Procura: esposto sul Nodo TAV di Idra

Ancora un'iniziativa giudiziaria dell'Associazione di volontariato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 dicembre 2010 14:35
Procura: esposto sul Nodo TAV di Idra

Idra ha depositato venerdì scorso una memoria e una copiosa messe di allegati in Procura: “L’approvazione del progetto di Stazione AV - scrive l’associazione fiorentina ai magistrati - è viziata da una importante lacuna procedurale, che potrebbe compromettere la fattibilità della cantierizzazione, la sicurezza della porzione di città interessata, la dimensione della spesa pubblica (già ingente) prevista, la stessa vantata efficacia dell’opera sul piano infrastrutturale e trasportistico”.

E aggiunge: “Per tutti questi motivi - e a maggior ragione tenuto conto della delicatezza estrema del tessuto storico, artistico e architettonico della città di Firenze, patrimonio mondiale dell’UNESCO, e della particolare vulnerabilità cui questo patrimonio viene esposto, assieme a tutti gli altri noti valori ambientali del capoluogo toscano, per effetto in primis delle variazioni di stato della falda freatica, attraversata ortogonalmente dai cavi delle gallerie sotterranee (ciascuno dei quali - dal diametro interno di 8,30 m - si sviluppa per 6,44 km di lunghezza, fino a 34 m di profondità), e dai doppi e profondi diaframmi chiamati a proteggere gli imbocchi est (Campo di Marte) e ovest (Rifredi), e la Stazione sotterranea (Macelli - Via Circondaria), in un contesto idrogeologico fragilissimo, recentemente colpito dalle esondazioni del fiume Arno, nel 1966, e dei torrenti Terzolle e Mugnone, nel 1992 (proprio nell’area di esondazione di entrambi giace peraltro la stazione AV progettata) – si chiede che la Procura di Firenze accerti se, in assenza del sistema di garanzie approntato con l’istituzione dell’Osservatorio Ambientale, sussistono estremi di reato, e chi ne sono gli eventuali responsabili”.

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