Funghi: i corsi della Asl per imparare a riconoscere quelli velenosi

Dall'inizio della stagione 100 i casi di intossicazione. La raccomandazione dell'assessorato alla salute: ''prima di mangiarli rivolgersi ai centri micologici". Tutte le regole.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 ottobre 2012 21:21
Funghi: i corsi della Asl per imparare a riconoscere quelli velenosi

In Toscana i funghi hanno già fatto purtroppo tre vittime, ieri a Cascina. E sono già più di 100 i casi di intossicazione dall’inizio della stagione. Dall’assessorato al diritto alla salute giunge quindi un invito, a tutti i cercatori, ma anche a chi i funghi li riceve in regalo, a farli controllare sempre dai Centri micologici presenti in tutte le aziende sanitarie. E in tutte le aziende stanno partendo corsi rivolti ai cittadini. “La Regione Toscana è molto impegnata sul fronte della prevenzione – informa il dottor Sergio Palazzoni, responsabile del Centro regionale di coordinamento per la micologia che ha sede nella Asl 10 di Firenze – Proprio per questo abbiamo deciso di istituire corsi per i cittadini”.

Questi i numeri a cui rivolgersi per informazioni: 055-6933624/6933635. “L’anno scorso ci sono stati pochissimi casi, 42 in tutta la regione, perché non ci sono stati tanti funghi, ma quest’anno il fenomeno dell’intossicazione è in crescita vertiginosa – dice la dottoressa Costanza Pierozzi, coordinatrice del CeRRTA, il Centro di riferimento regionale sulle tossinfezioni alimentari, che ha sede nella Asl 3 di Pistoia – E’ necessaria quindi un’azione preventiva. Nel 99% dei casi, si tratta di funghi raccolti da privati cittadini, e in molti casi neanche raccolti direttamente, ma regalati”.

Tutte le aziende sanitarie, ricorda la dottoressa Pierozzi, hanno un servizio di controllo gratuito, al quale si può accedere senza appuntamento, e dove è sempre presente un micologo, che ti dice se il fungo è commestibile o velenoso, o, anche se edibile, magari vecchio e quindi da evitare comunque. I riferimenti di ciascun sportello micologico si possono trovare sui siti di ogni azienda. La raccomandazione degli esperti è chiara: “Non mangiare funghi se non si è sicuri al 100%. A maggior ragione se il fungo è regalato – ribadisce Costanza Pierozzi – E la sicurezza assoluta si ha solo rivolgendosi ai Centri micologici.

Oltretutto – spiega ancora la dottoressa – il fungo in sé, anche quando è edulo, è sempre portatore di tossine, e non si deve mai eccedere in quantità. Si sono registrati anche casi di persone che si sono sentite male dopo aver mangiato tanti porcini”. Le regole essenziali per i cercatori di funghi: - non raccogliere funghi che non si conoscono; - se non si è certi, rivolgersi sempre all’Ispettorato micologico; - non raccogliere funghi troppo maturi ed eliminare le parti che non sono in buono stato di conservazione; - ricordare che esistono allergie e intolleranze anche ai più comuni funghi commestibili; - consumarli con moderazione. Il Rapporto del Cerrta sulle intossicazioni legate al consumo di funghi.

Nel 2004 il numero di intossicati è stato di 289; nel 2005, 227; nel 2006, 219; nel 2007, 75; nel 2008, 109; nel 2009, 142; nel 2010, 127; nel 2011, 42. Le classi di età più rappresentate, 31-50 anni e 51-75.

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