Fiorentina, per Mondonico "conta solo pensare alla prossima partita"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 Marzo 2004 14:15
Fiorentina, per Mondonico

Dopo l'unico allenamento della giornata, il tecnico viola Emiliano Mondonico ha incontrato la stampa. Ecco le sue parole: "Penso che il mio arrivo a Firenze fosse importante perché sono un tifoso della Fiorentina. Tutto il resto fa parte del gioco, guai a me se pensassi che, dal momento che ho vinto 3 gare, sia cambiato qualcosa nei miei confronti." "Dopo la sconfitta di Piacenza lei disse che non avrebbe più tollerato cali di concentrazione: adesso è soddisfatto dell'impegno dei suoi?" "Questi ragazzi ce la stanno mettendo davvero tutta: vediamo dove riusciamo ad arrivare, continuando a lavorare giornata per giornata.

Certi discorsi ci toccano relativamente: certo, ci fa piacere guardare la classifica e vedere di essere più in alto ogni domenica. Ma la classifica vera, la guarderemo solo alla fine". "Si sentono molti discorsi sul futuro della panchina viola..." "Onestamente preferisco che si continui a parlare di me come un traghettatore. Vi racconto questo episodio:dopo la vittoria di Verona ho detto ai ragazzi che se avessimo battuto anche il Bari, mi sarei dimesso perché mi restano ancora pochi anni di vita, e se la squadra me li avesse fatti spendere tutti in panchina non me ne sarebbero rimasti molti più a disposizione.

Quando domenica la gara era sul 2-1 ho pensato che pur di non mandarmi via, i ragazzi avrebbero pareggiato la partita, visto anche il buon rapporto che ci lega! A parte gli scherzi, ogni tanto questo calcio va anche sdrammatizzato. Peccato solo che qualche battuta ogni tanto viene interpreta in maniera seriosa". "Con il sindaco di Firenze tutto chiarito? "Quanto successo con il sindaco non è il caso di chiuderlo, per il semplice fatto che non esiste nessun caso. Mi ha fatto piacere domenica conoscere questo personaggio, quello che pensano gli altri è per me abbastanza relativo.

Ci mancherebbe che mancassi di rispetto a un sindaco, prima di tutto, ma soprattutto a una persona che stimo". "Cosa si aspetta dalla trasferta di Como di sabato prossimo? "Per quanto riguarda la prossima gara mi auguro solo che non debba passare un altro anno per vincere un'altra volta in trasferta. Di sicuro ci proveremo, sapendo bene che non sarà così facile. Non dobbiamo mai dimenticare le traversie che abbiamo passato: i problemi ci sono e rimangono. I ragazzi stanno facendo di tutto perché non vengano più a galla". "Cosa pensa dei fatti dell'Olimpico e del momento che sta vivendo il calcio italiano? "Nonostante quello che è successo domenica a Roma, credo che la gente non si allontanerà dal calcio: è troppo importante per gli italiani.

Penso anche che chi deve fare une esame di coscienza siano gli ultras: hanno fede nella maglia, è quasi un dio pagano per loro. Ma se si dimenticano di cosa vuol dire avere fede in qualcosa, e si sentono sopra a tutto e a tutti, sbagliano. La vera filosofia ultras non è questa.Ciò che è successo domenica sera a Roma deve far riflettere tutti quanti. Certi tifosi non hanno rispettato la maglia e i colori che erano in campo". AS

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