Attivo il primo Gruppo di Donatori Avis della Comunità Islamica di Firenze

La neonata associazione (prima iniziativa del genere in Italia) adotterà in toto lo statuto dell’Avis e sarà aperta all’adesione di tutti.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 aprile 2010 17:57
Attivo il primo Gruppo di Donatori Avis della Comunità Islamica di Firenze

Presentato questa mattina, alla moschea di Borgo Allegri a Firenze, il primo Gruppo di Donatori Avis della Comunità Islamica di Firenze e Toscana. Dopo la donazione, avvenuta di buon ora all’ospedale di Careggi, la comunità e i dirigenti dell’Avis, hanno ufficializzato la costituzione del nuovo Gruppo di donatori dell’Avis alla presenza di Stefano Marmugi, presidente Quartiere 1 - centro storico Firenze. Prima iniziativa di questo tipo nel panorama nazionale, il Gruppo nasce per impulso di alcuni donatori avisini di Firenze appartenenti alla comunità islamica, che hanno deciso di costituirsi in associazione e di aderire all’Avis di Firenze.

E’ già di trenta donatori, tra uomini e donne, il primo nucleo di soci fondatori. La neonata associazione adotterà in toto lo statuto dell’Avis e sarà aperta all’adesione di tutti. "Per la prima volta, ha affermato Luciano Franchi, presidente di Avis Toscana, assistiamo alla nascita di un gruppo organizzato di donatori periodici dove i membri di una comunità diventano promotori della loro stessa integrazione, compiendo un gesto di altruismo e solidarietà verso la comunità nella quale hanno deciso di vivere e lavorare". Avis Toscana è impegnata da anni in diverse attività di promozione della solidarietà presso le comunità migranti e presso le diverse confessioni religiose attraverso campagne di sensibilizzazione e studi antropologici in collaborazione con l’Università di Pisa e di Roma.

L’ultima rilevazione statistica del 2009 indicava un incremento del 38% negli ultimi tre anni di donatori migranti, pari a 1200 iscritti, confermando la donazione di sangue come strumento di possibile integrazione della popolazione straniera residente nel tessuto sociale della Regione. Concetto ribadito dall’Imam Ezzedin Elzir: "La comunità Islamica di Firenze è parte integrante della società in cui vive. Ci sono già numerosi fratelli che fanno parte del mondo della solidarietà e del volontariato a Firenze, tra i quali diversi donatori, che fino a oggi hanno donato il sangue individualmente, in maniera regolare e in occasione di momenti particolari di bisogno di sangue.

La costituzione del primo gruppo di donatori di una comunità Islamica in Italia è molto importante e non fa altro che confermare il nostro impegno. Ci auguriamo che quanto viene fatto a Firenze venga seguito in tutta Italia. La donazione di sangue viene considerata per i musulmani come un obbligo religioso, oltreché, morale e civile. La religione, infatti, invita alla salvaguardia della società e della vita umana". La comunità Islamica di Firenze e Toscana è stata costituita nei primi anni '90, e non è nuova ad iniziative che promuovono l’integrazione e il dialogo.

Oggi, svolge numerose attività per favorire il dialogo interreligioso con la sinagoga, la chiesa cristiana e le altre confessioni religiose; ha rapporti con le altre associazioni di immigrati e con le istituzioni locali per l'inserimento degli stranieri nella città; svolge attività sociale nel carcere per il recupero e il reinserimento dei detenuti e organizza visite guidate presso la Moschea di gruppi di studenti delle scuole medie.

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