Cantiere "Prestige" al Poggetto: Commissione di esperti per valutare ogni aspetto della vicenda

Redazione Nove da Firenze
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03 gennaio 2007 17:50
Cantiere

Firenze, 03 Gennaio 2007- La proposta è contenuta in una interrogazione presentata dal consigliere di Alleanza Nazionale Giovanni Donzelli e dalla consigliera di AN Chiara Moretti sulla vicenda del cantiere "Prestige", al Poggetto, da anni al centro di una complicata vicenda giudiziaria. «Rispetto 2.000 metri cubi consentiti dalla vigente disciplina urbanistica della zona - scrivono i due esponenti del centrodestra - gli uffici comunali, in sintonia con la curatela del fallimento della società Prestige Immobiliare, società proprietaria dell'area, insistono a prospettare come conveniente per il Comune e come rispondente all'interesse pubblico, in luogo della rinnovazione dell'annullamento, una transazione con la curatela che preveda la sanatoria pressoché integrale dell'abuso e l'edificazione di una superficie residenziale di 2.225 metri quadrati oltre 3.038 mq, di superficie non residenziale per complessivi 5.263 mq ed un volume di complessivi 16.089,70 metri cubi rispetto a volumi autorizzabili nella zona inferiori di almeno otto volte».

«Peraltro - si osserva nella interrogazione - la prospettata transazione nella causa civile, potrebbe non annullare il rischio per il Comune nei confronti degli altri attori che non partecipano alla transazione e che continueranno la causa». «I dati disponibili - sottolineano Donzelli e Moretti - prescrivono, per la tutela idrogeologica della zona interessata, di continuare nel tempo il monitoraggio e il controllo dell'innalzamento delle falde idriche rimaste non regimate poiché i drenaggi realizzati posti dell'impresa sono insufficienti».

In particolare i due consiglieri di AN vogliono sapere «quanto sta pesando nelle decisioni dell'amministrazione la considerazione delle conseguenze economiche che potrebbero derivare in caso di sconfitta nella causa civile?»; «quali provvedimenti intende intraprendere l'amministrazione per tutelarsi dai soggetti non coinvolti nella transazione»; «se e in caso affermativo per quale motivo gli uffici legali del comune interpretano la sentenza del consiglio di stato come ulteriore rischio di sconfitta nella causa civile»; «se l'ipotizzata sanatoria dell'abuso, sia compatibile con la reale riqualificazione dell'area e la messa in sicurezza dell'intera collina»; «quali controlli l'amministrazione comunale intende adottare per il monitoraggio della collina che si trova in zona freatica attiva».

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