Riscaldamento: ecco le restrizioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 gennaio 2006 13:10
Riscaldamento: ecco le restrizioni

Dal primo febbraio un grado in meno e un'ora in meno di riscaldamento nelle case, per fronteggiare l'emergenza energetica: temperatura massima di 19 gradi anziché 20, durata di accensione di 11 ore invece di 12. E' quanto prevede il decreto (della durata di un mese) del ministero delle attività produttive che entrerà in vigore appunto dal prossimo 1° febbraio. In attesa di questa data, resta in vigore l'ordinanza emessa dal sindaco due giorni fa per l'eccezionale ondata di freddo, che consente l'accensione degli impianti fino a un massimo di 16 ore giornaliere.

La decisione è stata presa stamani, durante la conferenza permanente per il risparmio energetico presieduta dal prefetto Andrea De Martino, in cui è stato illustrato il decreto e a cui hanno partecipato amministratori, rappresentanti delle forze dell'ordine, dell'Esercito, amministratori di condominio, rappresentanti delle associazioni dei consumatori. "E' necessario essere tutti un po' meno furbi per essere più furbi". E' lo slogan coniato dal vicesindaco Giuseppe Matulli, che rappresentava il Comune di Firenze.

"Si tratta - ha sottolineato il vicesindaco - di un'esigenza legata alla contingenza e alla quale il Comune di Firenze si adeguerà in toto, favorendo tutte quelle iniziative per favorire il risparmio energetico. Siamo di fronte infatti di un problema di interesse generale cui una pubblica amministrazione ha il dovere di far fronte. In questo senso facciamo appello al più volte apprezzato senso civico dei cittadini di Firenze affinchè piccoli comportamenti, e per un periodo determinato di 28 giorni, possano contribuire a risolvere questa emergenza.

In questi pochi giorni che ci dividono dal primo febbraio resta vigente l'ordinanza attuale. Abbiamo la consapevolezza - ha concluso il vicesindaco Matulli - che se non ci sarà una risposta corale le conseguenze potrebbero diventare veramente gravi. Per questo riteniamo importante una comunicazione capillare per la cittadinanza e facciamo appello in primo luogo agli amministratori di condominio. Per parte nostra ci adegueremo in modo rigoroso negli uffici, anche decentrati, dell'Amministrazione comunale".

(mr)

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