Prodi: ''La Toscana esemplare nella cooperazione''

L'ex presidente del consiglio alla Conferenza regionale sulla cooperazione di Siena. Il modello toscano è estremamente importante, perché determina una gerarchia di valori dove la cooperazione e la pace sono fondamentali".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 settembre 2009 23:28
Prodi: ''La Toscana esemplare nella cooperazione''

"Ringrazio la Regione Toscana, che è particolarmente attiva ed esemplare sulla cooperazione internazionale. Il modello toscano è estremamente importante, perché determina una gerarchia di valori dove la cooperazione e la pace sono fondamentali". Così Romano Prodi ha esordito all'VIII conferenza regionale su cooperazione e pace in corso a Siena oggi e domani. "Possiamo anche ritenere modesto questo contributo – ha continuato – ma è estremamente importante costruire una coscienza e tenere aperto il dibattito su questi temi".

Prodi ha poi analizzato la situazione internazionale, con una ampia disamina sul ruolo degli Stati Uniti, dell'Europa, dei paesi “Bric” come India e Cina e dell'Africa. “Dal monopolarismo americano dell’intervento in Iraq – ha detto Prodi – siamo passati ad un multilateralismo aperto, dove tutto è da definire. E dove l'Europa sta tentando faticosamente di costruire una politica comune, dopo che la guerra in Iraq ha spaccato la coesione creata da Kohl”. L'ex presidente del Consiglio ha invitato a tenere conto, nei nuovi scenari, dei paesi come India e Cina ed, in particolare per l'Africa, ha invitato a sostenere il ruolo dell'Unione Africana.

“Dobbiamo – ha detto – aiutare la collaborazione multipla fra i paesi africani, altrimenti rischiamo di ridurre ogni politica ad un fatto caritatevole che non cambierà la realtà del continente”. Prodi ha inoltre posto l'accento sulla necessità di un maggiore coordinamento fra le Ong, “che spesso – ha sottolineato – non sanno cosa fa l’una e cosa fa l’altra”. Infine, rispondendo alle domande dei giornalisti, l'ex presidente del Consiglio e della Commissione Ue ha detto di condividere al cento per cento quanto affermato da Gino Strada, ed ha evidenziato come la situazione dell’Afghanistan sia ancora più complessa di quella dell'Iraq.

“L''Afghanistan – ha ricordato infine – è stato l’inizio della fine della ex Unione Sovietica”. di Laura Pugliesi

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