Calcio, perquisite tutte le società di serie A e B, la Lega e la Figc

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 febbraio 2004 13:39
Calcio, perquisite tutte le società di serie A e B, la Lega e la Figc

Sono in corso da stamani perquisizioni delle sedi dei club di serie A e B, della Lega e della Figc. L'intervento della Guardia di Finanza è stato disposto dalla Procura di Roma : l'inchiesta ipotizza i reati di abuso d'ufficio e falso in bilancio nell'ambito del cosiddetto 'doping amministrativo'. Sono oltre 50 le perquisizioni in corso dalle prime ore della mattinata, compiute dagli uomini della Guardia di Finanza del comando provinciale di Roma su delega della Procura della Repubblica della capitale.

Le Fiamme gialle, con oltre 200 uomini, stanno raccogliendo materiale ritenuto interessante. I magistrati che si occupano dell'inchiesta sono Silverio Piro, Luca Palamara e Maria Cristina Palaia, quest'ultima già titolare dell'indagine sulle fidejiussioni di Roma, Spal, Napoli e Cosenza. La procura della capitale aveva di recente ipotizzato i reati di falso in bilancio e abuso d'ufficio. E' la prima volta che gli accertamenti (si tratta di 50 perquisizioni) riguardano tutti i club professionistici.

Nessuna persona risulterebbe ancora iscritta nel registro degli indagati in merito alle perquisizioni nelle sedi delle squadre di calcio di serie A e B. Il fascicolo aperto dalla procura di Roma e' intestato contro ignoti. Le perquisizioni in atto mirerebbero ad acquisire tutta la documentazione riguardante l'elaborazione dei bilanci delle societa' del calcio. In Lega i documenti nel mirino dei finanzieri sarebbero soprattutto quelli relativi ai contratti dei calciatori della serie A per il periodo che va dal 1999 al 2003.

Le indagini sono partite dopo i primi articoli sul "doping amministrativo" pubblicati da Repubblica e alla successiva intervista dell'Espresso realizzata appunto con Giuseppe Gazzoni Frascara. All'inizio di febbraio il presidente del Bologna era stato interrogato per due ore, a Roma, quindi la Finanza aveva avviato controlli bancari e accertamenti valutari su diversi club di serie A che avrebbero fatto del "doping amministrativo" un atteggiamento quotidiano: il dossier Gazzoni ne individua almeno nove.

Nella documentazione vengono evidenziate le oltre duecento pratiche espropriative avviate dall'ufficio esecuzioni del Tribunale civile di Roma nei confronti delle società Villa Pacelli e Roma 2000, controllate dal presidente della Roma Franco Sensi. Si evidenziano fatture non pagate a una sterminata platea di fornitori: catering, ristoranti, agenzie di viaggio, imprese di giardinaggio. Secondo Gazzoni queste pratiche consentirebbero di "dopare" cattivi bilanci e, quindi, di muoversi con maggiore scioltezza in fase di campagna acquisti.

Ma le accuse del patron del Bologna, che avrebbe voluto mantenere la questione in ambito calcistico e ora rincorre convocazioni in procura, non toccano solo la Roma. Contratti fittizi e plusvalenze gonfiate riguardano, per esempio, gran parte del calciomercato realizzato tra Cragnotti e Tanzi per conto di Lazio e Parma. Gli argentini Crespo e Veron, innanzitutto, ceduti per 180 miliardi di vecchie lire ai biancocelesti attraverso commissioni sbalorditive (8 e 5 miliardi) pagate a procuratori sudamericani.

Tutto da esplorare è anche il capitolo delle liberatorie, le firme chieste ai calciatori per consentire a un club in ritardo con gli stipendi di iscriversi al campionato: come garanzia molte squadre hanno offerto ai giocatori assegni post-datati che poi non hanno onorato. Convergono su Roma anche l'inchiesta di Firenze sul crac della Fiorentina, il fascicolo della Procura di Catania sul conflitto d'interessi calcio-banche e un nuovo filone dello scandalo fideiussioni: il ripescaggio in serie B di Catania, Genoa, Salernitana e Fiorentina (ai danni del Cosenza).

AS

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