Casa, le richieste dei sindaci alla Commissione europea

Funaro: “Una rete europea per costruire risposte urgenti e non rimandabili”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 Maggio 2025 18:10
Casa, le richieste dei sindaci alla Commissione europea

Mobilitare 300 miliardi di euro, di cui almeno 100 miliardi di euro in sovvenzioni, sull’emergenza abitativa, da accompagnare all'impiego di strumenti innovativi che consentano un'azione rapida ed efficace a livello locale. È la richiesta che hanno formulato alla Commissione europea i sindaci di 15 grandi città comunitarie tra cui la sindaca di Firenze Sara Funaro, che a Bruxelles hanno incontrato prima Raffaele Fitto, vicepresidente esecutivo della Commissione europea e commissario europeo per la Politica regionale e di coesione, lo Sviluppo regionale, le città e le riforme e a seguire Teresa di Ribera, vicepresidente esecutiva alla Transizione pulita, giusta e competitiva, e Dan Jørgensen, Commissario europeo per l’energia e le politiche abitative.

È stata l’occasione per presentare il Piano d’azione europeo per l’abitazione, risultato di un processo collaborativo tra la rete dei sindaci europei, una sorta di ‘call to action’ per affrontare in sinergia, chiedendo supporto, la crisi abitativa che sta investendo le città. 

L’obiettivo del Piano d’azione è contribuire alla stesura del primo Piano europeo per abitazioni accessibili e alla realizzazione della piattaforma di investimento paneuropea per abitazioni accessibili e sostenibili, che la Commissione Europea sta predisponendo. Sebbene le cause della crisi dell'accessibilità abitativa varino da Paese a Paese, un fattore comune a tutta l'Europa è la mancanza a lungo termine di interventi pubblici nel settore abitativo, che ha contribuito a creare uno squilibrio strutturale. Le città, l’istituzione più vicina ai cittadini, sono in prima linea su questa sfida, sforzandosi di garantire un'offerta abitativa adeguata e a prezzi accessibili, di gestire le aree urbane in modo inclusivo e di rigenerare il patrimonio edilizio per ridurne l'impatto ambientale, agendo anche per affrontare la sfida del cambiamento climatico.

“È molto importante far parte di una rete di sindaci europei in cui possiamo condividere obiettivi e urgenze da affrontare ma anche buone pratiche sul fronte dell’emergenza abitativa, lo dimostra la realizzazione in tempi brevissimi di questo documento dove si evidenziano già le prime priorità a breve termine e a lungo termine. – ha detto la sindaca Funaro – Questa è stata l’occasione di avere confronti molto utili, con Raffaele Fitto, vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Teresa di Ribera, vicepresidente esecutiva alla Transizione pulita, giusta e competitiva, e Dan Jørgensen, commissario europeo per l’energia e le politiche abitative, per gettare le basi per costruire risposte non più rimandabili alle nostre comunità.

Portare avanti questo lavoro a livello europeo è fondamentale. L’auspicio è quello di riuscire ad avere lo stesso tipo di confronto a livello nazionale sul tema dell’abitare che è uno delle priorità su cui lavorare, per venire incontro a cittadini, studenti, famiglie”.

Questi sono i punti salienti del Piano d'azione europeo per l'edilizia abitativa, misure ad alto impatto che sono fondamentali per permettere alle città di affrontare la crisi abitativa:

1.Istituire un flusso di finanziamenti di emergenza per consentire alle città di sviluppare rapidamente progetti di edilizia sociale e a prezzi accessibili. Questo dovrebbe includere il reimpiego delle risorse non spese ed in economia del Recovery and Resilience Facility e di altri fondi UE disimpegnati, da assegnare direttamente alle autorità locali di per investire in alloggi sociali e a prezzi accessibili e nei relativi servizi di supporto.

2.Riconoscere le città come partner diretti nell'attuazione dei programmi dell'UE con una componente abitativa, istituendo programmi dedicati per l'edilizia sociale sostenibile e a prezzi accessibili che consentano corsie preferenziali e opportunità di finanziamento diretto per le città, al fine di accelerare l'attuazione dei programmi finanziati dall'UE sul territorio.

3.Riforma delle norme sugli aiuti di Stato per i servizi di interesse economico generale per consentire maggiori investimenti nell'edilizia sociale e a prezzi accessibili.

4.Attivare la clausola di salvaguardia nazionale per consentire che gli investimenti in alloggi sociali e sostenibili siano esclusi dal calcolo del deficit e del debito, analogamente alla flessibilità attualmente applicata alle spese per la difesa.

5.Individuare nelle aree del mercato abitativo in difficoltà il cardine della nuova Agenda per le città del futuro della politica di coesione. Tale designazione garantirebbe alle città risorse specifiche e strumenti politici per affrontare il fabbisogno abitativo acuto.

6.Orientare le politiche abitative degli Stati membri attraverso il semestre europeo e i piani nazionali di riqualificazione degli edifici per aumentare gli investimenti pubblici in alloggi sociali e a prezzi accessibili e incoraggiare l'attuazione di politiche fiscali e normative efficaci per affrontare il problema dello sfitto, prevenire la speculazione edilizia e preservare gli alloggi pubblici.

7.Stabilire obblighi efficaci di condivisione dei dati sulle piattaforme di affitto a breve termine (STR-Short Term Rental), in particolare attraverso l'attuazione a livello europeo della normativa sulle STR nel 2026, in modo che in tutte le nostre città possa essere fermato qualsiasi sfruttamento illegale delle STR del patrimonio abitativo.

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