Consiglio provinciale: contro lo sbarramento elettorale protesta la sinistra.
Sospesi i lavori per mancanza del numero legale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 gennaio 2009 23:40
Consiglio provinciale: contro lo sbarramento elettorale protesta la sinistra.<BR>Sospesi i lavori per mancanza del numero legale

Protesta in Consiglio provinciale dei gruppi della Sinistra, in occasione, della seduta alla presenza dell’Onorevole Maurizio Bianconi e dell’assessore regionale Agostino Fragai per la “Giornata nazionale della partecipazione: Costruiamo insieme il nuovo sistema Paese”. I consiglieri di rifondazione Comunista, La Sinistra e Comunisti Italiani hanno chiesto la sospensione della seduta protestando contro la previsione di uno sbarramento, al 4%, per l’elezione dei parlamentari europei. Il presidente del Consiglio Massimo Mattei non ha ritenuto opportuno sospendere la seduta per affrontare un tema che non era all’Ordine del giorno dei lavori dell’assemblea di Palazzo Medici Riccardi ed i consiglieri, dopo aver mostrato dei cartelli di protesta hanno deciso di lasciare l’aula e di non partecipare più ai lavori.

“Si tratta di un accordo truffa – hanno sottolineato i consiglieri di PRC, La Sinistra e PDCI – tra PD e PDL che ha come unico obiettivo di colpire ulteriormente gli altri partiti e consolidare a livello nazionale un bipartitismo che distruggerebbe una volta per tutte la democrazia rappresentativa, facendosi spregio della volontà degli elettori”. I consiglieri hanno ribadito l’intenzione di non voler partecipare alle votazioni anche nei prossimi consigli.
Il Presidente del Consiglio provinciale Massimo Mattei ha poi sospeso i lavori del Consiglio provinciale odierno, alla presenza dell’Onorevole Maurizio Bianconi e dell’assessore regionale Agostino Fragai non potendo mettere al voto il documento dell’UPI nazionale: “Giornata nazionale della partecipazione: Costruiamo insieme il nuovo sistema Paese” per mancanza del numero legale in aula avendo deciso i gruppi di Alleanza Nazionale e di Forza Italia di lasciare il Consiglio provinciale per protesta.

Il Presidente Mattei ha deciso che metterà la votazione del documento al primo punto dell’Ordine del Giorno del Consiglio provinciale già previsto per lunedì prossimo, 2 febbraio, dalle ore 15.30.
Il capogruppo del Partito Democratico Riccardo Gori ha teso evidenziare che: “Con questo voto contrario i consiglieri di Alleanza Nazionale e Forza Italia in Consiglio provinciale dichiaravano, di fatto, la Provincia come un ente inutile con logica conseguenza – ha sottolineato Gori – che immaginava che nessuno dei consiglieri si sarebbe ripresentato in Consiglio provinciale nella prossima legislatura”.

I gruppi di Forza Italia verso il PdL e di An verso il PdL stigmatizzano le dichiarazioni rilasciate durante i lavori del Consiglio provinciale straordinario sul ruolo politico delle Province dal capogruppo Pd, Riccardo Gori, tese a limitare l’esercizio democratico del voto passivo dei consiglieri del PdL.
In seguito all'annucio dell'accordo tra Pdl e Pd sull'inserimento dello sbarramento al 4% nella legge elettorale per le europee, La Destra e Gioventù Italiana scelgono di scendere in piazza a Firenze, per mostrare il loro disappunto e per invitare i cittadini a contribuire alla raccolta firme per la presentazione de La Destra alle prossime elezioni europee .

"Il voto è un diritto inalienabile, è il cittadino a scegliere da chi vuole essere rappresentato e questa scelta deve a ogni costo essere rispettata e garantita - afferma Paolo Poggi coordinatore provinciale de La Destra- lo sbarramneto al 4% è un decreto liberticida, che impedirà agli italiani di decidere per il proprio Stato, che impedirà ai partiti minori di controbattere le scelte di Pd e Pdl, creando un unico polo governativo, una casta politica intoccabile". Lo sbarramento, insieme al tanto nominato "voto utile" costituisce un allarme per ogni cittadino che vuole sentirsi libero di scegliere chi votare, costituisce un sopruso nei confronti di partiti minori ma in continua crescita come La Destra.

L'Italia non deve diventare uno stato bipartitico, gli italiani hanno il diritto di sentirsi rappresentati dal proprio partito di riferimento, specie se questo partito rappresenta oltre un milione di cittadini. La raccolta firme si terrà in P.zza della Repubblica, sabato 31 gennaio, dalle ore 14.00 alle ore 19.00. Chiediamo ai cittadini di accorrere numerosi, per tutelare i loro diritti di scelta e per gridare a Pd e PDL che l'unico voto utile è quello che l'elettore sceglie di dare liberamente, senza imposizioni esterne.

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