Ataf, in 15 giorni 40 richieste di risarcimento per 'sosta selvaggia'

Furgoni che impediscono la svolta, auto in doppia fila o parcheggiate negli spazi di fermata riservate ai mezzi pubblici. Per tutti è scattata la richiesta di risarcimento danni (pari a circa 200 euro) per interruzione di pubblico servizio.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 ottobre 2010 21:54
Ataf, in 15 giorni 40 richieste di risarcimento per 'sosta selvaggia'

"Ieri sera ho bevuto troppo e non ricordo dove ho parcheggiato la macchina". Si è giustificato così il giovanotto che, dopo aver fortunatamente scelto di concludere la serata rientrando a casa a piedi, aveva lasciato l'auto in piazza Strozzi impedendo il passaggio dei bus Ataf. E' uno degli episodi segnalati dal personale Ataf impiegato nel controllo della regolarità del servizio, con il supporto delle pattuglie di Polizia municipale. Furgoni che impediscono la svolta, auto in doppia fila o parcheggiate negli spazi di fermata riservate ai mezzi pubblici: l'elenco delle infrazioni che causano ad Ataf ritardi e deviazioni di percorso è lungo e fa registrare oltre 40 verbali stilati dall'inizio dei pattugliamenti con i vigili (a metà settembre) fino ad oggi, dei quali una decina con rimozione forzata dei veicoli.

Per tutti è scattata la richiesta di risarcimento danni (pari a circa 200 euro) per interruzione di pubblico servizio. La presenza della polizia municipale, infatti, consente ad Ataf procedere per vedersi risarcito il danno, oltre che svolgere una efficace funzione di deterrente contro la sosta selvaggia. Gli addetti Ataf al controllo della regolarità e i vigili presidiano insieme i punti caldi per la viabilità cittadina (Stazione, Indipendenza e San Marco tra i principali) e intervengono se necessario per far scorrere il traffico, oltre a controllare eventuali violazioni delle corsie preferenziali riservate ai mezzi pubblici ed a multare le auto in divieto di sosta.

Nel caso in cui i mezzi siano parcheggiate in modo tale da impedire il passaggio dei bus, scatta la richiesta di risarcimento per il servizio perso. Spesso, infatti, i bus accumulano ritardi a causa della sosta selvaggia oppure sono costretti adimprovvisate deviazioni con elevati disagi per i passeggeri in attesa alle fermate durante il percorso. "La presenza più massiccia del nostro personale lungo le strade e la collaborazione con la Polizia municipale stanno dando ottimi risultati", commenta il presidente di Ataf Filippo Bonaccorsi.

"Proseguiremo con controlli, sanzioni e richieste di risarcimento ai danni di chi ostacola il regolare svolgimento del servizio di trasporto pubblico".

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