Parma-Siena, due "piccole" da serie A. Ma ci sarà ancora da soffrire

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 maggio 2005 21:44
Parma-Siena, due

Parma, a tre ore dalla partita dell’anno si vive un clima surreale. Per chi segue il pazzo mondo del calcio è una scena insolita: c’è il mercato pieno di gente e fuori dallo stadio si muovono solo le bancarelle con le maglie di Gilardino, Chiesa e Morfeo, in attesa che qualcuno si accorga che oggi ci si gioca la salvezza. “Il Parma oggi deve vincere, il pareggio non basta”, ci dice un tifoso. Non è proprio cosi’, ma Parma-Siena potrebbe comunque voler dire retrocessione o quasi per una delle due squadre, ma a Parma il calcio non è tutto ed è giusto cosi’.

Grazie ai super saldi “baraldiani” (5 euro in curva ndr), pero’, il match salvezza si gioca davanti ad una discreta cornice di pubblico, c’è quasi il tutto esaurito al Tardini. Da Siena sono in 1500 a sostenere la squadra, tante persone pronte a tifare i bianconeri e come spesso succede in Piazza del Campo ad accogliere con grande entusiasmo un gemellaggio con la tifoseria avversaria. Entrano in campo le squadre e quasi a risponderci le due tifoserie colorano lo stadio e creano un’atmosfera da “vera” serie A: i Boys trasformano la curva in un gigantesco stemma della società in mezzo ad uno stadio agghindato con tanti cartoncini gialli e blu, i Fedelissimi rispondono intonando l’inno della Verbena e creando una macchia bianconera nello spicchio ospiti.

“Essere unici per andare oltre” scrivono i tifosi del Parma che sperano di chiudere il discorso salvezza per poi andare a Lecce solo per festeggiare. I colori delle tribune lasciano il posto a quelli del campo con il Siena in rosso e il Parma con la consueta maglia bianca con croce blu. Nel pomeriggio del Tardini c‘è chi strappa gli applausi ad ogni tocco, Gilardino, e chi viene subbissato di fischi al solo accenno di scatto, l’ex Maccarone, ma il calcio è cosi’, anche nella tranquilla Parma.

Le due squadre sanno che la salvezza passa dalla loro prestazione e nessuno in tribuna si scompone per i risultati che arrivano dagli altri campi dove ci si gioca la permanenza in serie A. La paura di perdere è grande ma le due squadre provano lo stesso a superarsi, il Parma lo fa con più insistenza e scalda le tribune del Tardini, prima Morfeo e poi Bresciano fanno gridare al goal i tifosi gialloblu. Dall’altra parte si soffre ma Tudor riesce a rendersi pericoloso in due occasioni, a due passi da Frey e con un tiro da fuori area.

Il Parma gioca di più, il Siena risponde in contropiede e il copione si ripete. Il goal pero’ non arriva e il Tardini si scalda solo per fischiare il “nemico” Maccarone, sostituito da Flo nel finale. Finisce zero a zero tra i fischi dello stadio, nessuno è soddisfatto di questo risultato, per i tifosi serviranno ancora novanta minuti di sofferenza prima di poter sapere se sarà ancora serie A.

Francesco Di Costanzo – Antonio Lionetti

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