EMPOLI - E' stata una domenica all'insegna dei pareggi nel fondo classifica. Ma non tutte le 'x' apparse in schedina hanno lo stesso peso. Il pari dell'undici azzurro a Verona, infatti, vale molto più del singolo punto racimolato in classifica generale, da qualsiasi parte si tenda a guardarlo. Prima di tutto resistere per un tempo in dieci contro undici, su un campo che certo non rendeva le cose facili, la dice lunga sul carattere che Perotti ha instaurato nel gruppo. Seconda cosa: mai fino ad oggi Di Natale&co erano riusciti mettere in fila, uno dietro l'altro e lontano dal Castellani, due risultati utili (la serie positiva sale a tre giornate se si tiene conto della vittoria casalinga sull'Udinese).
Infine, alcune delle concorrenti dirette per la salvezza continuano a mostrare ricorrenti e pericolosi scricchiolii e adesso la zona calda va dal Brescia (27) al Perugia (18): otto squadre in nove punti, per tre posti soltanto e con ancora dieci turni (30 punti) da giocare! Neppure un'autostrada per ferragosto ha mai rischiato di essere così intasata.
Intanto, se consideriamo solo il girone di ritorno, l'Empoli ha già totalizzato nove punti (soltanto tre in meno rispetto all'andata), media 1,28 a match.
Continuando con questo 'andazzo' a fine campionato la soglia toccata sarebbe di 33/34 punti che, negli ultimi tornei, diciamo dal 2000 in poi avrebbe condotto ad una mesta retrocessione ma che, oggi come oggi, può portare allo spareggio con la sesta di B o, perfino, ad una salvezza tranquilla. L'importante, insomma, è continuare su questa strada, già da sabato sera con il Lecce (che rischia di arrivare al Castellani senza Chevanton e Sicignano). [S.R.]
