Cibo sintetico, Confagricoltura Toscana: "Alziamo un muro"

Il sindaco di Pisa Michele Conti sottoscrive l’appello di Coldiretti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 novembre 2022 23:45
Cibo sintetico, Confagricoltura Toscana:

Il sindaco di Pisa Michele Conti, ha sottoscritto questa mattina la petizione contro il cibo prodotto sintetico promossa da Coldiretti per chiedere una legge che ne vieti la produzione e commercializzazione. Era presente Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana e di Coldiretti Pisa.

«Condivido in pieno, e sottoscrivo con convinzione - ha detto il Sindaco -, l’appello lanciato da Coldiretti per contrastare il tentativo di grandi multinazionali di imporre sulle nostre tavole cibi sintetici, provenienti da processi di laboratorio che nulla hanno a che vedere con l’agricoltura che conosciamo. Nel mondo siamo ormai diventati 8 miliardi e uno dei temi di grande attualità è quello di sfamare intere aree del pianeta prive del sostentamento primario. Ma non è certo con azzardi contro natura che si possono risolvere i problemi. Anche perché è dimostrato che i grandi investimenti delle multinazionali nel cosiddetto “cibo Frankenstein” sono più orientati a fare grandi guadagni nel primo mondo che non ad aiutare le popolazione del terzo mondo. Non c’è, dunque, nessuna ragione umanitaria a muovere certe operazioni bensì la ricerca di speculazioni e di vantaggi monopolistici».

«Pertanto è da sostenere la posizione di Coldiretti, degli agricoltori e degli ambientalisti per una battaglia culturale che ponga fine a questa pericolosa deriva che può distruggere una volta per tutte il sistema della filiera del cibo che, specie in Italia, seppure con molte difficoltà è capace di produrre lavoro, ricchezza e mantenimento dell’ambiente. Grazie al traino di alcuni settori in particolare e prodotti di filiera di eccellenza, l’agricoltura e l’agroalimentare italiano valgono 60 miliardi di euro di export; il settore è in grado di dare lavoro a migliaia di famiglie in tutto il Paese, mantenere l’ambiente nel quale operano, anche nelle zone più marginali.

Evidentemente l’arrivo sulle nostre tavole di cibi prodotti in laboratorio mettere a rischio fino a distruggere questa ricchezza, frutto di secoli di cultura e tradizione. Si tratta, pertanto, di una battaglia di civiltà, che l’Italia anche grazie alla iniziativa di Coldiretti deve portare avanti a livello comunitario prima che siano a rischio in modo irreversibile l’intera filiera del cibo Made in Italy».

Approfondimenti

"Siamo vicini alle filiere agro-zootecniche toscane e ribadiamo la nostra contrarietà all'introduzione nel nostro mercato e sulle nostre tavole del cibo sintetico. Siamo davanti a un rischio di cambiamento molto pericoloso, in cui si crede che gli alimenti prodotti in laboratorio possano essere equiparati a quelli naturali. La nostra associazione, che per prima in Toscana ha avviato una mobilitazione contro questa prospettiva, ribadisce la sua piena contrarietà ed è pronta a dare battaglia a difesa delle tradizioni locali" afferma Gianluca Cavicchioli, Direttore dell’unione agricoltori della provincia di Siena di Confagricoltura Toscana.

"Il cibo sintetico è una minaccia che dobbiamo assolutamente evitare e scongiurare sul nascere. Serve tutelare la salute dei cittadini e al tempo stesso dell'ambiente. C'è poi una questione economica: non possiamo ignorare l'enorme danno che il comparto industriale porterebbe a migliaia di agricoltori e allevatori, oltre che a tutte le filiere connesse e alle rispettive famiglie. Lo abbiamo detto con forza già da mesi e siamo felici che sia stata predisposta anche una mozione in Consiglio Regionale contro i rischi della diffusione del cibo sintetico e che i vertici della nostra amministrazione regionale si siano esposti a favore di questa battaglia. Adesso però – conclude - non dobbiamo fermarci, ma lavorare con il massimo impegno nella salvaguardia del nostro sistema agroalimentare, delle eccellenze, della qualità gastronomica.

“La scienza, la ricerca e la tecnologia sono fondamentali per innovare i processi produttivi agricoli, ma devono avere come obiettivo la sostenibilità del sistema ambientale economico e sociale per creare prodotti che sappiano valorizzare la qualità del nostro cibo”, Marco Neri, Presidente di Confagricoltura Toscana.

Notizie correlate
In evidenza