Diego lascia, Cesare resta

Diego Della Valle annuncia di non essere più il patron dei gigliati, lascia la carica ed il campo al fratello Andrea, ex presidente del Club, poi dimissionario. A pochi minuti da questa notizia, il comunicato in cui Prandelli dichiara di voler restare

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 marzo 2010 00:30
Diego lascia, Cesare resta

Una giornata intensa quella vissuta dalla Firenze calcistica, che si è svegliata con il cappuccino amaro, e che fin dalle prime luci dell'alba ha sfogliato avida di notizie quel Corriere dello Sport - Stadio - che tuonava clamoroso: Diego lascia. Giusto il tempo di rileggere più volte, di dare uno sguardo al calendario e sincerarsi che non fosse già Aprile, prima di iniziare a chiamare amici, parenti, conoscenti, o ricevere, com'è sportivo che sia, telefonate da ben noti antagonisti ai colori viola. Tutta l'attenzione dei media locali, e non solo, dei tifosi, e non solo, si riversa davanti alla Sede della Società presso lo Stadio Artemio Franchi dove per le 14 è previsto un Consiglio di Amministrazione. Le indiscrezioni cominciano a trapelare ed i possibili scenari vanno dalla cessione totale del club alla rivoluzione dirigenziale, il tutto consumato nel perdurante silenzio in relazione alle indiscrezioni apparse sul quotidiano sportivo. Nell'attesa cresce la tensione e se alcuni tifosi dedicano l'affissione di uno striscione alla Società "Della Valle Presidente, uniti dallo stesso amore" con i colori societari, ecco che dopo poche ore qualcuno arriva a staccarlo sotto gli occhi dei presenti; ne nasce una discussione che ferma il traffico del viale Fanti e che rende palpabile il momento attraversato dall'ambiente che circonda lo stadio. Alle 16 e 11 arriva la seguente lettera: Scrivo a tutti quelli che vogliono bene alla Fiorentina per comunicare che da oggi non sarò più il Patron della Società.

La sottile strumentalizzazione che in questo periodo qualcuno ha tentato di fare nei confronti della Società, contrapponendola ai suoi tifosi, ha superato ogni livello di tollerabilità e qualunque cambiamento di comportamento per il futuro non ne modificherebbe comunque la gravità. Vedere la Società messa da molti sul banco degli imputati senza aver commesso nulla se non difendere con forza i valori e la dignità della maglia viola non è per me accettabile e soprattutto non è giusto. Ai tifosi veri dico di tenere gli occhi aperti e di non farsi usare da chi vuole destabilizzare i rapporti tra la società e i suoi sostenitori; state vicini a questa dirigenza che ha dato e darà il massimo per cercare di farvi sognare ancora di più, e fate in modo che mio fratello Andrea rimanga vicino alla Società con tutta la passione che ha e che ha sempre dimostrato.

Pochi come lui sanno dosare cuore e capacità gestionali necessarie per guidare una Società di calcio importante come la Fiorentina. Voi tutti, tifosi veri, continuate a sostenere questi ragazzi che vanno in campo perché sono un gruppo fantastico e generoso e difendete sempre e solo i valori della maglia viola A firma di Diego Della Valle La lettura in pubblico del testo da parte di alcuni giornalisti viene accolta con un applauso dai presenti che vedono rientrato il pericolo di una dismissione societaria, di un tuffo nel passato, quando il mare sembrava poter accogliere tutti con una tempesta perfetta. Non tardano a nascere le prime riflessioni in merito alle importanti parole spese dall'ex patron che torna a parlare di strumentalizzazioni e di ambiente diviso e destabilizzato. Passano solo 22 minuti ed ecco il secondo lancio da parte di Violachannel.tv: "Cesare Prandelli comunica la sua intenzione di rimanere a Firenze senza dubbi e perplessità, rispettando così il contratto che lo lega alla società viola" Breve, in terza persona, quasi a voler chiudere un cerchio che si era allargato troppo.

Poco importa se ancora risuonano quelle parole del mister in cui si diceva contrario a proseguire il rapporto per un solo anno, senza un progetto ben più lungo ed articolato; ci sarà modo di verificarne l'entità nell'incontro tra le parti che appare, oggi, più vicino. Il futuro viola ha vacillato, Pantaleo Corvino in serata ha parlato di una giornata vissuta come marinai in un mare agitato, che poi però sono riusciti a far ritorno in porto. Niente Campini, niente Cittadella, nessun riferimento ad ulteriori elementi che non siano il mero rapporto tra Società, tifosi ed allenatore.

Amore per la maglia, desiderio di sognare, contratti da rispettare. L'auspicio dei tanti presenti e di tutti coloro che hanno seguito a distanza la lunga giornata definita 'interlocutoria' sino a che non si è avuta conferma delle rispettive posizioni, è che, come detto dall'ex patron Diego, non vi siano ulteriori spiragli in cui poter insinuare dubbi o perplessità. Sperando soprattutto che da qui alla fine del campionato il risveglio possa non regalare ulteriori stridenti squilli di sveglia. di Antonio Lenoci

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