Il vero banco di prova del ‘rottamatore’ è ancora Firenze

Presentato ieri pomeriggio a palazzo Panciatichi il ritratto “non autorizzato” scritto da David Allegranti. Paolo Bambagioni: “Dopo la fase della rottamazione si sta riorientando”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 giugno 2011 19:48
Il vero banco di prova del ‘rottamatore’ è ancora Firenze

Firenze– La partita nazionale del “rottamatore” Matteo Renzi si deciderà a Firenze e non a Roma. Sarà la città di cui è sindaco, oggi più che mai bisognosa di scelte coraggiose e svolte decisive, a determinare la consacrazione – o il ridimensionamento – della dimensione di leader nazionale verso la quale Renzi, secondo molti, è già proiettato. È la convinzione che è emersa ieri pomeriggio, in occasione della presentazione a palazzo Panciatichi del libro “Matteo Renzi – Il rottamatore del Pd”, (Vallecchi editore), scritto da David Allegranti, giovane e brillante giornalista del Corriere Fiorentino, con la prefazione di Paolo Ermini, direttore del quotidiano.

All’incontro hanno partecipato, con l’autore, il consigliere regionale Paolo Bambagioni, il direttore della rivista “Testimonianze”, Severino Saccardi, e il professore Zeffiro Ciuffoletti, dell’Università di Firenze. Dalla pedonalizzazione del centro, di cui si apre ora la seconda fase, all’alta velocità, dalla questione-aeroporto al ruolo di Firenze nella Toscana, chiamata ad un rilancio non più rinviabile, “è ancora qui il vero banco di prova che ci darà la reale misura di questo nuovo e moderno leader politico”, dice Severino Saccardi.

Firenze e i suoi problemi, più della battaglia politica nazionale, con l’attacco frontale portato nei mesi scorsi da Renzi alla classe dirigente del suo stesso partito. “Il profilo che ne tratteggia Allegranti – osserva Paolo Bambagioni -, ci dà una rappresentazione fedele del percorso compiuto fino ad oggi. Ora, però, la scena politica in trasformazione chiamerà anche Renzi ad aprire una nuova fase, nella quale sarà necessario compiere scelte decisive e misurarsi con i compromessi che la realtà e l’amministrazione di una città importante come Firenze impongono.

Il libro è sostanzialmente a favore di Renzi, ma pure ne evidenzia contraddizioni ed elementi di debolezza che presto sarà chiamato a risolvere. Anche a livello nazionale – prosegue Bambagioni -, non basta più porre la questione del rinnovamento, che investe tutta la classe dirigente italiana”. Sfide chiarificatrici che attendono il giovane leader, un politico di nuova generazione che si caratterizza come “post-ideologico” e sembra dare forma ad un “populismo civico”, come ricorda Zeffiro Ciuffoletti, richiamando il libro di Allegranti.

Solo Firenze, anche secondo Ciuffoletti, potrà permettere di valutare fino in fondo zone d’ombra, modernità e spinta innovativa, di definire la reale portata dell’azione politica di Matteo Renzi. (s.bar)

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