in più), 5.082 a Grosseto (35 in più).

Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni. Sono 698 i casi riscontrati oggi nell'Asl Centro, 396 nella Nord Ovest, 286 nella Sud est.La Toscana si trova al 13° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 4.104 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 4.728 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 4.974 casi x100.000 abitanti, Massa Carrara con 4.933, Pisa con 4.712, la più bassa Grosseto con 2.302.

Complessivamente, 15.118 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi (718 in più rispetto a ieri, più 5%). Sono 35.964 (529 in più rispetto a ieri, più 1,5%) le persone, anche loro isolate, in sorveglianza attiva, perché hanno avuto contatti con persone contagiate (Asl Centro 13.994, Nord Ovest 12.618, Sud Est 9.352).

Le persone complessivamente guarite sono 132.044 (635 in più rispetto a ieri, più 0,5%): 183 persone clinicamente guarite (29 in meno rispetto a ieri, meno 13,7%), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all'infezione e 131.861 (664 in più rispetto a ieri, più 0,5%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo.

Sono 4.613 i deceduti dall'inizio dell'epidemia cosi ripartiti: 1.553 a Firenze, 311 a Prato, 343 a Pistoia, 450 a Massa Carrara, 434 a Lucca, 532 a Pisa, 326 a Livorno, 293 ad Arezzo, 192 a Siena, 113 a Grosseto, 66 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 123,9 x100.000 residenti contro il 160,5 x100.000 della media italiana (12° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (232,0 x100.000), Firenze (154,6 x100.000) e Pisa (126,0 x100.000), il più basso a Grosseto (51,2 x100.000).

La reazione in Consiglio regionale della Toscana

Il punto sull’emergenza Covid-19 aggiornato ad oggi è stato fatto questa mattina dall’assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini durante un’audizione in commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd).

Bezzini ha comunicato che purtroppo in data odierna, 25 febbraio, i contagi hanno fatto rilevare un balzo in avanti, attestandosi a 1373 casi, dopo alcuni giorni in cui il livello di nuovi casi era sì alto ma stabile. “La situazione è preoccupante – ha detto l’assessore. – Stiamo analizzando la situazione e valutando con la presidenza della Giunta l’impatto di questa impennata, e se sia il caso di prendere ulteriori misure a livello locale”.

Il tasso di contagi è particolarmente alto in due province: a Pistoia, dove si registrano circa 60 casi ogni 100 mila abitanti, e a Siena, dove l’incidenza è minore ma ci sono più casi legati alle varianti particolari dovuti alla vicinanza con l’Umbria. “Sono in corso azioni del progetto ‘Territori sicuri’ che al momento sta funzionando bene a livello locale – ha spiegato Bezzini -. C’è uno screening in corso a Monteroni per la variante brasiliana, poi partirà quello a Sovicille, dopo gli interventi fatti nei giorni scorsi in altri territori”.

La variante inglese è destinata anche in Toscana a diventare uno dei ceppi prevalenti: attualmente è rilevata in circa il 40-50 per cento di chi si ammala. Bezzini, anche rispondendo ai quesiti dei commissari, ha osservato che “questo è un problema, perché essendo più contagiosa rischia di far impennare la curva in un momento in cui la barriera dei vaccini non ha ancora prodotto effetti su vasta scala”. La variante brasiliana è limitata invece al momento ad alcuni comuni confinanti con l’Umbria, ma preoccupa perché in caso di incremento rischia di mettere in affanno il progetto ‘Territori sicuri’ e le strategie di contenimento. Che, ha ricordato l’assessore, sono quelle indicate dall’Istituto superiore di Sanità: un monitoraggio a campione e soprattutto il tracciamento dove ci siano casi accertati o sospetti, con un’indagine su 14 giorni.

Quanto alla vaccinazione, è vero che non ha ancora prodotto effetto su larga scala ma è evidente che, laddove sono state fatte delle campagne, i risultati ci siano. Bezzini ha ricordato che “nelle Rsa e tra il personale sanitario, che erano i settori più colpiti, si registra se non un azzeramento certamente una caduta verticale dei contagi”. Sempre riguardo ai vaccini, è notizia del giorno la diminuzione delle forniture di Astra-Zeneca previste per i prossimi giorni. “Ero stamattina collegato in Conferenza Stato-Regioni con i ministri Speranza e Gelmini – ha comunicato l’assessore – ed entrambi hanno garantito che sarà fatto uno sforzo straordinario affinché a marzo venga recuperato il calo di questi giorni con la consegna di più dosi”.

Il numero in crescita di casi sta mettendo nuovamente in sofferenza le strutture sanitarie in alcuni territori. Gli ospedali delle province di Pistoia ed Empoli iniziano a registrare difficoltà, mentre Siena regge al momento per la presenza dell’azienda ospedaliero-universitaria, anche se l’aumento di pazienti è sensibile. L’assessore ha riferito che, a ieri, sui contagi registrati il 47% dei pazienti risultava asintomatico, il 40% paucisintomatico, il 5,5% presentava sintomi lievi, l’1,4% sintomi severi e lo 0,5% sintomi critici.

Questo anche grazie alla diminuzione dell’età media degli ammalati, che si attesta sui 43 anni. Tuttavia, si sta registrando un aumento del tasso dei ricoveri, che ha superato i 1.000 in Toscana. Ieri si sono registrati + 22 pazienti ricoverati e + 4 pazienti in terapia intensiva. Rispondendo a una domanda sul centro Creaf di Prato, infine, Bezzini ha ricordato che “si tratta di una struttura cuscinetto, così come abbiamo pensato a strutture di cure intermedie per ospitare pazienti in via di guarigione ma che non possono essere ancora dimessi, per liberare posti in ospedale.

Ma sono strutture che saranno attivate solo in caso di saturazione degli ospedali: un’evenienza a cui spero che non si arrivi attuando le giuste strategie”.

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