Catania vs Fiorentina termina in parità 0 a 0

Se per Mihajlovic l'importante era non perdere la Fiorentina ha fatto addirittura di più, non ha preso reti. Però i nove punti in nove gare restano indigesti ed il gioco tarda a mostrarsi. Il ritorno di Mutu scuote l'ambiente ma non produce, non ancora.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 novembre 2010 01:37
Catania vs Fiorentina termina in parità 0 a 0

Adrian Mutu rientra ma non salva la patria, c’era anche da aspettarselo, non giocare per così tanti mesi può far crescere la rabbia, può farti affamare di gol, ma certo non ti aiuta a calibrare i tempi, ad entrare negli schemi, ad incastrarti in un meccanismo che già ruota da solo. Anzi, se il meccanismo ha dei problemi, o rinunci ad aggiustarlo e scegli la soluzione personale, oppure, devi armarti di coraggio, prendere tempo, e lavorarci con cura. Manuel Vargas è sicuramente l’assenza più importante tra i gigliati, l’ex insostituibile manca terribilmente a questa squadra che non riesce a creare assist per le punte.

Con Cerci bocciato, e ritenuto dal mister estraneo al lato sinistro, posto a Marchionni con Santana a destra. Mascara si conferma calciatore flash e dopo due minuti è quasi rete con una punizione che trova l’incrocio dei pali. Nonostante il brivido i viola giocano bene nei primi venti minuti, Mutu è carico, Santana si muove come nei tempi migliori. I migliori nel Catania sono Antenucci e Mascara che non ci stanno a fare da spettatori al rientro del Fenomeno che tira in porta come se ci fosse un bersaglio immaginario da colpire.

Marchionni non è Vargas, e si vede. Montolivo è il capitano e come tale cerca di dare il buon esempio stringendo i denti, applausi indiscutibili per il carisma e per l’impegno, ma vederlo camminare con un dolore che lui stesso ammette, a fine primo tempo, di sentire e di subire non pare essere calcisticamente utile visto che dove già manca il gioco non sapere dove trovare chi deve impostare l’azione risulta dispersivo per tutti. Nella ripresa a squadra invariata si spegne anche il più piccolo barlume, i viola sembrano ritirarsi e volersi coprire, in realtà, lo sapremo da Comotto a fine gara “avevamo paura di scoprirci e fare il loro gioco”.

Perché è vero che manca la vittoria in trasferta, e se non vinci con il Catania poi ti aspettano le Big, però se perdi vanifichi il momento positivo e le due vittorie con Bari ed Empoli. Al 25' esce Santana ed entra Cerci che sbaglia tutto, l’approccio al match è dei peggiori, irriconoscibile rispetto al suo esordio che fece gridare all’ennesimo colpaccio di Corvino. E’ il Catania a spingere, a cercare insistentemente i tre punti, forte di una solida difesa ed in cerca di eventuali spazi che i viola non concedono grazie ai centrali concentrati.

Purtroppo Natali, baluardo insormontabile, si fa ammonire e salterà la gara casalinga con il Chievo. Spazio anche per De Silvestri che rileva Comotto e Babacar che sostituisce Gilardino, non più solo e che gioca di sponda con il Fenomeno senza però metterci iniziativa, non si inserisce come un ariete, piuttosto frena e cerca l'ulteriore sponda, la gara è votata al pareggio con i viola che salgono a nove punti in nove partite. A fine gara il presidente del Catania Pulvirenti esalta i suoi: "La Fiorentina è rimasta nella sua metà campo, non perché..

perché aveva paura, ed è la Fiorentina, mica.. mica.. con tutto il rispetto" Mister Mihajlovic non molla e continua a pensare positivo: "Catania è un campo difficile e noi siamo riusciti a tenere alta la concentrazione. Abbiamo fatto una buona gara in fase difensiva ma abbiamo creato poco davanti. L'importante era non perdere. Quando recupereremo tutti i giocatori faremo molto di più" Comotto: "Abbiamo preso un punto importante considerando che avevamo molti giocatori non al 100%.

Il rientro di Adrian per noi è stato positivo, ad inizio partita ci ha chiamati al centro del campo per ringraziarci di essergli stati vicino e ci ha chiesto un regalo che però è riuscito solo a metà. Speriamo che ci faccia lui un bel regalo tornando a segnare per noi. Lo scontro con Mascara? E' stato un bel duello, leale e anche deciso". Gamberini: "Il Catania poteva fare male nelle ripartenze invece siamo stati ordinati e non abbiamo concesso nulla" Milan, Roma, Juventus, queste ancora non le ha incontrate la Fiorentina e le troverà prossimamente in trasferta, sarà dura, a guardare oggi il calendario durissima.

La condizione fisica preoccupa. Montolivo può reggere e soffrire, ma con quale utilità per i suoi? Gli infortunati restano il punto dolente, D'Agostino e Zanetti presentano un grosso punto interrogativo. Donadel regge, oggi ha accusato il carico di lavoro, ma non è pensabile che una squadra che punta in alto, perché il mister parla di "Classifica corta" dove "gli altri ci stanno aspettando" ed è lontano il "posto che meritiamo", non riesca ad uscire da una situazione che appare in stallo a prescindere dalla presenza o meno di alcuni giocatori, esiste un ritardo da colmare, al più presto, perché vincere, nel calcio, sistema tutto, o quasi. di Antonio Lenoci La foto di Adrian Mutu in azione è tratta da Violachannel.tv

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