Bilancio, Grassi: “Mai accaduto che si ricorresse all’anticipazione di cassa per pagare stipendi e fornitori”

L’assessore Perra replica: “Per il Comune è una scelta che questa Amministrazione rivendica con forza”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 settembre 2015 21:44
Bilancio, Grassi: “Mai accaduto che si ricorresse all’anticipazione di cassa per pagare stipendi e fornitori”

“Non era mai accaduto dall’introduzione del patto di stabilità e negli ultimi decenni che il Comune di Firenze facesse ricorso all’anticipazione di cassa per avere la liquidità economica per pagare i servizi: da giugno scorso l’amministrazione comunale ha ammesso che sta attingendo dai fondi della tesoreria, pagando interessi passivi che ammontano già a 12.000 euro, per pagare gli stipendi dei dipendenti e i fornitori. Perché si è arrivati a questo punto e si deve scoprire questa situazione solo dalla lettura di un atto che individua i fondi per gli interessi passivi?" "Tragica è la situazione del Comune di Firenze se si è costretti a ricorrere a questi strumenti che nella storia non erano mai stati utilizzati, e lo è ancor più aggravata dalla chirurgica attenzione della Giunta di non far emergere pubblicamente alcunché in merito alle sofferenze finanziarie nel pagare le spese indispensabili per mandare avanti la macchina comunale, dai dipendenti ai servizi erogati alla cittadinanza." “A questo punto non ci venga più detto che il problema è il patto di stabilità perché adesso la vera emergenza è la mancanza di liquidità nelle casse del Comune.

Condividiamo la battaglia contro il patto di stabilità che ha davvero l’unico obiettivo di limitare l’azione delle amministrazioni sopratutto quando si è di fronte ad interventi utili e che migliorano la vivibilità della Città o mettono in sicurezza scuole e spazi pubblici, ma non possiamo accettare in silenzio che si arrivi al blocco dell'amministrazione per la incapacità di affrontare la situazione e di denunciare la responsabilità che ha l’impostazione del Governo sulla finanza degli enti locali”. “Si dica chiaramente alla cittadinanza quella che è la situazione che stiamo attraversando: apprendere a settembre che da giugno i servizi e gli stipendi dei dipendenti sono garantiti solo da fondi anticipati dalle banche e che non solo dovranno esser restituiti ma che sottrarranno risorse economiche al bilancio comunale per i tassi di interesse, che seppur bassi, peseranno alla fine dell'anno”.

“Pagare nei tempi le aziende che lavorano per il Comune è una scelta precisa di questa Amministrazione che da assessore al Bilancio rivendico per forza. Per questo, abbiamo fatto ricorso ad una anticipazione di cassa, come ampiamente consentito, pagando interessi passivi di 3mila euro e non di 12mila come sbadatamente riporta il consigliere Grassi, evidentemente non addentro alla materia. Ricordo, peraltro, al consigliere che questo indirizzo era già stato da me comunicato in Commissione Bilancio. Si tratta di una condizione comune a tutti i comuni italiani, della quale evidentemente Grassi è all’oscuro, cosa della quale mi sorprendo vista la sua presenza in consigli comunali e di quartiere da ormai 12 anni”. Così l’assessore al Bilancio Lorenzo Perra rispondendo al consigliere Tommaso Grassi (Frs).

In evidenza