Maroni: "Nel calcio chi non è in regola paghi come la Fiorentina"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 Marzo 2004 16:44
Maroni:

Roberto Maroni, Ministro del Welfare, è stato fin dall’inizio uno dei più intransigenti oppositori al decreto spalma Irpef. Oggi il ministro si è detto soddisfatto del rinvio alla prossima settimana di qualsiasi decisione perchè"il governo non può cedere alla violenza di piazza". Nel primo pomeriggio, intervenuto in diretta all'emittente fiorentina Lady Radio, ha confermato il suo “no” convinto al decreto salvacalcio: “Spero che la mia sia una posizione largamente condivisa.

Io so che tra le squadre in difficoltà c’è anche quella della mia città, il Varese. Ma è una questione di giustizia: se per la Fiorentina è stato adottato un metodo particolarmente severo, questo dev’essere adottato anche nei riguardi delle altre squadre. Deve prevalere alla fine il rispetto dei valori più degli interessi. Non possiamo salvare delle squadre a scapito di altre che sono state penalizzate. Non sono contro il calcio, anch’io sono un tifoso. Però proprio perché lo sport ha questi valori non si può favorire qualcuno a scapito di altri.

Lo slittamento del voto sul decreto? Mi sembra una cosa ragionevole. Sappiamo che ci sono delle scadenze e tutti vogliamo che le squadre italiane giochino in Europa. Ma non possiamo per questo motivo sacrificare i principi che hanno penalizzato altre squadre. Anche il Milan è stato due volte in serie B: non vedo scandalo se qualunque altra squadra dovesse retrocedere. Non mi scandalizza se una società di calcio venga ammessa al pagamento dilazionato, perché questa possibilità c’è essendo già prevista dalla legge.

Ci vogliono però delle garanzie, delle fidejussioni assicurate da terzi. Roma ladrona? No, Roma imbrogliona. Anche il fatto che il derby sia stato sospeso dopo 2' del secondo tempo, il che vuol dire che il biglietto non sarà rimborsato, vuol dire qualcosa. Il tifo viola è sempre stato appassionato e pulito. Quello che si è visto domenica a Roma non ha niente a che vedere col tifo. Mi piacerebbe vedere una partita al Franchi per portare la mia solidarietà ai viola e vedere un calcio vero””. AS

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