Aggressione agli studenti: la destra nega l'evidenza

Mentre il Pd pretende la condanna da parte del Governo e del parlamento dei fatti del Liceo Michelangiolo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 febbraio 2023 22:19
Aggressione agli studenti: la destra nega l'evidenza

Firenze, 20-2-2023- Domani, martedì 21 febbraio, la manifestazione studentesca con il corteo, da Viale Malta, Viale Fanti, Viale dei Mille, Via dei Sette Santi, Via del Campo d’Arrigo e Via Fratelli Bandiera, terminando in Viale Malta, a partire dalle 17:30.

Sull'aggressione avvenuta sabato scorso davanti al liceo Michelangelo l’assessore all’Educazione Sara Funaro è intervenuta in Consiglio comunale con una comunicazione. Di seguito il testo dell’intervento:

“Sabato mattina eravamo insieme all’assessore alle politiche giovanili Cosimo Guccione a una iniziativa quando sono iniziati ad arrivare sui nostri telefoni messaggi e video di una brutale aggressione di fronte al liceo Michelangelo. Siamo entrati immediatamente in contatto con la Questura, subito contattata dal sindaco Dario Nardella, con la dirigenza della scuola e con il rappresentante di istituto. Purtroppo, il video rappresentava un fatto realmente accaduto la mattina stessa, all’apertura della scuola.

Approfondimenti

Immediatamente ci siamo recati alla scuola per portare la nostra solidarietà e vicinanza ai ragazzi. Il pomeriggio ci siamo incontrati con il sindaco, i presidenti del Consiglio comunale Luca Milani e del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, con una rappresentanza di studenti per ascoltarli, confrontarci e per comunicare loro che avevamo chiesto con forza che venisse fatta immediatamente chiarezza perché quello che è successo era gravissimo e ancor più grave che avvenisse di fronte a una scuola.

Dalle prime indagini che sono ancora in corso da parte della Questura, sono stati individuati sei, tra maggiorenni e minorenni, esponenti di Azione studentesca non appartenenti alla scuola, che stavano volantinando e da lì ognuno di noi ha potuto vedere con i propri occhi quello che è accaduto, le immagini circolate finora parlano da sole.

Come ha fatto il presidente Milani, ci tengo anche io a sottolineare l’intervento dell’insegnante, che immediatamente si è inserita per fermare quanto stava accadendo e vorrei ringraziarla pubblicamente. Penso che ognuno di noi debba ringraziarla pubblicamente perché ha fatto quello che ogni cittadino, con un senso di etica, morale e civiltà, dovrebbe fare, senza pensarci un secondo.

L’uso della violenza non è mai accettabile ed è da condannare senza se e senza ma. L’uso della violenza di fronte a una scuola è ancora più intollerabile. La scuola è luogo di democrazia, la scuola è il luogo del confronto costruttivo e del dialogo. Esercitare violenza di fronte a una scuola è inaccettabile, è una ferita, per il mondo della scuola e per la nostra città, che va risanata immediatamente e tutti i livelli istituzionali devono proteggere questi luoghi. Tutte le Istituzioni, non solo devono proteggere, ma devono essere ad esempio per i nostri ragazzi, facendo capire in modo chiaro e netto che non si può manifestare così il proprio pensiero. Ci tengo a sottolineare che il sindaco ha fatto bene a prendere certe posizioni e a condannare senza se e senza ma quanto accaduto.

Questo attacco squadrista è ancora più grave perché esercitato da un movimento studentesco politico. Ricordo, tra l’altro, che a Firenze la sede di Azione studentesca è insieme a quella di Fratelli d’Italia, la cui presidente del Consiglio Giorgia Meloni e tutti i rappresentanti locali del partito dovrebbero prendere posizione netta per quanto accaduto. Qui dalla sede del Consiglio comunale, dobbiamo chiedere in maniera totalmente unanime una condanna per quanto accaduto. Questo penso sia un nostro dovere istituzionale, perché rappresentiamo le Istituzioni.

Tengo a fare capire anche che ci sono modi diversi di esercitare il proprio pensiero e ne abbiamo dimostrazione sui nostri territori, ci sono modalità diverse con cui i ragazzi si esprimono ed esercitano il loro diritto di far valere le proprie idee politiche, ma lo fanno in maniera civile e democratica come deve essere fatto.

Da settimane alcuni di noi, soprattutto i rappresentanti del Pd, siamo impegnati nella campagna elettorale delle primarie e vediamo tanti ragazzi a volantinare e a portare avanti le proprie idee, a dialogare con i cittadini sempre con grande rispetto e in maniera costruttivo. Non abbiamo mai visto nessun episodio di violenza, né verbale né fisica. La politica deve essere questo: deve essere, confronto, dialogo, relazione, non violenza verbale e fisica, non prepotenza e aggressività.

La senatrice Liliana Segre più volte ha sottolineato quanto l’indifferenza porti alla violenza, quanto l’indifferenza sia complice della violenza, per questo, come rappresentanti istituzionali, abbiamo il dovere non solo di condannare fermamente questi atti, ma di prendere una posizione netta. Perché se i rappresentanti delle Istituzioni e dei partiti politici stanno in silenzio dimostrano indifferenza e di conseguenza è come avallare la violenza e questo non può essere assolutamente accettato. È responsabilità della politica la tenuta democratica del Paese e se non prendiamo posizione di fronte a certi atti non stiamo assolvendo al nostro ruolo, stiamo facendo altro. Da Firenze, città antifascista, di ponti, di dialogo e di pace, non possiamo non chiederlo con forza, è un nostro dovere etico.

Tante forze politiche sono intervenute prendendo posizioni immediate, e dobbiamo ringraziarle come città, mentre da alcune forze politiche, in particolar modo quelle governative, è stata presa a mio parere una posizione parziale, tardiva e flebile. Non prendere posizioni e non condannare fermamente significa legittimare certi atti. Mi sarei aspettata dagli esponenti dell’opposizione cittadina una presa di posizione altrettanto rapida di quando intervengono sugli episodi delle baby gang, che sono sicuramente molto preoccupanti e sui quali ci sono la nostra massima attenzione e il nostro massimo impegno per provare a risolverli e capire come poter intervenire giorno per giorno. Ma in questo caso non c’è stata la stessa celerità nell’intervenire.

Rimango altrettanto sorpresa a sentire dichiarazioni di alcuni esponenti di Fratelli d’Italia che sostengono di non avere certe modalità nel loro modo di fare politica, quando purtroppo abbiamo degli esempi in città che ricordano esattamente il contrario: andare con le scope fuori da un centro di accoglienza per rifugiati, invitandoli a scendere e ad andare a pulire la città, non è forse un atto aggressivo? A fare così si pensa di dare il buon esempio? Penso di no e penso che ognuno di noi abbia il dovere di dare il buon esempio.

Se come riportano i quotidiani ci sono precedenti analoghi in altri istituti fiorentini bisogna non solo vigilare e supportare le forze dell’ordine, ma prendere posizioni nette anche in quei casi. Al Michelangelo è sfociata in violenza fisica, da altre parti non siamo arrivati a questo, ma penso che anche dove non si arriva alla violenza fisica bisogna condannare senza se e senza ma.

Noi continueremo a confrontarci e a sostenere i ragazzi perché le Istituzioni hanno il dovere etico e morale di fare questo e invitiamo tutti a confrontarsi nei luoghi istituzionali e nelle assemblee, che siamo disponibili a fare. Non accetteremo mai che si possa tornare alla stagione delle violenze politiche, dello scontro e degli agguati per strada. Purtroppo, nel nostro Paese in passato li abbiamo visti e questo oggi non è assolutamente accettabile.

Ci aspettiamo una presa di posizione da tutti quelli che rappresentano le Istituzioni nel nostro Paese, da tutti e non solo dai livelli locali, perché ignorare certi fatti è pericoloso e può prendere derive che purtroppo abbiamo già visto nel passato.

Concludo ritornando sulla scuola che è al centro di questo episodio: la maggioranza di governo che parla della scuola del merito faccia in modo di metterla in pratica perché qui si è visto tutto tranne che la scuola del merito. Va messa in pratica e dobbiamo dare degli esempi ai nostri ragazzi sennò cresceremo delle generazioni che apprendono i principi dell’aggressività e non della solidarietà”.

“Gli episodi di violenza davanti al liceo Michelangelo lasciano sgomenti e vanno condannati nella maniera più assoluta. Gli ultimi video pubblicati da numerose testate giornalistiche, però, ci forniscono una ricostruzione dei fatti ben diversa da quelle raccontata nelle prime ore. Sembra, infatti, che sia scoppiata una rissa per motivi politici fra ragazzi (il più grande nemmeno ventenne), davanti al liceo Michelangelo, che si sono resi protagonisti di atti di violenza deprecabili. Tutti i ragazzi che si sono resi protagonisti della scazzottata e non solo i sei che militano in Azione Studentesca. La condanna, insomma, deve valere per tutti senza alcuna distinzione. Sarebbe importante, a questo punto, che la questura facesse chiarezza definitiva su quanto accaduto.

È grave, inoltre, che questo episodio sia utilizzato per fare propaganda politica rischiando di alimentare un clima che può facilmente degenerare in altri atti di violenza. Sembra proprio che questo argomento sia usato da taluni per coprire un vuoto esistenziale, un vuoto politico, una coperta bucata e piena di tarme.

C’è una sproporzione evidente fra l’invocazione del pericolo fascista e quei sei ragazzi violenti che dovranno pagare per essersi resi co-protagonisti di quegli atti ignobili. Pertanto, l’organizzazione di manifestazioni e di cortei cosiddetti “antifascisti” che hanno come unico obiettivo quello di criminalizzare l’avversario politico e di alzare il clima di tensione sono assolutamente da stigmatizzare.

D’altronde, come abbiamo visto durante la recente campagna elettorale per elezioni politiche, l’invocazione del pericolo fascista non è un argomento che porta tanta fortuna a chi lo sostiene, ma contribuisce comunque ad alimentare un clima di tensione che rischia di riportarci agli anni più bui della storia repubblicana.

La politica, infine, dovrebbe occuparsi del vero pericolo di questi tempi che non è il fantasma del fascismo, ma l’impoverimento complessivo della società e quello drammatico dei giovani che hanno difficoltà a trovare lavoro e ad costruirsi un futuro” ’interviene Emanuele Cocollini (gruppo Centro), vice presidente del Consiglio comunale.

“È inaccettabile che il confronto politico sfoci nella violenza, qualsiasi dialettica e forma di dibattito non deve mai trascendere nell'esercizio della violenza. Firenze è città del dialogo, della pace e dell’accoglienza. Quanto accaduto sabato non è stato un semplice scontro tra ragazzi, è stato un episodio di violenza grave e intollerabile, è stato uno scontro politico, davanti a una scuola, luogo di formazione e crescita dei nostri giovani. Abbiamo avvertito troppo silenzio su questa vicenda ma non è più tempo di tollerare ambiguità da parte di chi ci governa, molto celere a commentare in tanti altri frangenti, ad esempio i “baci sanremesi”.

Non possiamo tollerare il rischio di riportare il Paese indietro ai tempi più bui per la nostra democrazia e da parte di tutte le forze politiche è necessaria e urgente una ferma condanna di quanto accaduto, una presa di posizione che sollecitiamo anche al Parlamento e al Governo. Ricordiamo inoltre che c’è una legge della Stato secondo cui costituisce reato punibile l’apologia del fascismo, la propaganda per la costituzione di un’associazione, di un movimento o di un gruppo che persegua le finalità proprie del partito fascista.

E la nostra Costituzione parla chiaro, con il divieto alla riorganizzazione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista” Così Nicola Armentano, capogruppo Pd a Palazzo Vecchio e le vicecapogruppo Alessandra Innocenti e Letizia Perini.

“Un episodio che ci ha sconvolto e che va condannato fermamente. Capire cosa sta succedendo nelle nostre scuole è fondamentale. Quello avvenuto sabato è un fatto grave, una violenza squadrista che va respinta con forza. È fondamentale riportare il confronto e il dibattito a toni equilibrati e a evitare invece aggressività che non porta da nessuna parte. L’episodio di sabato è avvenuto davanti a una scuola, il luogo dove si formano le coscienze e le personalità dei giovani e per questo fa ancora più male. Di fronte ai giovani abbiamo tutti delle responsabilità. E per questo, per evitare che il confronto ancora rischi di sfociare nella violenza, è urgente un vero e proprio patto educativo da parte di tutti, scuola, famiglie, istituzioni ed associazioni. Un impegno collettivo che dobbiamo tutti quanti assumerci perché solo così educhiamo le giovani generazioni” Così Mimma Dardano, capogruppo lista Nardella a Palazzo Vecchio.

"Abbiamo presentato un ordine del giorno articolato, su sei pagine, che alleghiamo. Perché riteniamo sbagliato che una parte politica possa appropriarsi dell'antifascismo, che dovrebbe essere patrimonio comune di chi siede nelle istituzioni -dichiarano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune e Roberto De Blasi del Movimento 5 Stelle- Perché la Costituzione e la Repubblica nascono dalla Resistenza. La scelta di citare in aula da parte della Giunta i volantinaggi per le primarie è un esempio di cosa non si dovrebbe fare. Siamo opposizione, ma siamo antifascisti e lo abbiamo espresso fin da subito senza ambiguità.

A noi interessa l'appello della Rete Democratica Fiorentina e la manifestazione convocata per domani alle 18. Interessa la denuncia fatta da tempo dall'ANPI, rispetto ai legami tra un partito che oggi governa e Casaggì, a tutti gli effetti parte della galassia dell'estrema destra che non ha parole di chiarezza rispetto al fascismo. La nostra città è stata segnata da episodi di sangue, dove si è ucciso per il colore della pelle delle vittime. C'è un clima di odio che ha trovato pericolosa agibilità anche nei nostri enti locali. Oggi in Parlamento esiste ancora la pregiudiziale antifascista? O l'equiparazione tra fascismo e comunismo, che ha registrato un suo momento di svolta nel 1994, ci ha portato a questo punto?".

“L'aggressione di sabato perpetrata da parte di giovani di Azione Studentesca contro alcuni studenti è un episodio grave, che richiede una ferma condanna. La Premier Giorgia Meloni, che fino ad oggi non si è ancora espressa in merito, farebbe sicuramente bene ad intervenire per ripristinare la serenità presso il liceo Michelangelo di Firenze.” Ad affermarlo è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle, che esprime preoccupazione per il fatto che “A distanza di giorni dall’evento le attività didattiche ordinarie non sono ancora riprese: assemblee straordinarie e manifestazioni di protesta si stanno comprensibilmente susseguendo per un caso che è diventato ormai terreno di scontro nazionale per la politica. Auspichiamo” conclude Galletti “che venga fatta luce sui fatti, ma anche responsabilità nell’affrontare la vicenda, affinché i ragazzi del liceo Michelangelo possano tornare al più presto e in modo sereno ai loro studi.”

"Condividiamo lo sdegno per la presenza e la violenza dei gruppi dell’estrema destra fiorentina e le reazioni della società civile vedono le realtà democratiche in prima linea assieme all’associazionismo e alle organizzazioni sociali, politiche e del lavoro -si legge in un documento della Rete democratica Fiorentina- Le iniziative promosse in città, a cominciare dalla manifestazione organizzata per domani dai collettivi degli studenti, sono la giusta risposta per dire che a Firenze non c’è spazio per chi pratica la cultura della violenza e dell’odio.

I soggetti aderenti alla rete democratica fiorentina sono convinti che la preoccupazione di tutti debba andare ben oltre gli ultimi episodi, comunque gravissimi, perché ciò a cui siamo di fronte è oramai sistemico e non episodico, a Firenze lo è da anni. Siamo impegnati in un’azione che unisca e che generi iniziative pubbliche, perché non possiamo non constatare come ci sia poca conoscenza degli ambienti del neofascismo e del neonazismo cittadini e come questo impedisca di trovare una giusta misura nelle azioni di lungo periodo" firmano ANED Firenze, Anelli Mancanti Firenze, ANPI Firenze, Arci Firenze, Associazione dei senegalesi di Firenze e circondario (A.S.F.C), Azione gay e lesbica Lgbtqia+ community, CGIL Firenze, Centro Sociale Evangelico, CNGEI Firenze, Comitato democrazia costituzionale, Libera Toscana, Libertà e Giustizia Circolo di Firenze, Rete Studenti Medi, UDU Firenze.

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