Di Fede: ''L'accordo Renzi-Gelmini penalizza la provincia di Firenze?''

Se il numero delle cattedre resta invariato che succederà dopo che è stato accordato il tempo pieno a Firenze? "La situazione di Firenze – aggiunge Di Fede – non è più grave di quella delle altre realtà della provincia".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 luglio 2010 16:02
Di Fede: ''L'accordo Renzi-Gelmini penalizza la provincia di Firenze?''

“Sono contento del fatto che sia stato accordato il tempo pieno alle 24 classi delle prime elementari di Firenze che rischiavano di rimanere penalizzate dopo la riforma del maestro unico. Ma chiedo al Ministro Mariastella Gelmini e al direttore dell’ufficio scolastico regionale, Cesare Angotti, la medesima attenzione per le altre 51 sezioni del territorio provinciale”. Con queste parole l’assessore provinciale all’Istruzione, Giovanni Di Fede, commenta la notizia dell’accordo raggiunto ieri tra il sindaco Matteo Renzi e il Ministro Mariastella Gelmini.

“Aspetto di capire meglio – dice l’assessore – l’accordo raggiunto perché sarebbe scorretto non sopperire alle necessità delle altre sezioni rimaste scoperte”. “La situazione di Firenze – aggiunge Di Fede – non è più grave di quella delle altre realtà della provincia: il problema è diffuso e riguarda tutti”. Le norme, a cominciare dalle circolari sugli organici (cioè la ripartizione dei posti assegnati alle varie direzioni regionali per il personale docente) specificano che sono possibili degli aggiustamenti e delle variazioni ma senza modificare il numero totale delle cattedre.

“Dunque – conclude l’Assessore – mi chiedo se l’accordo raggiunto ieri tra il sindaco Renzi e il Ministro Gelmini non finisca per penalizzare le altre scuole del territorio provinciale”.

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