250 milioni per le zone alluvionate, Rossi: ''bene ma insufficienti''

Ora il provvedimento all'esame di Camera e Senato. Oggi pomeriggio l'incontro Rossi-Monti, la richiesta: 50 milioni di euro l'anno fuori dal patto di stabilità per finanziare la prevenzione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 novembre 2012 17:45
250 milioni per le zone alluvionate, Rossi: ''bene ma insufficienti''

Una parte dei fondi destinati alla defiscalizzazione dei contratti di produttività (i 250 milioni dal Fondo di 1,2 miliardi) andranno a Comuni e Regioni colpite dall'attuale alluvione, nonostante la contrarietà del governo. È questa una delle ultime modifiche alla legge di stabilità, introdotte dalla commissione bilancio della Camera alla legge, che nelle prime ore della mattinata ha dato il via libera al provvedimento che approda nell'aula di Montecitorio. "E' un fatto positivo che la commissione bilancio abbia stanziato oggi 250 milioni per le zone alluvionate.

Ma si tratta di risorse insufficienti. Solo in Toscana e per le sole opere di ripristino dei danni subiti nei giorni scorsi ce ne vorrebbero almeno 350. Senza contare i danni subiti dagli agricoltori, che ammontano a non meno di 150 milioni a cui si devono poi aggiungere le risorse necessarie per gli interventi di prevenzione idrogeologica. Per questo ci vogliono più risorse, da collocare naturalmente fuori dal patto di stabilità. Il governo ha sul tavolo il nostro piano. Inizieremo a discuterne con il ministero dell'ambiente appena superata la fase di somma urgenza". E' quanto dichiara il presidente Enrico Rossi, al termine dell'incontro che ha avuto questa sera a Roma con il presidente del consiglio Mario Monti, il sottosegretario Antonio Catricalà, il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, quello per gli affari europei Moavero e il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli.

Il presidente Rossi ha esposto ai vertici governativi la situazione in Toscana: 550 chilometri quadrati di terrirorio alluvionato nel Grossetano, oltre 12 chilometri quadrati nella zona di Massa Carrara, danni incalcolabili al tessuto produttivo: un evento disastroso, di dimensioni straordinarie quello che si è abbattuto nei giorni scorsi in Toscana. "Ho detto al presidente Monti - prosegue Rossi - che il nostro piano per le opere di somma urgenza, i ripristini e la messa in sicurezza del territorio fa parte integrante della spending review del governo.

Ci permetterebbe, se attuato come credo sia possibile in tempi rapidi e certi, ci farebbe risparmiare tantissimi soldi, oltre che lutti, sofferenze e disastri. Per noi è una priorità, un modo per far ripartire su basi solide il futuro della Toscana". Il presidente Rossi ha presentato anche i due provvedimenti della Regione, quello per il blocco delle edificazioni nelle aree ad alto rischi idraulico, che blocca la costruzione di nuovi edifici nel 7% della superifice pianeggiante della regione, e quello in corso di approvazione sulla riforma dei Consorzi idraulici, che saranno ridotti da 46 ad 11 con compiti precisi per la manutenzione di tutti i corsi d'acqua. La stessa entità degli interventi richiede successivi approfondimenti.

Per questo si è deciso di aprire presso il ministero dell'ambiente un tavolo operativo in cui verranno discussi i dettagli di un piano straordinario che avrà un respiro almeno triennale. "È stato un incontro positivo e utile - conclude il presidente - che ci incoraggia e ci spinge a proseguire nel nostro lavoro per la messa in sicurezza della Toscana". "Quello che ci giunge dalla commissione bilancio, e che speriamo venga confermato nel passaggio alla Camera e al Senato, è un segnale finalmente positivo – commenta Oreste Giurlani, presidente di Uncem Toscana – anche se, solo per la Toscana, la conta dei danni che si sta facendo in queste ore porterà sicuramente a somme maggiori.

Lo stanziamento di fondi per le zone alluvionate, è un provvedimento assolutamente indispensabile, alla luce di quanto è accaduto nei giorni scorsi in diverse zone della nostra Regione e dell'intero Paese. Far tornare quelle aree alla normalità sarà un compito lungo e difficile e comporterà costi ingenti che gli enti locali e la Regione non possono certamente sopportare. Ora restiamo in attesa di quanto emergerà dall’incontro, che avverrà in pomeriggio, del Governatore della Toscana Enrico Rossi con il Presidente del Consiglio Monti a cui verrà chiesto un accordo preciso per quanto riguarda i finanziamenti per la prevenzione e cioè un flusso costante di risorse, almeno 50 milioni all'anno, anch'essi fuori dal patto di stabilità.” Richiesta, quest'ultima avanzata anche da vari gruppi politici, tra i quali l'Idv: "Chiediamo che, in vista dell'approvazione della Legge di Stabilità, il Governo preveda, entro un determinato limite di spesa annuale, che l'utilizzo delle risorse proprie e delle risorse provenienti dallo Stato da parte di Regioni ed Enti Locali per interventi prioritari di messa in sicurezza di aree a più elevato rischio idrogeologico possa essere autorizzato anche in deroga agli obblighi relativi al Patto di Stabilità interno".

Così, in Aula alla Camera, il deputato Idv Fabio Evangelisti nel corso dell'informativa urgente del governo sull'emergenza maltempo. "E allora, mi rivolgo a chi voterà la fiducia alla Legge di Stabilità, l'ho già chiesto in un'interpellanza urgente: si preveda una deroga al patto di stabilità per i territori coinvolti. Si interrompa lo scarica barile. Ci si assuma la responsabilità e si diano risposte". "E' evidente - ha concluso Evangelisti - che vi sono le responsabilità dei Presidenti delle Regioni, così come del Presidente del Consiglio e così come dei Presidenti delle Province e dei Sindaci.

Per cui, da questo punto di vista facciamo tutti assunzione di responsabilità. Non è il momento di giocare a scaricabarile, a chi è più bravo, a chi ha più o meno responsabilità. Se la natura presenta il conto è perché chi ha avuto in questi anni responsabilità nel Governo del territorio e del Paese qualche colpa ce l'ha davvero".

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