Linguaggi e segni nella comunicazione intramuraria

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 settembre 2006 16:26
Linguaggi e segni nella comunicazione intramuraria

Mediateca Regionale Toscana e Associazione Libri Liberi organizzano dall’11 al 22 Settembre 2006 Voci dal carcere. Linguaggi e segni nella comunicazione intramuraria, due settimane di programmazione dedicate alle forme di comunicazione tra i vari soggetti che compongono l'intero mondo carcerario: i detenuti, la custodia e gli operatori dell’istituzione penitenziaria.

Il progetto
Il progetto Voci dal carcere nasce dall’incontro di persone e istituzioni culturali che, ognuna per proprio conto, lavorano da anni per promuovere informazione e cultura all’esterno e all’interno delle carceri: Sveva Fedeli, della Mediateca Regionale Toscana, che da anni diciotto anni organizza corsi di educazione al linguaggio audiovisivo; Christian De Vito, ricercatore che si occupa da tempo del carcere; Claudio Pedron, insegnante della Scuola di Solliccianio Carceraria; Vittorio Rossi, Presidente dell’Associazione Libri Liberi organizza, nell’omonima libreria, incontri letterari su temi di carattere sociale, in particolare rivolti alla didattica e alla comunicazione.
Percorsi culturali che riguardano ambiti diversi e che in Voci da carcere hanno trovato un comun denominatore: consentire quei processi di informazione e comunicazione fra l’interno ed l’esterno delle strutture di detenzione grazie ai quali si favorisce il miglioramento della vita carceraria.

Programma
Tanti gli appuntamenti in programma: un percorso filmico su cinema e carcere che offrirà la possibilità di vedere alcuni film come Il Buco, di Jacques Becker, Una Vampata di violenza, di Robert Enrico, Nella città dell’inferno, di Renato Castellani, Il bacio della donna ragno, di Hector Babenco, oltre all’anteprima, in presenza dell’autore Maurizio Orlandi, del documentario Il bandito della barriera che tratta del personaggio di Pietro Cavallero, noto rapinatore degli anni ’60 alla cui vicenda si ispirò Lizzani per il film Banditi a Milano.
Inoltre mostre e testimonianze sul tema del linguaggio verbale e non verbale nella comunicazione intramuraria; incontri con le scuole; dibattiti; uno spettacolo di burattini dal titolo I TRE FRATELLI diretto da Sergio Bulleri e realizzato dalla Compagnia del Drago costituitasi dal laboratorio teatrale condotto dall’ARCI Empolese Valdelsa all’interno dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Montelupo.
Dimostrazioni pratiche su come si cucina nell’angusto spazio della cella o come invece si può “liberare” il cibo con la Cooperativa di catering Fiordisapori costituita dalle detenute della Casa Circondariale di Empoli, animeranno le due settimane della manifestazione.
Per tutta la durata dell’iniziativa saranno allestite strutture fisse fruibili dal pubblico: dove ascoltare musica e voci; una mostra di fotografia sul carcere realizzate da Sandra Nastri, incontri con autori di libri, video realizzati all’interno del carcere con l’anteprima di “Evacuatio … evacuation” girato in luglio da Maria Luisa Carretto con i detenuti della Casa Circondariale M.Gozzini di Firenze e ancora, a cura dell’Associazione Pantagruel, la mostra “la poesia delle bambole”.

Molte le significative collaborazioni ed i contributi ai dibattiti che si concluderanno il 22 settembre in un confronto condotto dalla giornalista Roberta Capanni che avrà fra gli ospiti della tavola rotonda il Garante dei diritti dei detenuti Franco Corleone, mentre il 18 alle 17,00 è prevista l’inaugurazione con personalità cittadine.

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